Votes taken by Blaszun

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    bhe diciamo che è un'abilità concepita nel manga unicamente per dei personaggi completamente taijutsu e a Kishimoto non gli è neanche lontanamente balenato nella mente di vederla utilizzare insieme a un classico set di ninjutsu , nel senso che è stata pensata come fulcro di alcuni personaggi ( i due bruce lee) e non come aumento di parametri di contorno per un ninja tipico che va di ninjutsu elementali e kekkei genkai varie. Gai e Rock lee sono proprio quei pg che nel manga sono scarsi nei ninjutsu/genjutsu e non hanno abilità di clan o innate e perciò si sono solamente allenati col taijutsu , per questo vedere le porte usate come supporto a una scheda tipica medio/lungo raggio con arti magiche varie è un ossimoro rispetto all'idea di base del manga.


    Tipo come nelle annate 2013 - 2015 andavano di moda armatura raiton e senninka dalla lunga distanza solo per i parametri forniti , snaturandole :asd:
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    Iscrivo questo pg alla S :sisi:

    Villaggio: Ame

    Ame no Kurobara
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    Despacito ~
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    Ame no Kurobara
      Un incontro fortuito con tre ragazzacci che pensavano di potersi fare beffa di un uomo molto più esperto di loro,questo è ciò che venne offerto a Kurobara dal deserto. Il primo,il capo squadra,sembrò accorgersi sin da subito della presenza ingombrante del capo villaggio della pioggia e cercò di incalzare lo shinobi con una storiella degna d'un bambino pronto alla poppata. il secondo,più remissivo,si limitò ad osservare il districarsi della matassa. Infine arrivò il terzo che con spavalderia tentò di aggiungere gli ultimi ritocchi a una balla colossale fallendo miseramente. Alla fine però su una cosa avevano ragione: Ciò che stesse facendo quel trio non era affar della pioggia. Tra Kurobara e loro,infatti,già vi erano parecchi Kilometri di distanza percorsi nel deserto infuocato,in un continuo alternarsi di oasi e nulla,sotto il pressante sguardo del sole. Da lontano si vede il paese del fuoco,ne è passato di tempo dall'ultima volta... Dove l'occhio del ninja riusciva appena ad arrivare,sull'orizzonte sconfinato che lambiva la sabbia dorata,si intravedeva sfumata dalla luce la verdeggiante foresta del paese,lussuoso sfarzo della natura che si poneva in contrasto all'arida landa del vento. Mentre lo scirocco si insinuava tra i capelli cerulei di Kurobara tentando di trascinarli via con se per poi scivolare via sconfitto nella sabbia vestendosi d'oro negli occhi brillanti dello shinobi che riavvolgeva memorie di un passato non troppo lontano. La mente viaggiava indietro negli anni trasportando i pensieri in un mondo ancora in bilico tra il bene il male,in un'era che vide fiorire e appassire i migliori fiori d'una generazione. Nitide nella sua testa Kurobara fissava le immagini d'un passato intriso di sangue che forgiò nel dolore il suo presente,egli vide vivide allucinazioni di una Konoha che soccombeva sotto la scure del boia. Una fata morgana dovuta alla calura? Forse solo le riflessioni di un uomo maturo e un po' addolcito dalla placidità dell'oggi. Un sospiro anticipò un movimento repentino del braccio,poi seguì la mano che afferrò qualcosa e in un attimo il capo di Kurobara venne avvolto dal candore d'un finissimo mantello che scendeva lungo le spalle fino alla vita ai cui lati pendevano i lembi del soprabito. Dall'alto delle dune egli poteva rimirare per intero il paese del fiume,lingua di terra che per secoli ha fatto da cuscino tra i belligeranti paesi del fuoco e del vento,vedendo oltre i suoi confini e immaginandosi già la sua destinazione,per la quale partì poco dopo. Saettando tra un masso e un altro che sporgevano dai fiumi del paese Kurobara si addentrava in un canyon scavato dal tempo scorgendo oltre le sue pareti una macchia di vegetazione che si affacciava spavalda oltre il dirupo,proprio sul ciglio del precipizio. Balzo dopo balzo lo shinobi di Amegakure sfruttava gli anfratti rocciosi per risalire la colonna di terra finché,finalmente,si lasciò dietro il canyon e proseguì verso la sua meta./Eppure da li giù sembrava più lontano.../ commentava tra se e se il capo villaggio di Amegakure mentre costeggiava i confini del paese del fuoco,tra le vigorose fronde degli alberi secolari. Di ramo in ramo,accarezzato dalle foglie,Kurobara si muoveva agilmente tra la vegetazione arrivando a toccare il margine del paese delle cascata,sede di Akatsuki. A spezzare la tranquillità del viaggio fu ad un tratto la comparsa di due figure,una delle quali molto simile a uno shinobi operante nell'epoca in cui Kurobara si affermò come ninja provetto: Tsukuyomi Uchiha Kaguya. Corporatura imponente,capelli corti e arancioni,quello era evidentemente un uomo maturo,non certo uno shinobi alle prime armi. /Non può essere lui,sarà probabilmente morto...Le spie della pioggia non hanno più sue notizie da quando la consorte venne catturata da Aizen - sama e l'altra...Chi è?/ Pensò alludendo all'altra figura che l'accompagnava. Capelli rossi e un profilo delicato,lo shinobi di ame aveva sentito parlare della kunoichi succeduta al ''compianto'' Danzo ma non aveva mai avuto modo di vederla di persona. Con i nervi ben saldi egli proseguì nell'osservazione della coppia assorta in uno scambio di opinioni che sembrava alquanto amichevole poi d'un tratto la rivelazione. All'improvviso quell'omone poggiò la mano sulla parete della caverna rivelandone la colorazione bianca,simile alle ossa. Egli vi poggiò la mano fondendosi con essa,proprio come Amaterasu era solita fare con la sua foresta di felci. /Ah,che particolare scherzo del destino./.
      Con uno scatto fulmineo,precedendo il sussurrio delle foglie,Kurobara si fiondò nella radura che circondava la grotta. Senza dubbio i presenti si sarebbero accorti d'una rosa rossa che,fischiando nell'aria,tagliava il vento a metà per raggiungere i piedi della loro posizione,proprio vicino il falco che la kunoichi aveva richiamato. In linea retta dalla loro visuale,abbastanza lontano dagli ignari shinobi,potevano notare la figura diafana di Kurobara che,seduta di profilo,appuntava ben saldi i piedi sul terreno sostenuti dalle gambe tese e piegate mentre faceva danzare tra le dita una rosa d'ebano come un giocoliere.
      Non credo ai miei occhi,il famigerato Tsukuyomi Uchiha Kaguya in persona accompagnato da una gentile donzella,allora è vero che il tempo rimargina le ferite! Piacere di conoscerti,il mio nome è Kurobara. Posso avere l'onore di conoscere il tuo? Sarebbe veramente un peccato non poter ricordare il nome d'una così avvenente ragazza.
      Le parole dalla bocca dello shinobi uscirono armoniosamente come musica dolce e soave. Proprie d'un artista piuttosto che d'un combattente che attendeva le sue risposte prima di passare all'azione.




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    La brezza che si alza sul luogo è sempre presagio di morte
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    La terza stagione non m'è piaciuta tanto fatta qualche eccezione...La prima è veramente bella e sopratutto più spontanea
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    CITAZIONE (Renjii @ 26/9/2015, 07:34) 
    CITAZIONE (Blaszun @ 26/9/2015, 03:20) 
    ...E in che modo!

    Assassinio ;) il fatto non cambia xD

    Oddio...Far credere all'utente di far parte di una ruolata ''pacifica'' e poi ucciderlo è abbastanza vile,non perché il tuo Pg abbia complottato contro il pg di silver ma perché l'utente ha complottato contro un altro utente.Cogli la differenza
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    Musica: Peter Roe - The way of the sword

    ultima creazione,volevo fare un amv più lungo ma la parte finale non l'ho salvata e manca un secondo di video
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    Boh secondo me il problema non è la possibilità/incapacità di fare trapianti con questa innata (Che a rigor di logica non dovrebbero essere possibili) ma è l'infinito numero di SHaringan/Corpi/Cazzi mazzi che girano nel gdr...Nel tuo caso aire si parla di uno sharingan datato 200//2009? Magari comprato con le infinità di ryo disponibili da chi ruolava in quel periodo...
    è assurdo che un vecchio utente appaia all'improvviso regalando robe che neanche ha preso il suo pg (Che sarebbe un discorso totalmente diverso) ...E' ingiusto nei confronti di coloro che si iscrivono al gdr non per amicizie ma per la sola voglia di ruolare...
    PS:Io i ryo in scheda neanche li metto,1 perché non ho mai usato armi,2 perché sono qui dal 2009...Dai tempi del Bingobook,potrei comprarmi qualsiasi occhi che gira su nan ma non lo trovo giusto.Nello stesso modo potrei vendere l'infinità di sharingan acquisiti durante la mia carriera...Dal primo di CAB ( AKA dake),passando per skelex e finendo con i vari somunshj,zen,termi e compagnia bella.
    PPS:Qualcuno butterà nella mischia Kakuzu quindi mi preparo subito la risposta;I corpi di Akatsuki sono stati TUTTI presi da me,alta e banxi,senza compravendite e giri assurdi,mettere a rischio la ''vita'' del proprio pg per un tornaconto on gdr è tutt'altra cosa che comprare Robe con i miliardi a disposizione o regalarle perché amico dell'amico di...Sfido tutti gli attuali marionettisti di NaN a dimostrarmi che le loro marionette umane sono frutto di loro combattimenti e non di pacifica,facile e sicura compravendita.
    PPPS:Così facendo si penalizzano solo quelle organizzazioni che nell'economia pongono il loro fulcro (Tipo la fratellanza)
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    Ma il fatto è che qui c'è ancora gente del 2009 che con i ryo che possiede potrebbe comprare l'anima di tutti gli utenti del forum più quella delle generazioni a venire
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    Non disperate,il vostro kage vi proteggerà
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    Chi l'avrebbe mai detto...Chi l'avrebbe mai detto che un fiore sublime come una rosa nascondesse sotto i suoi petali una miriade di letali spine velenose.
    Dal momento in cui Kurobara lanciò ai piedi del suo avversario delle rose nere in segno di sfida ebbe rivelato a tutti la sua presenza incombente,più vicino di quanto si potesse pensare.
    CITAZIONE
    Alcune rose dai petali color d'ebano sfrecciarono nell'aria sibilando alle orecchie di tutto i presenti e caddero infine proprio ai piedi di quel frustrato che se la stava prendendo con un genin,l'attenzione dei presenti sarebbe ricaduta proprio su quell'angelica figura,sul profumo inebriante di cui era fulcro e origine e sul suono della sua voce sublime e delicata.
    *E' inutile che mi riposizioni nel tuo post,io nel mio faccio esplicito riferimento al fatto che le mie azioni ricadano sotto la vostra sfera sensoriale.

    L'inebriante aroma della rosa dal fatal incanto fece il suo subdolo lavoro intrappolando quel vile in un genjutsu di lv S
    CITAZIONE
    sul profumo inebriante di cui era fulcro e origine

    CITAZIONE
    Un sussulto di rabbia fece per un attimo perdere il controllo al ninja della pioggia che strinse forte la rosa d'avorio che stringeva nella mano sinistra,una stretta così forte e piena di rancore che gli causò la fuoriuscita di sangue nei punti in cui le spine del fiore erano in contatto con la nuda pelle del giovane.

    CITAZIONE
    Poi, poco dopo, sentì nel campo di battaglia diffondersi un nuovo odore, più mefitico, strano, curioso, poco promettente, provenire dalle lontane mura di Iwa, identificabile come l'odore di un umano miscelato a qualcosa di ferroso e....pericoloso. (grazie della tua conferma)

    CITAZIONE
    ''Immunità ai Genjutsu di ninja di grado inferiore; immunità ad ogni Genjutsu non GradoS di ninja parigrado; immunità ad ogni Genjutsu non Grado A o S di ninja di grado superiore''

    All'improvviso il pavido di suna si trovò catapultato in una dimensione apparentemente idiliaca che nascondeva in realtà insidie demoniache;Immerso in un bellissimo giardino di rose la vittima non poteva compiere movimento alcuno poiché trattenuto da un infinità di arbusti che crescevano sul suo corpo inerme,un corpo inerme che anche nella realtà appariva come un guscio nudo e indifeso.
    Tutto ciò che lui credeva di fare in realtà succedeva solo e soltanto nella sua testa.
    la rosa dai petali che ancora non hanno colore, non ancora...La rosa di sublime bellezza di colore rosso priva della vita senza sofferenze. La rosa nera invece priva della vita fra indicibili tormenti. La rosa bianca è il fiore sovrano: dalla sua coloritura dipendono le altre due rose di Kurobara: prima quella rossa e poi la nera dalla rossa, e così il ciclo è completo....Quando la rosa bianca lascerà la mia mano si pianterà nel tuo cuore: da lì il colore per diventare rossa. Dal cuore che da vita assorbirà il colore di sublime bellezza... la rosa bianca lentamente ma inesorabilmente diventerà rossa e tu, lentamente ma inesorabilmente, ti spegnerai!
    Dalla nebbia color rubino partì fulminea come un dardo la rosa bianca che si piantò nel petto del ninja della sabbia inerme rompendo con una punta di dolore l'illusione in cui era immerso.La figura uscita poco prima dalla nebbia prese parola
    Terribile la morte che ti attende,terribili le agonie a cui andrai incontro,me ne dispiaccio,sono sincero,ma è la giusta punizione per le atrocità appena commesse,prendilo come un atto di espiazione nei confronti del mondo.Non dimenarti,renderai solamente più veloce e atroce il processo.Quando anche l'ultimo petalo della rosa sarà rosso ti spegnerai per sempre,hai qualcosa da dire prima di lasciare questo mondo?Se vuoi riporre le tue ultime parole nelle mie mani mi farò carico personalmente di riferirle al tuo villaggio altrimenti...Addio.
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    Dall'interminabile pioggia che cadeva ininterrotta dal cielo fino alle accoglienti lande di Konohagakure la rosa nera di Ame aveva seguito il suo capo villaggio,rimamendo nell'ombra dei leggendari shinobi che aveva accompagnato nel loro ennesimo viaggio a Konoha.
    Come fulmini che appaiono in ciel sereno così Akatsuki,terminato il suo compito,sparì senza lasciar traccia alcuna se non le macerie di un villaggio martoriato e ferito nel profondo dell'anima.Kurobara,invece,non fece ritorno alla pioggia ma si diresse verso Iwa,così,perché gli andava di farsi un giro.
    Giunto appena fuori i cancelli del villaggio della roccia non poté non notare una scena raccapricciante,qualcosa di disonorevole e infimo,uno shinobi di Suna stava cercando insistentemente di accanirsi su un ragazzino i cui anni probabilmente non sfioravano neanche la doppia cifra.Senza dare nell'occhio Kurobara si posizionò in un punto rialzato dal quale avrebbe potuto avere la visione completa di ciò che stava succedendo.
    Alcune rose dai petali color d'ebano sfrecciarono nell'aria sibilando alle orecchie di tutto i presenti e caddero infine proprio ai piedi di quel frustrato che se la stava prendendo con un genin,l'attenzione dei presenti sarebbe ricaduta proprio su quell'angelica figura,sul profumo inebriante di cui era fulcro e origine e sul suono della sua voce sublime e delicata.
    Non esistono nel mondo molti elementi per differenziare la gente, c'è chi decide di percorrere una via, magari votandosi a ciò che gli uomini tendono a definire "il male" e chi invece rimane sulla sua strada, percorrendo le orme dei suoi predecessori e basandosi su ciò che questi gli hanno insegnato nel tempo. Ogni uomo ha una sua libera scelta, dopotutto ognuno è libero di decidere cosa fare della propria vita. Un detto dice che il mondo è bello proprio perchè è vario, dopotutto non gli si può dare torto, la bellezza del mondo ninja sta proprio nelle differenze che caratterizzano ogni shinobi rendendolo diverso dall'altro. Questo era il pensiero condiviso dalla fetta minore di ninja, in quanto era quello che tendeva a posizionare tutti quanti su uno stesso piano, senza scalare nessuno di posizione, ma anzi rendendo ogni ninja una personalità unica ed irriproducibile. Un pensiero in qualche modo razionale e generico, su cui però facevano perno molti movimenti d'indipendenza che da piccoli villaggi si espandevano a macchia d'olio specialmente in quegli anni cupi, in cui la propria opinione poteva rivelarsi un grande segreto da tener per se al fine di non manifestare il proprio disaccordo verso gli altri ninja, temendo di ferirli o di rovinare i cosiddetti "legami". Questi rappresentano un elemento molto importante per i ninja in quanto sono quelli che appunto legano gruppi di shinobi differenti o persino soggetti singoli che condividono tra loro passioni, ideali, pensieri. Non si poteva prevedere cosa sarebbe successo nell'avvenire, ma grazie ai legami si poteva in un certo senso "supporre" quello che sarebbe stato l'avvenire di tutte le terre. I segreti che quelle rocce e manti erbosi non osavano confessare erano molti di più di quanti un normale shinobi potesse immaginare, il bene che diventava male e il male che faceva il bene. Le gerarchie si stavano ristabilizzando grazie all'avvento di pochi ma buoni rivoluzionari, gente che aveva unito tutta la forza posseduta al fine di raggiungere l'obiettivo tanto desiderato: La libertà propria e dei propri fratelli ninja, gente come se. Si poteva davvero etichettare gente come tale "cattiva"? Come poteva un ninja puntare il dito verso un suo fratello e dire: "lui è un uomo cattivo"?! Come?! Proprio tale pensiero aveva afflitto la mente dello shinobi per la pioggia per moltissimi anni fino a quel giorno, il giorno in cui aveva deciso di donare la propria forza ad uno shinobi ancora avvolto dal mistero, che sembrava condividere con lui molte cose. Si muoveva per le terre procedendo lento, pacato. Il suo moto eterno proseguiva sotto una fitta pioggia che copiosa cadeva dal cielo. Il pianto del Dio. In lontananza, alle proprie spalle, la maestosa Las Noches, epicentro del mondo ninja, era l'unico punticino visibile in un infinito dolore. Le nuvole bagnate della sua tunica di affiliato parevano piangere sangue, il loro significato era proprio legato alla sofferenza del villaggio della pioggia, la sofferenza che quello sputo di terra aveva patito per mezzo dei ninja del suo stesso paese d'origine. Aveva pensato a lungo ad una decisione da prendere prima di fare scelte affrettate, dopo tanto tempo aveva finalmente capito che i veri eroi non erano coloro che avevano ammazzato tanti nemici in guerra, il vero uomo non era quello valoroso dalle mille battaglie sulle spalle, ma colui che non aveva altri interessi oltre alla sua amata patria e ai suoi cari. Quello era il vero scopo che un ninja avrebbe dovuto voler raggiungere a tutti i costi, la via del ninja che Kurobara aveva deciso di percorrere. La sua ombra si sdoppiò, l'orizzonte immenso d'innanzi a lui pareva diventare più vicino e più lontano ad ogni passo, come uno strano gioco di prospettiva. I suoi sandali si tuffavano ad ogni passo, riemergevano per dare una boccata d'aria e poi si riimmergevano per continuare il circolo all'infinito, ad un tratto, come il più grande tra i nuotatori si ferma per una pausa all'asicutto, anche loro si arrestarono improvvisamente, rimanendo su un brullo lastricato di nuda roccia, su cui le gocce di pioggia caddero per l'ultima volta in un tempo ormai remoto, quasi mitologico. Sopra la sua testa uno stormo di avvoltoi bramanti la loro quotidiana carcassa andava a convogliarsi, generando spirali che dal basso proseguivano verso l'alto seguendo le correnti ascensionali, generando una sorta di cono, simile a onde sonore che si propagavano, così come il loro fastidiosissimo verso. Sotto di loro la selva della morte. Lo stormo di uccelli coprofagi si voltò in direzione nord, attirato da fumi anomali che avvolgevano l'intero villaggio di Iwagakure No Sato, con i loro occhietti terrificanti sorvegliavano la situazione dall'alto, propagandosi su tutto il cielo del villaggio, oscurandolo in parte. Le difese del villaggio sembravano essere state eluse con tanta facilità da loro, eppure per qualsiasi uomo sarebbe risultata un impresa vana e senza speranza alcuna.
    Gli uomini,o coloro che possono essere chiamati tali,sono artefici del loro destino,che esso porti al male o al bene,alla vita o alla morte,alla gloria o all'oblio,esistono invece esseri così infimi che non potrebbero essere neanchea accostati agli altri esseri umani,esseri in grado di aizzare il proprio potere nei confronti di bambini indifesi.Molto tempo fa' ad Amegakure imperversava il caos più totale,le più potenti nazioni ninja si diedero battaglia proprio nelle lagune di quel piccolo villaggio sfoggiando gli atti più atroci e inumani che l'intero continente ebbe modo di vedere:Stupri di massa,feroci imboscate nei confronti di civili indifesi,interi distretti rasi al suolo.Nel cuore puro di Kurobara incominciò a divampare una fiamma di rabbia e vendetta alimentata da un alitar di macabre visioni che proprio in quel momento si susseguivano incessanti davanti i suoi occhi.
    Un sussulto di rabbia fece per un attimo perdere il controllo al ninja della pioggia che strinse forte la rosa d'avoria che stringeva nella mano sinistra,una stretta così forte e piena di rancore che gli causò la fuoriuscita di sangue nei punti in cui le spine del fiore erano in contatto con la nuda pelle del giovane.Un incubo a occhi aperti,un improvviso viaggio nel tempo aveva catapultato la rosa nera di Ame nel suo passato di ingiustizie e morte,nonostante che nel paese della roccia non piovesse da anni quel giorno il pianto del cielo era più presente che mai ed esigeva vendetta.
    Una nebbia scarlatta incominciò a propagarsi da quel promontorio inglobando inesorabile tutto ciò che si stagliava sotto di esso nella sua stretta sanguigna e silente,quella chiazza rossastra si espandeva sul terreno roccioso come un fiume che rompendo i suoi argini non trovava modo di placare la sua corsa furiosa.
    Dal corpo di Kurobara si plasmò una figura rossa,all'inizio poco distinguibile poi sempre più umana,figura che con lo shinobi di Ame andò a dileguarsi in quella nebbia pestifera.
    I leggendari scenari di Iwagakure no sato,retaggio d'una potenza mai raggiunta,si stagliavano alti e maestosi in quella regione tristemente nota del continente,la regione che ebbe modo di dare i natali ad alcuni dei più temibili ninja del mondo quest'oggi sarebbe stato teatro di un altro atto forgiato nel sangue.
    Ancora una volta,la mente di Kurobara venne catapultata nel passato terribile di Amegakure:
    Las noches,l'enorme sala posta al centro della città della pioggia,era gremita di gente,forse tutta la popolazione era presente,i loro occhi tutti puntati su una figura trascendente dalla chioma cerulea folta e curata che soave scendeva lungo la sua schiena spezzando i colori spenti delle tipiche vesti che venivano indossate dal corpo shinobi del villaggio,al contrario gli occhi di quel giovane guardavano fissi la sommità della maestosa scalinata che gli si parava davanti,un lungo tappeto di marmo lastricato adornato da meandri e simboli chiari smorzava i spigoli della scalinata facendola sembrare una cascata dalla quale sgorgava un tranquillo e limpido ruscello che continuava il suo corso fino all'ingresso della stanza segnato a due colonne affrescate che alle estremità superiori montavano due splendidi capitelli di incommensurabile fattura.Dal trono posto alla sommità della scalinata,però,non si affacciò nessuno finché le guardie poste alla base della struttura richiamarono l'attenzione dei presenti ammutolendo tutti i bisbigli e i sospiri che sovrastavano il silenzio dell'aula,d'un tratto il corpo speciale della pioggia si intrattenne in una parata marziale,uno stuolo di servitori fuoriuscì simmetricamente dalle due porte nascoste dai giochi di prospettiva poste alla base della scalinata interna confluendo in un unica fila appena raggiunto l'orlo della della costruzione,per ultima uscì una figura dal volto pungente e dall'espressione gelida,un uomo sulla trentina che di umano aveva solo l'aspetto,il capo villaggio Aizen si era rivelato. <<kurobara-kun.>> La regina si era rivolta alla figura al centro della sala che tutti stavano osservando,all'udire di quelle parole pronunciate con una voce così fredda e solenne la folla si inchinò all'unisono e così fece l'uomo che era stato chiamato ''Kurobara''.<<aizen-sama...>> Replicò il giovane con tono deciso ma non sfacciato,dalla sua bocca non uscì altro,solo quella risposta secca che nella sua semplicità racchiudeva molto di più che una mera risposta all'appello.<<kurobara,Kurobara-kun...Da oggi i tuoi sogni diverranno realtà,da questo momento la tua esistenza sarà messa a servizio del villaggio che per troppo tempo ha subito atrocità. Il capovillaggio si alzò dallo scranno sul quale era andato a sedersi e si avvicinò moltissimo al suo subordinato,nonostante non credesse a nessuna delle parole di speranza e giustizia che pronunciò non potè far altro che marcare questo momento solenne per spingere con le sue subdole macchinazioni il giovane shinobi di ame a fare il suo volere,indirettamente. <<ora va e difendi il tuo popolo dalle ingiustizie che il mondo gli impone>> L'ignaro Kurobara,inorgoglito dalle parole ammaliatrici del leader rispose fermamente Sarà fatto.

    [...]

    Una figura sanguigna sbucò dal banco di nebbia cremisi proprio davanti a quell'essere inferiore
    <<come fai ad avere il coraggio di fregiarti di un coprifronte mentre sei qui a infierire su un ragazzino,con il tuo vile atto stai infangando il nome di suna sotto gli occhi vigili dei leggendari ninja della roccia,mi farò carico io stesso del loro ingrato compito.Respira profondamente,a più riprese!Assaggia per l'ultima volta l'aria che ti circonda perché quest oggi cadrai per mano mia.>>
    La nebbia,che sembrò essersi placata,divampò ai lati di quell'angelica figura avvolgendola e riponendola come una premurosa madre nel suo abbraccio protettivo,un abbraccio che per quell'uomo senza virtù si sarebbe rivelato mortifero.
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    ciaoooo!
    Tu sei troppo dritto per andare a konoha...vieni nel paese dei balocchi!
16 replies since 4/3/2009
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