La nuova marionetta creo subito un grande falco d'inchiostro sotto i loro piedi, ed altri due rapaci più piccoli, mentre sorvolavano il villaggio da un altro rotolo venivano evocate delle marionette dall'aspetto analogo, tozze e con la testa di una iena, quest'ultime venivano sparse attorno alle mura del villaggio e fatte cadere dall'alto nei pressi dell'entrata del villaggio, ma ben distanti dai due membri del Nyuoda"Itachi~ e Ningyo che erano alle porte di Kumo all'interno del villo"*. A ridosso del falco d'inchiostro quella figura e Jin continuavano a sorvolare Kumo, tenendosi ad un altezza abbastanza considerevole.

Ci pensò un po, poi infine si decise, e iniziò a comporre alcuni sigilli, e in pochi secondi una nebbiolina si creò all'entrata del villaggio, non sarebbe servita a niente probabilmente, ma a lui non importava, riusciva a percepire i chakra di alcuni di loro, erano assurdi.

Un altra figura si era mossa portandosi sopra i cieli di Kumo rendendosi visibile, ma comunque coperta quasi interamente dalla lunga tunica nera ed il cappuccio, dall'alto vedeva le porte del villaggio aprirsi ed i suoi compagni presenti nel villaggio

Hansha velocemente corse verso il blocco che teneva chiusa la porta del villaggio dall'interno e lo tolse.
Il ninja mascherato tirò le ante dell'enorme porta aprendole, era iniziata l'azione dei Nyuoda e lui era lì, pronto a dare la vita per poter far entrare i suoi compagni che, oramai,. avevano le porte del villaggio aperte, accogliendo così il loro ideale di un nuovo ordine.

Hansha sentì l'umidità alzarsi sempre di più, si creò la nebbia davanti all'entrata di Kumo e ogni secondo si faceva sempre più fitta.
Le sue doti sensoriali avevano captato una piccola fonte di chakra per qualche secondo, evidentemente quella foschia era stata creata da uno shinobi.
Non sa a cosa va in contro.
Hansha alzò la mano sinistra e compì due sigilli con essa, ad un tratto la nebbia si condensò e quelle goccie microscopiche d'acqua si unirono creando una copia di Hansha.
Vai e chiunque sia cerca di farlo ragionare, noi vogliamo solo il Raikage, il nostro compito è quello di non far entrare nessuno in questa faccenda dall'esterno, figuriamoci dall'interno. E tieni questo, potrebbe servirti.
Queste furono le parole di Hansha alla sua copia che dopo aver preso il pezzo di carta dal suo creatore, come un soldato ubbidiente, andò nella direzione dove in quel secondo fu attivato il velo di nebbia.
*Non deve essere andato molto lontano. Hyoton: Makyo Hyosho*
All'altezza del ciglio delle mura del villaggio, in modo tale da vedere ogni angolo di quella zona indirettamente. Quando ad un tratto:
*Eccolo, l'ho trovato. E' solo un ragazzino, devo proteggerlo.*

Yume, che era arrivato volando insieme a Akumu, si era lasciato cadere, in tutta la sua grande mole, davanti alla porta di Kumo, che era stata appena aperta da Hansha. Entrò dalla porta, un uomo alto 2 metri e mezza per una stazza considerevole, fermandosi davanti ad Hansha.

Yume sperava che ci avrebbero messo solo due ore a completare la missione.
Si sbagliava.
Un'ora passò rapida, passeggiando per il villaggio in cerca di qualcuno che la pensasse come loro.

Nel frattempo tra le case di Kumo i due rapaci d'inchiostro volteggiavano fra le strutture li presenti, fino ad arrivare nei pressi del palazzo del Raikage, si fermarono li a volteggiare intorno a quel palazzo mentre Jin da lontano continuava ad essere mosso dai fili di chakra e le sue mani iniziarono a compiere dei sigilli.

il Raikage era stato furbo. Aveva respinto il trattato di pace con un kunai, mandandolo a conficcarsi nel tetto del palazzo, e poi aveva attivato la Raiton no Yoroi.
[...]
La parabola discendente del giovane si fermò sul tetto del palazzo, dal lato opposto ove si sarebbero dovuti incontrare con il Raikage.

Dopo aver sceso le scale e uscito dal Palazzo, si diresse nel luogo d'incontro mantenendo la sua percezione attiva.
Cosa avrebbero voluto da lui?

Ora i Nyouda erano fuori dalle porte. Tutti raccolti dietro la figura del Divoramondi. Sarebbe stato lui il prescelto a porre fine alla carriera del ninja avversario.

Insieme a Genma, sul dorso della sua creatura d'argilla, gli shinobi si erano portati a ridosso delle mura di Kumogakure no Sato, il volatile diminuì di quota delicatamente fino a dimezzarla, a quel punto Shinkiro, al cenno del compagno, balzò verso il terreno sottostante in corrispondenza delle imponenti mura, impattò sul terreno smorzando la caduta con le mani che tastarono la terra umida che quella mattina sarebbe stata calpestata oltremodo. Genma lo raggiunse un istante dopo, mentre Shinkiro seguì con lo sguardo il volo del' uccello d'argilla che fece dietrofront, notò solo allora che un fastidioso stormo di uccelli aveva preso il volo in lontananza.