Parlato - Pensato - Narrato

Erano passati decenni dal suo ultimo intervento nei confronti del Villaggio e Kuroro, in qualità di Guardiano, si limitava ad osservare da semplice spettatore, ben conscio che la Nebbia fosse abbastanza forte da saper mostrare i suoi artigli anche senza di lui. Quel giorno aveva però deciso di mettersi in viaggio assieme ad un "amico" di vecchia data e sorvolavano indiscriminati i cieli su di una strana cavalcatura alata.
Ce la possono fare benissimo anche senza il nostro aiuto..
Disse al compagno, guardandolo dritto negli occhi con uno sguardo severo e perentorio, tipico delle persone anziane di una certa età.
Però, se è questo quello che vuoi..
A quel punto allungò la mano in direzione dell'immane creatura codata, convogliando il Chakra in una devastante spinta gravitazionale che avrebbe schiacciato quella bestia demoniaca al suolo, bloccandone completamente i movimenti per qualche tempo ed impedendole così di poter reagire all'attacco che stava per piombarle addosso dal cielo per merito del Guardiano di Iwagakure.

Parlato - Pensato - Narrato

Un cielo rosso, irradiato dalle accese luci dell'alba. Caldi raggi solari schermati, parzialmente, dalla tipica nebbia che protegge avidamente Kirigakure no Sato. Erano passati diversi anni dall'ultima volta in cui il Guardiano della Nebbia si era intromesso nelle faccende del "popolo"; quello che un tempo era un ninja leggendario, temuto in tutto il mondo, era oramai sparito dagli annali del Mondo Ninja, dimenticato dai più e ricordato solamente da una piccola cerchia di nostalgici dei tempi che furono. Kuroro aveva da tempo sotterrato l'ascia di guerra, dedicandosi unicamente alla protezione del Villaggio della Nebbia.
Un emissario del Suono dite?
Disse con fare distaccato alla staffetta che di tanto in tanto lo ragguagliava sull'evolvere della Geografia Politica. Kirigakure aveva assistito alla recente elezione del nuovo Mizukage ed in cuor suo, Kuroro si sentiva in dovere di riemergere da quel baratro d'ombra che lo stava soffocando; uscì dai suoi alloggi per poi incamminarsi sulla strada principale e dirigersi alle porte del Villaggio.
Non è cosa di tutti i giorni ricevere la visita del Suono..
Ad attenderlo, vi era il Kokage in persona, seguito dalla sua scorta personale e da un Jonin di Kiri a fare loro da lasciapassare; non si aspettava che nessuno lo riconoscesse, del resto era soltanto un povero "vecchio". Si limitò a dare il benvenuto ai due stranieri, affiancandosi al loro passo cadenzato. Sul suo volto si poteva scorgere un pacato sorriso benevolo, tipico degli anziani.