L'Estraneo non sembrava avere tutte le rotelle a posto: certo, sapevo che molti ninja facevano fatica ad avere degli amici a causa di traumi, non era il mio caso, ma potevo immaginarlo. Però l'individuo che si presentò col nome di Musashi di cose strane ne diceva. E parecchie anche!
Era stato fedele al non Mizukage prima di sparire nel nulla, eppure qualcosa non quadrava. Mi era sempre stato detto che "dal Nono Mizukage non si scappava". Perché lui era ancora vivo se non gli stava simpatico Tobirama Senju?

- Sei stato marchiato dal Nono, quindi?-

Chiesi, prima che quello iniziasse a parlare a raffica di cose che non capivo, facendo gesti che assomigliavano al sigillo della tigre. Non avevo mai visto fare da nessuno un gesto simile, ma anche le sue parole non mi piacquero per nulla.

- Non sei tu a decidere cosa possiedi e poi la Mizukage non è carina, ma bellissima! -

Lo imbeccai, punta nel vivo da quelle parole arroganti e l'insulto che aveva fatto a Neliel-sama. "Carina" non era una parola che si addiceva ad una persona come la Mizukage, non descriveva nulla di ciò che era. Kirigakure avrebbe raggiunto il suo picco massimo grazie ad una persona bellissima, intelligentissima e fortissima come Neliel-sama.
Non capivo i discorsi che stava facendo quell'individuo, ma una cosa era certa: la Mizukage sarebbe stata informata di ogni sillaba uscita da quella bocca coperta dalla maschera di Anbu. Certe cose non dovevano essere lasciate da parte. Chissà, magari era un messaggio in codice che lei avrebbe capito.

Direi quindi di non affezionarvi troppo anche se ehy, mantengo sempre le promesse, quindi caadavere o meno Masaru vedrai che una sera di queste ce la spassiamo il mare è pieno di pesci e molte sono anche bagnate, vero signorina Hozuki?

Incrociai le braccia al petto, sbuffando per quelle parole che non volevano dire assolutamente nulla: lo spasso non era qualcosa che si faceva nel villaggio della Nebbia, non era compito nostro pescare - non eravamo pescatori noi!- e soprattutto io non ero un pesce.

- Io non sono un pesce e sono asciutta.-

Ringhiai prima che il Jonin prendesse la palla al balzo e si aggiungesse al discorso.
Le parole di Masaru erano seccate, come se dietro il suono tono tagliente si nascondesse una minaccia anziché il fatto che volesse proteggere una cittadina di Kirigakure. Certo, sapevo benissimo proteggermi da sola, altrimenti non sarei diventata mai Chunin, ma se da una parte avrei voluto colpire Masaru, frenando me stessa per non correre alcun rischio con una persona più grande di me e di rango più alto, dall'altra Masaru mi sembrava un bambino.
Uno di quelli che per attirare l'attenzione ti tira i capelli.
Solo che lui non mi stava tirando i capelli, non veramente. Era come se lo facesse per finta però.

“ Se uno sconosciuto minaccia il sottoscritto e una concittadina in territorio kiriano, ti assicuro che ho l'autorità per ammonirlo, donna. ”

Avrei voluto dirgli che nessuno avrebbe avuto il coraggio di venire fino al Villaggio della Nebbia per minacciarci, insomma era da fessi. Nessuno con un po' di sale in zucca sarebbe andato in un villaggio a minacciarlo da solo, senza un esercito o altre persone, giusto?
Certo, poteva essere fortissimo, ma come avrebbe fatto contro Jinkai e la Mizukage?
Però non riuscii a dire nulla, perché Masaru si immobilizzò, sciolse l'intreccio di quelle braccia che avevano l'aria da ramanzina e strinse i pugni, come se fosse pronto a colpirmi o altro.

“ Per quanto tempo hai intenzione di restare con quell'aspetto, mocciosa?! ”

Quella domanda mi spiazzò: mi conosceva? Avevo sentito che alcuni ninja di Kirigakure avevano assistito allo scontro dell'esame Chunin, facendo anche scommesse su chi avrebbe vinto, ma come sapeva Masaru che aspetto avessi? Non ci eravamo mai incontrati e presentati, che qualcuno gli avesse parlato di me?
Un Jonin aveva sentito parlare di me? Allora ero importante!
Però lui era stato cattivo.
Improvvisamente una nube di fumo mi avvolse, mentre il Kimono, ormai lasciato vuoto, si accasciava vaporoso su di me e rivelava la mia figura. Ero molto più bassa di loro: arrivavo alla vita di Masaru ed ero costretta ad alzare la testa per guardare entrambi.

- Non è giusto però, mi stavo divertendo. -

Borbottai, mentre stringevo l'obi attorno alla vita, lasciando che la veste mi coprisse completamente e che formasse un enorme strascico a terra. Masaru aveva rovinato il gioco con quell'ordine ed io dovevo rispettarlo: lui era un Jonin di Kirigakure e non aveva mai trasgredito le regole, anche se era ingiusto rovinare i miei giochi senza un perchè.
Che guastafeste.

“ Si, andiamo dalla Mizukage: immagino sarà contenta di sapere che la spii, da brava stalker quale tu sei. ”

Arrossii a quelle parole: ora anche lui mi dava della spia? Era diventato un vizio! Prima Jinkai-dono ed ora Masaru, io non avevo per nulla l'aria da spia. Sentii bollire il sangue al cervello, mentre il mio viso diventava paonazzo dalla rabbia e dalla vergogna.

- Io non la spio! Mi preoccupo per lei! -

Sbottai punta sul vivo, gonfiando le guance come fossero due palloni pieni d'aria e buttando tutta l'aria fuori con un verso di stizza nei confronti dei due ragazzi. Probabilmente quei due avrebbero fatto esasperare Neliel-sama, ecco perchè avrei dovuto annunciarli io anziché Masaru. Povera Mizukage: non volevo essere nei suoi panni ad occuparsi di due come loro.

“ Possiamo andare, Musashi. Kamila, seguici. ”

Questa volta il ragazzo mi imitò, come a volermi fare il verso, però non potevo certo trasgredire quell'ordine. Sbuffai, scigliendo le braccia ancora incrociate e scrollando le spalle, rassegnandomi al fatto che fare la brava bambina era davvero faticoso: gli adulti non ti davano ascolto e i compiti più importanti se li prendevano loro!
Gli adulti erano ingiusti!
Tranne la Mizukage: lei aveva sempre ragione.

- Signorsì signore! -

Dissi, ritrovando l'entusiasmo che avevo perso quando pensai al fatto che sarei andata dalla Mizukage. Sollevai una mano verso l'alto, incamminandomi dietro di loro e zampettando di qua e di là per stare al loro passo.