Passi tra le foglie.

La porta si aprì all' improvviso. Un giovane chunin fece il suo ingresso in fretta e furia, boccheggiando.

<hokage-sama... Un tizio... Sulla strada principale, non è di Konoha...E' accerchiato...Anf Anf... >

La rossa si allarmò, lasciando incompiuto ciò che stava facendo. Non appena si ritrovò davanti al giovane ragazzo dai capelli argentati sorrise, mettendogli una mano sulla spalla.

Grazie Kuroshi, torna pure alle tue mansioni.

L'albino annuì, prima di precedere l'Uzumaki nel lasciare l'ufficio. E' vero, si annoiava tremendamente con quelle scartoffie ma non si aspettava certo che la sua prima gatta da pelare fosse un intruso.
Raggiunse velocemente la piccola massa di gente presente, tra curiosi e non. Con sguardo attento scrutò i presenti, nessun sorriso sembrava in procinto di formarsi. Era finita l'era della giovane e emotiva ragazza nel momento stesso in cui aveva vestito i panni dell'Hokage, la persona che mette il villaggio prima di se più di tutti.
La mancina si posò sulla spalla di Zero, la giovane Hyuuga avrebbe quindi permesso anche ad Aiko di vedere in volto lo straniero.
Sembrava avesse più o meno la sua età, con gli occhi azzurri e i capelli rossi.

Che sia un Uzumaki anche lui? Spiegherebbe come abbia fregato la barriera sensitiva...

Pensò fra sè, prima di prendere parola.

Non so come hai fatto ad entrare ma a giudicare dai tuoi abiti non mi sembri un cittadino normale. Chi sei e perchè sei qui me lo dirai non appena raggiungeremo il mio ufficio.

Non che avesse molte possibilità se non quella di seguirla, ovviamente. Lo sguardo poi si voltò verso i due neo-jonin, erano cresciuti davvero molto. Per un attimo lo sguardo si addolcì.

Rehv, quando hai un attimo di tempo vieni anche tu nel mio ufficio, ho una faccenda importante di cui ti vorrei parlare.

Detto ciò fece cenno allo straniero di seguirla, iniziando ad incamminarsi verso la magione.