Zero Requiem

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    Esistono soltanto due cose: scienza ed opinione; la prima genera conoscenza, la seconda ignoranza

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    Correzione


    Altair
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    Altà il tuo è un buon post, troppo lungo per i miei gusti, ma ci sai fare. Ci sono solo due problemi, uno insignificante ai fini dell’avventura mentre l’altro è pesante:
    - per quanto in alto tu possa volare, puoi essere visto così come i tuoi corvi. Abbassandoti/vi la cosa diventa evidente e quindi avresti dovuto specificare meglio la discesa dei corvi (la tua è chiarissima, quella dei corvi meno) ed il numero ingente di corvi creatosi. Quello che voglio dire è che si capiva, ma poteva essere più chiaro: tu hai spiegato la discesa dei corvi tramite il casino che facevano, beh potevi aggiungere anche un fattore visivo. Quindi ok.
    - passiamo all’erroraccio. E’ una cazzata e mi domando come proprio tu abbia potuto perderti in un bicchier d’acqua. Tu dici che Shinkiro sta sotto di te. Shinkiro è il corvo che porta il Vaso. Poi chiami Renji e lui ti risponde.
    Anche se la tua figura era in parte coperta (in parte perché lo penso io in quanto questa cosa non esclude l‘altra, ma in verità tu dici di stare a vedere “gli individui che cercavi da tanto tempo”, ciò significa che tu puoi vedere loro e loro te) tu non hai minimamente accennato al fatto di aprire e poi chiudere il Vaso! Era una cosa che non avresti dovuto nemmeno celare [o se celarlo, celarlo poco facendo comunque capire le tue azioni perché c’è un leggero disturbo dei corvi che però non stanno tutt’attorno a te (tu stesso poi li richiami attorno a te, ciò significa che non ti stanno poi così vicini) tranne Shinkiro, che al momento del tuo urlo non ti è nemmeno vicino, lui viene dopo..quindi è sbagliata anche la tempistica].
    Ricordo che, non avendo mai preso il vaso, non hai sprecato tutto quel chakra come dicevi.
    Altà mi sei caduto su una cazzata, non me lo aspettavo.
    In definitiva gli errori sono simili, solo che uno è sorvolabile in quanto in un certo senso lo dici, mentre l’altro proprio non accenni minimamente al fatto. Anche se so che lo sai te lo ridico per evitare futuri errori, quindi in conclusione: non puoi celare cose che i tuoi avversari possono sapere e non puoi quindi non descrivere azioni fondamentali per un attacco; le azioni, in alcuni casi, potranno anche esser celate, ma non possono mai non esser dette affatto.

    Dante
    CITAZIONE
    Che macello XD Hai fatto talmente tanta roba che stai apposto per 5 turni
    - Come detto per mp riguardo l’errore del soggetto, che cambierebbe e ti rovinerebbe tutto, sorvoliamo sennò sarebbe troppo incasinato, quindi tranquillo la tua strategia è salva.
    - Cancella/fai cancellare le schede che non corrispondono all’attuale. Non chiedere a me di farlo, che tanto non lo faccio XD
    - Fai chiarezza, come ti ho suggerito nell’mp.
    - Dante io credo che un marionettista non possa mascherare il proprio chakra, in quanto, se utilizza i fili di chakra per muoversi, sarà difficile mascherare il chakra (e non parlo della sottigliezza dei fili di chakra). In più tu/le tue copie volate, evocate marionette, usate i vostri poteri da sensitivo (karin dice che o nasconde il chakra o utilizza il potere per sentire le presenze, tutte e due le cose non può farle).
    Passiamo ora alle cose serie:
    Il tuo pg fa il Kazekiri prima che Renji&Drago postino. Dici di percepirli con le tue doti da sensitivo e allora (dato che loro iniziano parlando fra loro) l’attacco è rivolto non sopra il palazzo dove sono, ma dentro il palazzo dove stavano. Secondo questo ragionamento quello che dovrebbe esser colpito è Drago2. Ora però ecco le motivazioni per cui, secondo me, l’attacco è da considerarsi sbagliato (e quindi Drago2 non viene colpito):
    - tu descrivi la tua mossa come fosse una “repressione”. Invece la tua tecnica è un taglio netto, quindi andrebbe descritta in modo differente, magari specificando come la leggera nube di sabbia che si era formata dentro Suna sembrava falciata di netto in alcune parti. (la mossa però è solo un taglio, non molti)-> quindi sbagli ma non di molto.
    - la tempistica è tutta sballata. In base a quello che è successo, più o meno, avresti dovuto colpire nel momento che loro escono e Drago2 rimane fermo a guardare.-> avresti potuto colpire Drago2 come invece solo sfiorarlo o fare un bel liscio, dato che non poteva stare nello stesso punto prima occupato da Renji.
    - poi dici che, se non fosse stato per Altair, avresti colpito Renji sul palazzo (non è specificato nulla, nel 50% delle ipotesi avresti colpito anche Drago1)..cosa però evidentemente sbagliata come tempistica in quanto tu attui la mossa prima che loro postino e quindi, quando li hai percepiti, non stavano sopra il palazzo.
    Per questi motivi ritengo che la tecnica è andata a vuoto e che Drago2 non sia stato colpito.
    La prossima volta state attenti a queste cappellate autolesioniste.

    Per quanto riguarda Odin, lui dice di stare in un posto inaccessibile ed io non credo che dei serpentini possano renderlo accessibile tramite le loro esplosioni o infiltrandosi. Se lo vuoi raggiungere..rendi il posto accessibile. Credo che una delle tue marionette mi abbia capito XD

    Odin
    CITAZIONE
    Luogo inaccessibile. Tu ci sei entrato no?
    Comunque concordo con Ras, essendo 10 metri sotto terra e apparentemente “inaccessibile”, dei semplici serpenti di inchiostro non dovrebbero darti fastidio. Certo però è che, come ci sei entrato tu, ci possono entrare “a forza” anche gli altri.
    Le marionette di difesa ok. Mi domando però come, 10 metri sotto terra, tu sappia dell’attacco a Suna. Cosa ha fatto si che tu attivassi i poteri da sensitivo?
    Non ricordo bene se lo hai fatto ma mi è stato accennato dagli altri quindi ti dico che non puoi nascondere il proprio chakra se stai utilizzando i poteri per percepire gli altri, non puoi nasconderlo se fai altro in generale e quindi teoricamente se utilizzi i fili di chakra non potresti non farti scovare..in più il potere da sensitivo ti permette di mascherare il TUO chakra, non quello delle tue marionette o di parti aggiunte.
    Dici di non aver fatto altro, quindi ok.

    Drago
    CITAZIONE
    Pressappoco è tutto ok, dato che l‘attacco di Dante che sarebbe ricaduto su Drago2 per me non è fattibile. Quindi Drago2 può fare quello che fa, ovvero trasformarsi in mezzo demone e fare il richiamo.
    In più devi sapere che la tecnica di scomposizione non dimezza solo il chakra ma le capacità in generale, infatti è una normalissima tecnica superiore della moltiplicazione del corpo a dimezzare il chakra. Tecnicamente il tuo potere, la tua potenza e le tue capacità si dimezzano, tutto in te si dimezza, per capirci. Forse non potresti nemmeno assumere la forma da mezzo demone, ma visto che non ne sono sicuro, per me è ok. Poi naturalmente tieni conto di questo per i prossimi post..

    Renji
    CITAZIONE
    L’attacco di Altair non è buono quindi sei ancora libero.
    Tu non hai fatto praticamente niente. L’unica cosa celata che hai fatto per me non basta in quanto la situazione è proibitiva..dovrai far sicuramente di più.

    Ras
    CITAZIONE
    Per il momento è rimasto in disparte quindi ok.

    In definitiva cosa succede:
    - Renji campa in quanto l’attacco di Altair è da considerarsi nullo, purtroppo si è dimenticato due semplici particolari però fondamentali. Questo comporta che Altair non ha mai preso il vaso e quindi non ha sprecato tutto il chakra come invece diceva.
    - Drago2 non viene fatto a metà dalla tecnica di Dante in quanto per me non è precisa.
    - Odin e i serpenti non si sono mai incontrati.
    - Ras si sta facendo una birretta con il suo drago.


    Ragazzi, ho visto in voi tanta voglia di scrivere, tanta voglia di celare, tantissima voglia di far macello, ma zero strategia! Quello che è stato fatto non si può chiamar tale, combattimenti a singolo si potrebbe dire..vi pestate quasi i piedi da soli.
    Come avete potuto osservare io non ragiono solo su quanto una cosa debba essere celata, ma mi occupo anche di tempistica, ragiono su ogni cosa per rendere reale il tutto, come dovrebbe essere. Ho fatto praticamente quello che molti di voi (mi riferisco al Kazekiri di Dante) non hanno mai pensato di fare, credendo che bastasse celare un attacco per mandarlo a segno..beh non è così.
    Come cambiare i post precedenti togliendo le parti che descrivono cose mai accadute?
    Mi scrivete quello che devo togliere e io lo toglierò (modifico io i post per evitare lamentele del tipo:<<quello, nell’editare, si è aggiunto quella parte>>).

    Il secondo giro post non è completo, mancano Odin e Renji. Finito il secondo giro, ecco l’ordine post per i futuri giri:
    Altair-Odin-Dante-Renji-Drago.
    Ras potrà intromettersi quando vuole (una volta intromesso però poi dovrà postare sempre ogni giro post).

    Mi è stato chiesto di porre un tempo limite per ogni post. Allora, io di mio metterei 72 ore come tetto, però voglio sentire i vostri pareri quindi mandatemi un mp in caso vogliate aumentare/diminuire il tempo di attesa.
    Buon proseguimento.
     
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    Il tempo limite di 72 ore concesso ad Odin per postare è scaduto.
    Odin salta il turno. Il suo pg rimane immobile.

    Ora sta a Renji postare. Anche lui avrà a disposizione ben 72 ore di tempo.
     
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    L tuo fratello mi ha detto fino al 22 sera, sto editando il post da stamattina .__.
    Post che, tra l'altro, ti dissi di aver già fatto e che devo editare con le modifiche fatte dagli altri in conseguenza ai tuoi giudizi

    EDIT: ora ho un post pronto da due ore ma che non posso postare =D se non mi dai l'ok entro sera lo posto comunque, considerando che il limite per il quale sono stato avvertito scadeva stasera, e d'altronde non avrei potuto in ogni caso terminare prima di oggi pomeriggio/stamattina considerando dov'ero in sti giorni :sisi:


    Edited by Ødin - 22/9/2012, 13:12
     
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    - My fingers aren't just to please women -

    » Nome: Odin
    » Clan: Akasuna
    » Villaggio: Sunagakure no Sato
    » Grado: Kage [S]
    » Titolo: Kazekage
    » Organizzazione: Chroma
    » Età: 37
    » Altezza: 1.85 cm
    » Abilità Innata: Tecnica del Marionettista
    » Abilità Speciale: Ninja Sensitivo
    » Status Fisico: Perfetto
    » Status Psicologico: Determinato
    » Chakra: Minimo
    » Scheda: Akasuna no Odin
    » Legenda: Parlato | Pensato



    ___________________________________________



    Fastidio.
    Il brulicare dei mercati, le risata dei bambini, le urla e le risate, la vita del villaggio. Non c'era bisogno di abilità o tecniche particolari per avvertire il battito di quel cuore. Era una litania dolce, milioni di anime intrecciate tra quelle mura, gioie e dolori che si susseguivano in un valzer infinito attorno a lui. Avrebbe desiderato divenir una cosa sola con quelle case, con quelle strade, solo per poter ascoltare in eterno quel battito che tanti parevano non poter percepire. Eppure era così semplice, così naturale. L'essere umano non può fare affidamento solo su se stesso, nè viver senza stringere legami con i suoi simili. Lui aveva consacrato la sua vita per il suo villaggio e lo conosceva, lo amava, come una sua creatura. E quel disturbo lo infastidiva.
    Un silenzio forzato, la calma prima della tempesta. Aprì gli occhi neri - forse era stato quello strano silenzio a interrompere la sua preparazione? Alle sue spalle l'immensa caverna in cui giacevano le difese senzienti del villaggio era vuota.
    Infine le percepì. Indistinte, abominevoli masse di chakra, impossibile distinguere chi fosse uomo donna o bambino per chiunque, solo tre enormi chakra, quello dei suoi burattini, quello degli abitanti della Sabbia e un aberrante nube nera, uno sciame di chakra ormai infinitesimali che si agitava inerme nei cieli del deserto. No, v'era dell'altro. Osceno e unticcio, disgustoso persino per la semplice percezione, un chakra confuso strisciava per le strade e barcollava a mezz'aria, appestando il villaggio. Trattenne il disgusto e l'ira, temendo di poter incrinare la protezione di cui godeva il suo chakra.
    Una sirena scattò, un suono inquietante che mozzava il respiro in grado di devastare gli uditi più sottili e sconvolgere gli animi. Con un lampo di luce lasciò quel luogo, comparendo a fianco del piccolo abete nella stanza chiusa. Fuori, la calma si frantumò. La folla iniziò a sparpagliarsi, ognuno correva verso le abitazioni, si rintanava scendendo pian piano, portando le mani al volto per permettere alle invisibili difese del villaggio di agire. Il respiro affannato, quasi metallico, di un intero villaggio che sprofondava non nelle scialbe offensive del nemico, ma nello stesso cuore del deserto dove avrebbe potuto trovar riparo.
    Il Kazekage compose due serie di sigilli e, sussultando lievemente quasi fosse stato colpito al petto, osservò la copia comparire al suo fianco. Un rapido scambio di sguardi, lo sbatter i palmi l'uno contro l'altro e i due ninja uscirono dalla finestra in silenzio, rapidi, invisibili. La copia avanzò levitando a velocità folle, portandosi in una posizione più vantaggiosa, praticamente invisibile all'occhio umano e non mentre il Kage, anch'egli forte della sua natura inumana, lasciava che chakra non suoi si amalgamassero in quel corpo. Scorse Fukuro, placido, salire sullo strano animale al fianco dell'invasore. Scorse Renjii e il fautore di quell'oscenità stupiti, furenti per motivi antitetici. Percepì distintamente la massa di chakra sopra di loro che, d'improvviso, comparve a distanza relativamente breve dalla copia.
    Millesimi di secondo bastavano a quell'essere per agire. Un piccolo sprazzo di chakra in più canalizzato dalle mani congiunte e il bushin scomparve realmente alla vista, entità priva di massa sospinta dal chakra oltre i limiti della velocità umana. L'abnorme creazione d'argilla parve sussultare prima dell'imminente detonazione mentre, sul filo del rasoio, il bushin la sfiorava ricoperto di scariche guizzanti, lasciando sulle mura del villaggio solo un minuscolo bagliore giallognolo.

    Secondi. Il tempo divorato dalla mente umana, lo spazio squarciato come un esile velo dalla volontà del singolo. L'instabile perversità di quelle menti malate non poteva scalfire le mura del villaggio, nè il suo cuore. Il tradimento, invece, aveva in quelle terre una forza dirompente. Il chakra demoniaco si accumulava vicino alla bocca del Jinchuriki.
    Il cane morde la mano che lo nutre
    Un flusso di informazioni lo raggiunse da un altro tempo, un altro luogo. Quale abominio era stato scorto dalla copia? Ora che il disturbo proveniente dal terreno scemava iniziava a percepire meglio ciò che minacciava Suna, ormai solo crisalide squarciata e inerme, ma persino il suo corpo virtualmente perfetto non poteva sperare di deviare l'arma finale dei Jinchuriki.
    Non di nuovo, almeno.
    Sotto la sabbia, le strade videro sì mutare la loro conformazione e i venti soffiarono impetuosi, ma la scialba vendetta degli assedianti era stata contaminata dal loro ego: i chakra degli invasori pervase per qualche istante l'intera area e si esaurì in una ridicola e innocua manifestazione. Celato alla percezione sensitiva del Kazekage l'altro Akasuna, vanaglorioso accattone delle carogne del mondo, stava suo malgrado sperimentando ciò che significava possedere un corpo come quello e sfidare, con la supponenza degli sciocchi, quello che è per disgrazia il luogo custode dei natali dei suoi avi. Indebolito dal suo stesso agire, le energie suddivise fino ai minimi termini ed ancora sforzate per sfruttare coloro che erano stati ninja, poco avrebbe potuto ancor fare senza soccombere sotto il suo stesso smisurato ego.
    Alzò le braccia. Non poteva permettersi di rimaner fermo neppure un secondo. I polsi si aprirono con uno scatto secco, retrocedendo lungo l'avambraccio per lasciar posto ai piccoli dispensatori: le scariche di spiedi complessamente decorati in glifi e forme poligonali si liberarono in un secondo, puntando le prime il corvo in fuga e le altre il bijuu traditore con un ampio ventaglio. Impegnato com'era nel suo folle progetto non avrebbe avuto molte possibilità per evitare gli spiedi che già a pochi metri dal suo volto parevan riflettere nell'aria i loro fregi, inondate dal riverbero del corpo del demone.
    Non avrebbe potuto salvare l'Hachibi e l'intero villaggio da solo: l'importante in quel momento era custodirne il cuore.


     
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    - The Rise Of The Thunder God -

    » Nome: Renji
    » Clan: Akasuna
    » Villaggio: Sunagakure no Sato
    » Grado: Jonin Speciale
    » Titolo: Dio del fulmine
    » Età: 22
    » Altezza: 1.80 cm
    » Abilità Innata: Marionettista Akasuna
    » Abilità Speciale: Jinchuuriki
    » Status Fisico: Multinucleo
    » Status Psicologico: Stabile
    » Chakra: Massimo
    » Scheda: Akasuna No Renji
    » Legenda: Parlato | Pensato | Hachibi

    ___________________________________________



    Cos'è il tradimento? Cosa dovrebbe rappresentare quell' azione nella mente di un uomo che è sempre stato fedele ad una sola cosa...
    Al suo villaggio, al suo comandante, alla sua gente.
    In pochi secondi Si scatenò l'inferno. Quel inferno che avrebbe portato Suna, molto probabilmente alla distruzione.
    Non potevo, con quella poca strategia che avevo preparato. Tuttavia avevo un asso nella manica.
    Il mio corpo era un arma e come tale, se sfruttato al meglio poteva essere molto pericoloso.
    Decisi che era ora di agire. Quando Carpì, grazie alla modalità eremetica eredita dalla maraionetta nel mio corpo, le intenzioni del Jinchuriki mio alleato, presi velocemente le distanze, attivando i jet sotto i miei piedi per porter fuggire verso un luogo dove avrei potuto preparare una controffensiva. prima di partire concentrai il chakra componendo dei sigilli rapidi. La clessidra sul mio ventre si illuminò di luce propria.
    Mentre andavo verso il mio obbiettivo altre code spuntatarono per un totale di 8 ed il manto lasciò il posto al mezzo demone.
    Il suo manto era talmente incandescente che mentre volava sembrava essere un proiettile infuocato. Poco dopo mi ritovai faccia a faccia con il mukenin che mi aveva chiamato. Non lo guardai nel viso, o meglio nella maschera, ma sentivo chiaramente che trasudava forza. Le code si portarono davanti a me, condensanso il chakra. La forza di tutto quel chakra era immensa, sembrava volersi liberare da un momento all' altro. Ingoiai la piccola sferetta caricata di chakra,moltissimo chakra, pronto a sparare. Questo invece è il mio requiem! prendilo! non fare complimenti! pensai, prima di sparare quella grossa palla di chakra a pochi metri dal mukenin con la maschera.


     
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    Chiarisco io.

    Il post di Odin, non per mia scelta, verrà considerato.
    A quanto pare quel coglione di mio fratello lo ha informato male. Boh sinceramente non so come sia potuto accadere, avevo scritto chiaramente il tempo limite e F lo sapeva benissimo come la pensavo.
    Odin però, lasciatelo dire, ci vuole per non capire quello che avevo scritto e per chiedere info a quello storto di mio fratello.
    F dice che bisogna essere elastici mentalmente ed è questo il motivo, quindi ha deciso che qualche oretta di ritardo non cambia nulla.
    Io di mia non posso che starci, non ha tutti i torti.

    Altà ma io non avevo accettato la scommessa XD Mi ero semplicemente messo a ridere, mica sono Mauri io :gurupat:
    Comunque si sapeva che la avresti vinta te.


    Per quanto riguarda Renji, lui aveva già contattato mio fratello se poteva fare un ritardo di 48 ore. Mi è stato chiesto ed io ho detto categoricamente no. F invece gli ha concesso la giornata perché quello dopo era stato bannato e non avrebbe potuto postare in quella giornata.
    Altà comunque secondo me ti conviene che il post di Renji rimanga XD
    F tiene a dire che un’elasticità mentale del genere vale per tutti (ed è valsa per tutti, ci sono stati precedenti in cui concesse tempo).


    Per la scheda so dirti che Renji si era inserito quella nuova credendo di essere morto. Io lo ho costretto a rimettere la vecchia in quanto voi dovevate pur avere una scheda a cui far riferimento contro Renji.


    PS: man mano che fate i post, incominciate a mandarmi gli mp di spiegazione/riassunto, almeno evitiamo di ridurci all'ultimo e di perdere una buona settimana ad ogni giro post. Grazie.
     
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    ~Se son rose appassiranno

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    Mi sta piacendo molto come stiamo ruolando, spero che questa avventura sia l'inizio di una nuova pagina di gdr senza azioni celate, ma non necessariamente con post da capre.

    ~• Sharingan No Hontou No Chikara Ga •~
    ♣Nome« Tobi
    ♣Clan« Uchiha
    ♣Soprannome« Iwa No Karasu
    ♣Villaggio« Konohagakure No Sato
    ♣Grado« Mukenin S - Raikage - Leader Mukenin
    ♣Abilità Innata« Sharingan
    ♣Abilità Speciale« Jiongu
    ♣Caratteristica Pg« Handoshiru
    ♣Elementi« Katon - Doton
    ♣Stile di Combattimento« Vario
    ♣Status Fisico« Indenne
    ♣Status Psicologico« Calmo
    ♣Status Chakra« Basso
    ♣Link Scheda« Tobi
    ♣Indice GDR« Narrato; Parlato; *Pensato*

    ~• Sei Vie Per La Pace! •~


    Cupe foreste di abeti rossi s'affacciavano arcigne sulle due rive del fiume gelato. Un vento recente aveva strappato dai rami il bianco mantello di ghiaccio e nella luce dell'imbrunire gli alberi parevano appoggiarsi l'uno all'altro, neri e minacciosi. Un vasto silenzio avvolgeva il paesaggio. E il paesaggio stesso era desolato, senza vita, immobile, così solitario e freddo che neppure si poteva dire vi regnasse un senso di tristezza. Vi aleggiava un cenno di risata, ma una risata più terribile di ogni tristezza: una risata senza gioia come il sorriso della sfinge, una risata fredda come il gelo e percorsa dalla caparbia ferocia dell'infallibilità. Era l'imperiosa e incomunicabile saggezza dell'eternità, che sbeffeggia la futilità della vita e l'affanno del vivere. Era il mondo selvaggio, il mondo selvaggio del Nord, aspro, crudele, ghiacciato fino al cuore. Eppure c'era vita su quella terra, e vi si muoveva come una sfida. Lungo il fiume gelato marciava una fila di cani lupo, col pelo ispido coperto di ghiaccio. Ad oltre quattrocentocinquanta chilometri da Kirigakure, centocinquanta dalle nevi del paese del ghiaccio, nella parte più deserta e selvaggia del mondo ninja, là si trova quella misteriosa valle montana, completamente tagliata fuori dal mondo degli uomini, conosciuta come il Paese dei Ciechi. Molti e molti anni or sono, la vallata era aperta al resto del mondo, almeno quel tanto che, attraverso gole spaventose e oltre valichi ghiacciati, avrebbe consento agli uomini di raggiungerne i prati temperati; e infatti là alcuni giunsero: una famiglia, o giù di lì, di giorovaghi che fuggivano l'oppressione e l'ingordigia dei loro malvagi dominatori. Poi ci fu la sbalorditiva eruzione del vulcano Vozhu, quando la sua cara amica Quito ci rimase secca nella lava. A Yugakure le acque ribollirono, dando così l'origine a quello che oggi è chiamato "Paese delle calde primavere", ci furono frane, repentini disgeli e improvvise inondazioni, ed un intero fianco della vecchia cima del Vozhu slittò e venne giù con rumore di tuono, chiudendo per sempre l'accesso al Paese dei Ciechi all'intraprendente piede dell'uomo. Ma uno di quei primi coloni s'era, per caso, trovato di qua dalle gole nel momento in cui il mondo aveva così tremendamente tremato e, per forza di cose, dovette dimenticare moglie, figli, tutti gli amici e i beni lasciati lassù, ricominciando di nuovo la vita nel mondo sottostante. La ricominciò, ma da uomo malato: la cecità lo colse e morì ai lavori forzati in miniera. Ma la storia che aveva raccontato diede vita a una leggenda, che al giorno d'oggi s'è andata a perdere nei corridoi del tempo, destinata alla Damnatio Memoriae. Risalire alle origini di quell'uomo mascherato sarebbe stato impossibile per chiunque, riconoscere un volto antropomorfo oltre quella dura creta che separava il suo volto dal mondo, solo quello sarebbe stato un terno! Un cadavere animato, un essere inesistente, un rinnegato del clan Uchiha. Qualsiasi ipotesi non era da scartare. Eppure le sue azioni erano mosse da un sentimento di invidia nei confronti di colui che secoli prima aveva sfidato: Rikudo Sennin. Uscì con le ossa rotte da quello scontro, senza nessuna possibilità di ritornare ad essere ciò che era, il capostipite di un impero, un Lucifero reale ed eterno! Una storia narrava che, nei giorni in cui tutto ebbe inizio, un leopardo abitava in un luogo chiamato «Prateria Alta». Non la «Prateria Bassa» o la «Prateria Selvaggia» e nemmeno la «Prateria Brulla», ma la calda, spoglia e luminosa Prateria Alta, dove vi era esclusivamente sabbia, roccia color della sabbia e ciuffi di erba giallognola-rossiccia. Lì vivevano anche la Giraffa, la Zebra, l'Antilope, il Cudù e l'Antilope. Ed erano tutti dello stesso colore marroncino-giallo-rossiccio. Ma il più marroncino-giallognolo-rossiccio di tutti era il Leopardo: un grande felino il cui pelo si mimetizzava perfettamente con l'unico colore marroncino-giallognolo-grigiastro della Prateria Alta. E questo era un bel guaio per la Giraffa, la Zebra e tutti gli altri, perché il Leopardo si appostava dietro a una roccia o a un ciuffo d'erba marroncino-giallognolo-grigiastro e, non appena la Giraffa o la Zebra o l'Antilope o il Cudù o il Cervo o il Camoscio passavano nei pressi di quello, li sorprendeva con un balzo e li azzannava. E non c'era proprio via di scampo! C'era anche un Etiope con archi e frecce, che viveva nella Prateria Alta col Leopardo. I due andavano sempre a caccia insieme, l'Etiope con i suoi archi e le sue frecce, e il Leopardo unicamente con i suoi artigli e i suoi denti... la loro complicità li rendeva imbattibili, tanto che la Giraffa, l'Antilope, il Cudù, la Quagga e tutti gli altri animali non sapevano più dove rifugiarsi, proprio non lo sapevano! In ambienti ostili solo il più astuto sopravvive. Nel caso della storia precedentemente narrata il leopardo riusciva a mimetizzarsi più degli altri, riuscendo a colpire a tradimento tutti gli altri; una storia che poteva essere senz'altro applicata a quella realtà odierna che i suoi occhi vivevano! Difendere la patria era per Tobi uno dei valori più importanti che un uomo potesse possedere, un pregio che lui aveva conservato negli anni; nutrendo un grande affetto nonchè un legame protettivo con Iwagakure No Sato. Nel vedere il Kazekage lì presente a lottare con tanto ardore per la sua patria persino lui non riusciva a realizzare cosa stesse vivendo. Si poteva davvero considerare un essere senziente? Cosa si celava dietro la sua maschera? Quale shinobi aveva raccolto le sue spoglie facendo rivivere la leggenda dell'uomo che sfidò l'eremita delle sei vie? Molti misteri e poche risposte, ma un obiettivo noto: ripristinare l'ordine nel mondo ninja, anche compiendo grandi sacrifici. Un enorme punto interrogativo si fece spazio nella sua mente, offuscando tutti gli altri pensieri. Era giusto ciò che stava facendo? Si preoccupava di salvare il mondo, ma nessuno aveva chiesto il suo aiuto. Dopo la morte di Amaterasu Kaguya ogni sorta di menzogna si era estinta ed il veleno impiantato nelle radici del mondo era oramai stato estirpato. Le bugie, il dolore, il male. Questi elementi erano tutti estinti. Aveva vestito dei panni non suoi, ritornando a combattere dopo tanto tempo. Un atto estremamente egoista il suo; indossare una maschera e ritenersi superiore agli altri al solo fine di raggiungere un potere ineguagliabile. Cosa separava ora la sua persona da quelle che aveva tanto odiato? Cosa lo rendeva differente dai vari shinobi che la sua organizzazione aveva sconfitto? Ven'yamaru Senju, un rivoluzionario morto senza neanche un reale motivo. Minato Namikaze, Itachi Haku, Amaterasu Uchiha Kaguya. Erano tutte spine nel fianco, tutti morti. Nessuno di loro avrebbe più potuto nuocere al mondo ninja. Fu in quel momento che finalmente realizzò le parole del fratello Pein.
    *I tuoi occhi potevano davvero vedere più lontano dei miei?*
    Si domandò, riferendosi a quelle parole che sempre di più occultavano il suo pensiero. Seguire una via fatta di tradimenti, odio, dolore. Utilizzare chiunque per diventare la materializzazione umana della stessa sofferenza. Diventare ciò che lui stesso detestava. Questa era l'eredità di Pein.
    *Distruggere il mondo...*
    *E riconsegnarmelo...*
    Tutto tornò alla normalità, come se quel suo sonno apparente fosse stato rilasciato improvvisamente, facendo si che ne rimanesse solo un live alone a testimoniarne la presenza. Nell'alto dei cieli si ritrovava molto lontano da quel Jinchuriki che pareva concentrare una strana forza su di sè, un qualcosa di arcano che non poteva in alcun modo tangere l'Uchiha in quella posizione. Era lui reale. Il piccolo corvo sulla sua spalla strinse saldamente il suo trespolo artificiale, conferendo parte della sua energia in un rapido scambio col padrone e macchiando i suoi artigli di sangue prima di volar via nell'alto dei cieli. Le cose che gli appartenevano non sarebbero mai andate via, quelle mai sarebbero state rese mere macchie! L'ira mosse il giovane Akasuna, il quale fu cosparso da un manto incandescente che gli permise di liberare a pieno il suo potenziale. Egli, accecato dal livore, si portò parallelo all'Uchiha e caricò la sua arma più esiziale. Un tale potere, una forza da ammirare ed invidiare, sprecata. Il nulla fu ciò che il suo attacco colpì, un'aria gelida e mortifera che tutt'attorno alla sua figura si andava a disperdere lentamente; come una melodia sinistra in un ampio salone. Poi l'improvvisa muta, il forte calore di un inferno terreno e la grande oscurità che visibilmente avviluppava l'essere. Un ego smisurato e straripante quanto un fiume, riconducibile allegoricamente al flusso vermiglio che straripò sul suo viso, infiltrandosi tra quei profondi solchi dell'anima: unica e rara manifestazione esterna del proprio "io" interiore. Osservava dalla sua nuova posizione quel ninja concentrare la sua sfera e scagliarla verso il vuoto, rimanendo immobile per interi istanti a perder tempo. Sebbene egli avesse un chakra di molto superiore a qualsiasi altro essere vivente quelle due tecniche tanto potenti concentrate in un lasso di tempo così breve avrebbero di certo riportato dei malus sulla sua persona. Sorrise velatamente, un sorriso sincero e felice. Ripensò alle ragioni per cui combatteva, ed a quel flashback sinistro che da sempre continuava a scombussolare la sua psiche. Un animo da molti ritenuto contaminato e marcio, in cui nessun uomo era mai riuscito a farsi strada al fine di dettare un'analisi precisa. Non proferì parola, non ve n'era alcun bisogno; lasciò che fosse ciò che aveva nella testa a farlo per lui: quel vocio assordante e fastidioso che continuava ad assillarlo, domandandogli se le sue azioni fossero sensate o meno. Dopotutto perchè dare la caccia a persone felici? Perchè portare la pace se nessuno chiede aiuto? Nel mentre tutto ciò accadeva i suoi corvi videro il riflesso di diverse scariche di spiedi rivolte verso Fukuro e Shinkiro, queste erano state scagliate dal Kazekage in persona, giunto finalmente a difendere la sua patria. Mentre l'animale, venuto a conoscenza della minaccia, svanì avvolto da una nuvoletta di fumo assieme al prezioso tesoro; dovette provvedere Tobi stesso a proteggere la sua "preda". Diverse sferette di fuoco partirono dalle bocche dei molti corvi in cielo, che pur di lanciare quell'apparentemente misero attacco svanivano in varie nuvolette candide e pure. Tali sferette, giunte a contatto con la moltitudine di spiedi, andavano a cozzare con loro, provvedendo con il loro calore a neutralizzare completamente ed in poco tempo ogni minaccia alla radice; poichè questo non solo squagliava l'oggetto colpito, ma anche tutti quei pochi che lo accerchiavano. Un confronto estremamente adrenalinico tra due attacchi non più di tanto potenti, ma estremamente mirati. Quei tanti bagliori, scintille, fiammelle e goccioline liquide di metallo che piombavano nell'infinito: quale meravigliosa visione per uno spettatore esterno!
    *Sembra proprio che il mio destino sia già stato scritto... Diamogli un finale dignitoso.*
    Un ennesimo corvo prese a sorvolare i cieli, giungendo, dopo un paio di vorticate, presso il suo padrone. Hansha: l'anziano. Rimase immobile ad assaporare quell'istante quasi eterno, gli pareva quasi di poter tastare la stessa natura con il tocco delle dita, un essere che di umano non aveva più nulla in quel momento poteva risentire, finalmente, un battito vero nel suo petto. Un battito unico e reale, capace di occultare tutti gli altri. Il suo vero cuore colmo di emozione e sentimento. I ninja combattevano da millenni, in tutto quel tempo mai nessuno aveva davvero capito quale fosse la cosa più importante.
    2m7fzo3

    Ora aveva uno scopo, un patto in più da rispettare, sarebbe stato l'ultimo prima di scomparire, questa volta davvero e per sempre. I corvi dietro di lui facevano da schermo protettivo per ogni attacco da parte di qualsivoglia avversario; mosse rapidamente il braccio verso Fukuro, poi, dopo poco, mosse anche l'altro, stavolta verso Kuroro. Gli uccelli rimasti si divisero rapidamente in due gruppi che andarono a offrire supporto ai due shinobi, in modo da eliminare qualsiasi minaccia gli si fosse avvicinata. Ritornò in sesto mantenendo la sua posizione, senza spostare più un muscolo. Il combattimento era per lui un motivo di grande vanto; proprio per questo non evitava mai lo scontro, ma anzi lo cercava in maniera oltremodo ossessiva, verbale o fisico che esso fosse. Lottare, lasciar parlare le spade, sopraffare i suoi avversari: tutto ciò era la sua quotidiana alimentazione, un bene di cui non poteva assolutamente privarsi! Quel giorno lo scontro era più imminente di quanto pensasse. Le case venivano distrutte dalla furia omicida di Fukuro e Kuroro, una furia che li accomunava ma che Tobi non condivideva. La distruzione di villaggi per lui non aveva alcun senso di esistere, perchè essa avrebbe cancellato ogni bene materiale, ma i beni reali e intangibili sarebbero per sempre rimasti sotto forma di ricordi indelebili nella mente di ogni cittadino sfuggito a quel massacro. Al contrario di Konoha, Sunagakure era da sempre un villaggio famoso per il patriottismo dei propri ninja, fattore che Tobi decise di sfruttare accordandosi anni e anni prima col giovanissimo Fukuro Izumi; il quale, desideroso di vendetta, avrebbe certamente agito di sua spontanea volontà, distruggendo per sempre il villaggio della Sabbia.

    Divisore_Avvisi


    Un raggio di sole filtrò nell'antro cupo, situato ai margini del villaggio conosciuto per la nebbia assassina. La figura di un uomo slanciato e comodo su un trono in pietra venne folgorata da quel potente bagliore, che ne esaltò l'immagine, quasi apparisse benedetta da una forza superiore. Le gambe accavallate avvolte da scuri calzoni grigi come il fumo, pesanti e resistenti, tanto che nemmeno il più rigido degli inverni avrebbe potuto tentare di penetrare tra quella stoffa. Le caviglie andavano a strozzare l'orlo finale di quelli, avvinghiandolo con una stretta fasciatura di bende bianche; partiva poi la calzatura in gomma isolante, munita di parastinchi a proteggere la gamba in sè da ogni urto. Il torso, al contrario, veniva coperto da una maglia nera e aderente ad evidenziare un fisico agile e atletico, ma allo stesso tempo molto esile. Un volto esimio rimaneva scoperto, rinfrescato dal soffio fioco del vento, che ne inebriava i sensi. Una faccia pulita, eloquente, di cui fidarsi. Scostò lo sguardo verso il basso ed afferrò l'oggetto che la sua mano destra brandiva con tanta avarizia. Lo portò al volto celermente, calandosi nella sua parte. L'uomo dai capelli corvini che tanto attendeva si fece avanti, avanzando nell'androne ombroso ed umido, che tanta era la malvagità che emanava che quasi il suo cuore non riusciva a sopportarlo. Un ninja per bene, uno di quelli che servono la patria sino allo stremo delle forze. Insospettabile ed acuto, intelligente ed ambizioso. Ai suoi occhi si presentò come una spirale arancione che convergeva su un puntino rosso come il sangue, il quale illuminava di poco la sua persona, ora che quel raggio di sole era stato strozzato da una nuvola passeggera.
    Plic... Plic...
    Un ticchettio snervante scaturito dall'umidità delle pareti rocciose faceva da colonna sonora a quel momento tombale. Il silenzio e l'inadeguatezza erano piombati sulla scena come avvoltoi su una carcassa.
    Così sei tu l'uomo che ha dato inizio a tutto questo...
    Il ninja prese ad un tratto coraggio, facendo così riecheggiare la sua voce lungo quella caverna rimbombante. Tobi non si destò, semplicemente portò la mano destra al viso, mentre il gomito rimaneva poggiato sul braccio in roccia del suo trono naturale; in modo da sorreggere il suo capo leggermente chinato dalla stanchezza e dalla noia.
    Così sembra.
    Fu tutto ciò che riuscì a sentenziare in quei momenti. La proposta che stava per fare a quel giovane era molto spinta, tanto da distruggere la morale che i suoi superiori gli avevano insegnato. Eppure un egoismo estremamente accentuato spinse l'Uchiha a rovinare la vita di quel ninja. O almeno questo era ciò che credette all'inizio.
    Fukuro Izumi... dovresti conoscere questo anello
    Mostrò il prezioso oggetto al Suniano. Si fermò, lasciando che fosse quell'uomo a realizzare da solo a cosa l'Akatsuki alludesse, senza dilungarsi in discorsi o alterchi che avrebbero solamente dato noia ad ambedue i ninja.
    La mia proposta è semplice. Ripristina il tuo onore, riottieni il tuo anello, prenditi la tua vendetta; ma unisciti a me.
    Il giovane non rispose, rimase tutto il tempo con un'espressione dubbiosa stampata in faccia, eppure oltre quegli occhi il tallone d'achille di quel ragazzo era evidente; e Tobi vi aveva fatto perno in varie maniere, come l'articolare il suo eloquente proselito con aspetti essenziali della vita di Fukuro. Lo studio della vecchia Akagami, la ridicola organizzazione scomparsa grazie al suo amico Aizen, lo aveva portato a stimare l'Izumi più di tutti gli altri membri. Ora che era ritornato a solcare le terre Tobi non poteva farsi sfuggire un'occasione del genere. La nuova Akatsuki necessitava di spalle forti a sostenere i fardelli pesanti che il mondo nuovo gli avrebbe assegnato. Un bivio per quell'anbu, un'autostrada per Tobi. Un unico obiettivo per entrambi: Distruggere la Sabbia. Fukuro se ne andò pensieroso dall'antro, senza nemmeno curiosare riguardo la reale identità di quel ninja che lo aveva contattato. Per Tobi era già una sufficente risposta. Avrebbe vinto lui.

    Divisore_Avvisi


    Così fu. Quel giovane entrò tra le grazie del Kazekage Odin Akasuna, vide Sabaku No Azer divenire Sennin e da lui ereditò lo Shukaku, il demone ad una coda. Tale avvenimento favorì notevolmente l'allineamento conclusivo dei piani di Tobi, che si sarebbe ritrovato ad ottenere due piccioni con una fava, esaudendo inoltre il desiderio di vendetta dell'Izumi. L'incontro avvenne presso Kirigakure, in un antro cupo che conduceva al villaggio nascosto di Oto, ma che soltanto i più astuti ninja di Kiri come Zlatan o Kaiser potevano conoscere. La distruzione di un villaggio in cambio dell'anello di Drago ed un ingresso gratuito nell'organizzazione che avrebbe ricostruito le gerarchie di tutto il mondo. Dopo molti anni, in seguito alla distruzione di Konoha, Fukuro ritornò in quel covo per rincontrare il suo contatto, stavolta in possesso del gingillo che tanto bramava. Il piano era quindi tracciato, non restava che metterlo in atto. Durante tutto quel periodo fu però Itachi ad incontrarsi col Jonin della Sabbia, o almeno così gli venne riferito dalla sua spia: Danzo Shimura. Tobi capì quindi che nel momento in cui avrebbe mostrato l'anello di Drago a Fukuro questo lo avrebbe riconosciuto come Itachi, così come credevano anche tutti gli altri membri dell'organizzazione Akatsuki. Una folata di vento soffiò sul suo corpo con violenza, era iniziata la parte finale del Requiem, la sepoltura del villaggio sotto la stessa sabbia da cui era emerso.
    Credo proprio che sia giunto il momento...
    Sentenziò flebile. fece un cenno al suo corvo senza muovere null'altro che la mano, sul lato sinistro. L'animale cercò a lungo qualcosa di importante che poi finalmente estrasse, quando riportò la zampa all'aria tra le sue dita due piccoli rotoli si incastravano a "X" mentre un terzo molto più grande rimaneva sulle sue spalle, chiusi in una morsa salda e stretta da parte dei suoi letali artigli. Fece strisciare la pelle sui rotoli nella zampa, rimuovendo il sigillo posto sul loro fronte per poi srotolarli lentamente.
    2m7fzo3
    2m7fzo3

    Ciò che si presentò agli occhi dei presenti fu qualcosa di sconvolgente. I corpi di Hanzo e Itachi Uchiha apparvero sorretti dalle zampe del grande uccellaccio. Le convinzioni di tutti gli altri membri si erano dissolte, e di conseguenza nuovi interrogativi sorgevano ai presenti. Hanzo Uchiha e Itachi erano quindi due persone differenti, che si erano semplicemente scambiate il testimone. Entrambi morirono per una ragione comune: la vergogna. Per Hanzo fu l'onta del tradire la patria iniziò in maniera parallela all'intrattenimento di rapporti con i mukenin di Suta Hiru. Per Itachi invece sopraggiunse dopo la distruzione del suo villaggio natio: Konohagakure No Sato. Due shinobi che avevano fatto la storia del mondo ninja; da sempre creduti la medesima persona nonchè la figura dietro il nome di Tobi, erano ora stati svelati come deceduti!
    Hanzo Uchiha, il corvo della roccia. Non ha sopportato il vedere Kisuke formare l'Akatsuki andando contro i valori del maestro Ras.
    La voce dell'uomo riecheggiò tra quel continuum di rumori, che si ripetevano all'infinito molti metri sotto i suoi piedi.
    Itachi Uchiha, il genio della foglia. Distruggere la patria è stato un atto non controllato da lui. Venuto a conoscenza delle sue azioni si è tolto la vita presso il monte degli Uchiha.
    Sorrise sotto la maschera, mentre lasciava che i corpi cadessero e si sotterrassero assieme al villaggio stesso.
    *Ottimo lavoro, Danzo.*
    Pensò, complimentandosi in mente sua con il misterioso shinobi di Iwa, membro importante del corpo anbu e padrone incontrastato della radice. Il suo nome era famoso per la sua abilità in battaglia nonostante l'inoltrata età, ma solo Tobi conosceva il suo reale potere: il controllo mentale! I due erano da sempre legati da un legame di convenienza, Tobi forniva a Danzo le conoscenze sul Kinjutsu dell'Izanagi, mentre l'Iwano riferiva tutte le informazioni più importanti concernenti l'organizzazione Akatsuki. Tutto ciò che Tobi doveva fare era quindi attendere il momento propizio per fare la sua comparsa, in modo di entrare nelle grazie di tutti gli altri membri fingendosi Itachi sotto quella resistente maschera. Tuttavia ora che la sua fedeltà era stata dimostrata non c'era alcun bisogno di eliminarlo, quindi avrebbe potuto completare il suo momentaneo obiettivo senza alcun problema: incontrare personalmente Kisuke Uchiha. Per tutto quel tempo non si era mosso nè distratto un momento, rimanendo nella sua posizione attuale; tutte le informazioni su ciò che stava accadendo le aveva assorbite tramite la telepatia coi suoi molteplici corvi, che rimanevano ancora in gran parte a vigilare sul luogo. Austero guardiano sulla sua figura il mastodontico Hansha, che paziente attendeva una mossa da parte di quei due assieme al suo misterioso padrone.
    *Tutto ciò che ami sarà a breve solo cenere in questo sconfinato deserto, mentre tu rimarrai vivo a rimpiangere una mancata redenzione.*


    Edited by Altair~ - 28/9/2012, 11:58
     
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    Ma che tocca di nuovo a me? Ma che senso ha? Davvero devo fare il post o avete sbagliato l'ordine?
     
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    per me può postare pure Gesù xD Nel post di Lorenzo c'è scritto che devi postare te ma in effetti non ha molto senso perchè devi anche aspettare una risposta di Drago al tuo attacco... vedi te, per me è ininfluente.
     
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    Non è sbagliato.
    Prima hai postato per recuperare il secondo giro post.
    Questo invece è il terzo giro post. Qual è il problema?
    Se è per tempistica e hai celato qualche cosa nell'altro turno e stai aspettando che l'attaccato risponda, beh puoi sempre postare ora, aspetti che il giro termini e poi concludere nel 4° giro post l'attacco.

    Comunque..
    Per il momento è 2 vs 3. La cosa migliore è smistare i vostri post:
    -invasore
    -suna
    -invasore
    -suna
    -e così via..

    Le scelte sono due: o quello di ora, oppure lasci che sia Dante a postare e ti sposti dopo Drago (in quanto dopo drago c'è un altro invasore che è Altair). E' l'unico cambio accettabile, ma ti devi metter d'accordo con gli altri.

    Se invece preferite che resti questo il giro posta e zitto XD
     
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    K entro domani sera ci sarà il post di alternanza :sisi:
     
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  12. Ras Uchiha
         
     
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    Raga posto, inserendomi ora.


    CITAZIONE
    narrato
    parlato
    pensato
    parlato drago

    La visione di quellaa gigantesca creazione di argilla attirò prevalentemente la sua attenzione iniziale, non era l'unica cosa percepita dagli occhi dell'Uchiha.
    In lontanaza notava anche un terreno arido, privo di vegetazione, ed una strana conformazione di rilievi rocciosi.
    Oltre a queste informazioni visive, ostacolati leggermente dall'intenso splendore del sole, svariati stimoli tattici giungevano contemporaneamente dagli arti poggiati al suolo dello shinobi che, con una rapidissima analisi, tentò di identificare quel luogo.
    Questo tipo di terreno... è sabbia!
    E quelle mura le ho viste molte volte... non ho dubbi, sono a Suna!

    Improvvisamente, però, un evento inaspettato interruppe l'analisi dell'Uchiha; la creazione di argilla svanì improvvisamente nel nulla, generando nell'Uchiha, oltre che stupore, anche un senso di sollievo.
    Ma cosa succede, un attacco a Suna?
    Successivamente, pochi attimi dopo la scomparsa della creazione, osservando più attentamente la zona antistante, Ras vide anche uno stormo di uccelli neri in cielo.
    Corvi...
    Le evocazioni di Ras avevano seguito altri due Iwani, quindi non vi erano dubbi! L'Uchiha sapeva benissimo a chi erano riconducibili quei tenebrosi volatili.
    In realtà Ras sarebbe stato raggiunto da alcuni di essi ed informato su ciò che accadeva a Suna, ma il richiamo improvviso da parte della piccola evocazione non permise che ciò avvenisse.
    L'Uchiha non perse tempo e, mordendosi un dito, dopo una rapida sequenza di sigilli, poggiò la mano al suolo e richiamò lo Sputafuoco.
    L'evocazione apparve in tutta la sua maestosità diradando la gigantesca nube di fumo venutasi a creare poco prima.
    Sulla testa della creatura, scuro in volto e non solo, l'Uchiha sentenziò:
    Konoha dovrà attendere...
    Il drago sollevò lo sguardo verso l'Uchiha con le mani congiunte in avanti e rispose sogghignando:
    Se mi hai richiamato quì deve essere importante. Comunque a Konoha c'è qualcosa che devi vedere assolutamente...
    Ascoltando il richiamo, Ras venne notevolmente incuriosito, ma al momento c'era altro da fare.
    Ne parleremo con calma... solita procedura!
    L'evocazione si alzò in volo, offrendo una prospettiva ed una visuale migliore all'Uchiha; inoltre, volutamente, si rese visibile sia da coloro che fossero dinanzi alle mura del villo, sia all'interno di esse.
    Malgrado la distanza notevole, l'enorme mole del drago non sarebbe passata inosservata.
     
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    Raga son confinato a casa a far fare i compiti a mio fratello, ho rubbbato il portatile perchè ci trovo i complementi di analisi logica prima (nonsense .__.). Spero di postare entro stasera, sennò scala a domani; ditemi se tocca ancora a me, piuttosto per sms di qualcuno che ha il mio numero o su Fb che vedo dal cell, o se questo post cambia gli ordini.
     
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    Dato che Ras si è intromesso ed ora farà parte dei partecipanti attivi, ora dovrà rispettare il giro. In quanto partecipante, Odin si vede fortunosamente allungare il tempo per postare (le 72 ore partono dal post di Ras, in quanto ora lo precede).
    Detto questo, vedete di prendere una decisione:
    CITAZIONE
    Le scelte sono due: o quello di ora, oppure lasci che sia Dante a postare e ti sposti dopo Drago (in quanto dopo drago c'è un altro invasore che è Altair). E' l'unico cambio accettabile, ma ti devi metter d'accordo con gli altri.

    Ragazzi dovete decidere voi, vi ho dato questa possibilità.
    Odin, se preferisci postare dopo Drago (quindi si fa un cambio nel giro post) sappi che per Altair e Dante va bene.
    Quindi, dato che alla tua controparte va bene tutto, non ti resta che decidere e farcelo sapere qui. Che sia però una scelta in giornata, sennò sarebbe solo una perdita di tempo.
     
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64 replies since 21/8/2012, 00:22   3004 views
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