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Ed eccomi qua, so che il Mendoz aspettava la mia opinione, come in ogni buona discussione c'è bisogno del bastian contrario, c'è bisogno di qualcuno documentato che dia un'opinione diversa, vi vedo tutti d'accordo quindi mi occuperò io di questo pesante fardello, a costo di attirarmi qualche antipatia. In base a quello che ho studiato, in base alla mia facoltà e i miei libri posso parlarvi dell'uso dell'erba come sostanza d'abuso, non entrerò in merito a lobby e politica, prima partiamo dalle atrocità che ho letto su: - la maria non è un oppiaceo, proprio no(oppiaceo, preparato che contiene oppio) e oddio il papavero non è un oppiaceo LEGGERO -comunque soprattutto i semi di papavero non centrano proprio nulla, ricordatevi che il papavero da cui si ricava la morfina non è quello che vedete nei campi in Italia, tra l'altro non si ricava neanche dai semi ma dal lattice delle capsule - da quest'ultimo concetto volevo ricavare una cosa molto importante, il fatto che la Maria sia naturale non vuol dire proprio un tubo, naturale non vuol dire sempre buono, la morfina, da cui deriva cocaina è un alcaloide naturale del papavero, l'acido lisergico da cui l'LSD (potentissimo allucinogeno, usato negli anni che furono) si ricava dalla segale cornuta. Quindi non è assolutamente vero che naturale=buono per forza, anzi a livello teorico in laboratorio si può ottenere il miglioramento delle sostanze. -il fumo della canna non può essere considerato meno dannoso, a livello di tumori, di quello della sigaretta, entrambi danno prodotti di combustione cancerogeni (ho letto su Internet che il THC sarebbe antitumorale, ma ho qualche dubbio, comunque io vi dico ciò che ho studiato e questo non era compreso) Ed ora passiamo alle azioni della cannabis fumata che ho studiato dai libri: - la cannabis dà tolleranza e dipendenza fisica (tolleranza necessità di assumere sempre più sostanza per avere effetto) - la cannabis dà allucinazioni (non so voi ma pensare che uno va in macchina dopo essersi fatto una due canne in playa mi dà un certo che, ma come un ubriaco) e psicosi: vi sono studi che affermano che si possono sviluppare psicosi in relazione all'entità del consumo e precocità, è comunque un aumento di probabilità... a confermare ciò ci sono delle evidenze: i consumatori cronici soffrono di alterazioni della memoria, della flessibilità comportamentale e dell'attenzione, vere e proprie disfunzioni nelle proprietà cognitive.
Questo è ciò che si ricava dai miei libri, la mia opinione non è lontana dalla vostra comunque, credo che si possa legalizzare, ma i controlli dovrebbero essere molto severi, del tipo codice fiscale di chi l'assume, posti precisi di vendita ben controllati e sicuri con personale qualificato, in sostanza vuoi la libertà di fumare? Io devo avere la libertà di controllare l'uso personale che ne fai, che età hai, quando e soprattutto quanta ne usi, dove come e se osi rivenderla devi essere saccagnato. Il problema di tutto ciò è che siamo in Italia e una cosa del genere è mooooooooolto difficile da attuare. In sostanza il mio sarebbe un no e un sì per la legalizzazione. Mi piace fare il bastian contrario :-)
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