Potere, ma a quale prezzo?

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    Luogo: Foresta della Morte, Konoha
    Partecipanti: Hisashi Uchiha


    bsawimh
    Hisashi Uchiha

    Nome: Hisashi
    Clan: Uchiha
    Soprannome: //
    Rango: Genin
    Villaggio: Konoha
    Abilità Innata: Sharingan [OFF]
    Abilità Speciale: Segno Maledetto [OFF]
    Caratteristica Pg: Shurikenjutsu
    Natura Chakra: Katon - Raiton
    Indice Gdr: Narrato ; "Parlato" ; "Pensato"

    Hisashi aveva appena superato l'esame per diventare Genin, la sua vita da Shinobi era appena iniziata, e allo stesso tempo aveva appena iniziato a percorrere la strada verso il suo sogno di diventare Hokage.
    Quella mattina il giovane Uchiha si era alzato molto prima del solito, e dopo aver completato la sua routine mattutina si incamminò verso un piccolo emporio che noleggiava materiale da allenamento.
    "Ora che sono un vero Ninja non posso lasciare nulla al caso, devo mettermi sotto con gli allenamenti. Oggi dovrò fare un pò di pratica con l'Arte del Fuoco."
    Hisashi varcò la soglia dell'emporio, ad attenderlo, vi era un'anziana signora sorridente.
    "Salve signora! Avrei bisogno di alcuni manichini resistenti al fuoco! Devo fare pratica con le Arti Magiche oggi!"
    La signora fece una risatina, e porse due rotoli al giovane, il quale la ringraziò con un'inchino e lasciò i soldi della caparra sul bancone.
    "Grazie mille signora! E' stata gentilissima! A stasera!"
    Hisashi uscì dall'emporio con i rotoli tra le mani, e iniziò a pensare a dove sarebbe potuto andare per allenarsi.
    "Di solito i campi di allenamento durante il giorno sono quasi sempre occupati da qualche squadra, magari potrei andare nella Foresta della Morte, per quanto pericolosa alla fine è sempre sorvegliata da qualcuno, nel caso finissi nei guai per qualche ragione... Ma tanto cosa potrà mai andare storto?"
    Il giovane Uchiha iniziò a correre verso il campo d'addestramento, pronto ad iniziare il suo allenamento.
    Una volta arrivato cercò tra gli alberi una radura, in modo da non danneggiare nulla con le sue Tecniche.
    "Qui dovrebbe andare bene!"
    Hisashi estrasse i rotoli che contenevano i manichini, li aprì e sei manichini apparvero da una nube di fumo sul terreno.
    "Perfetto, ora non mi rimane altro da fare se non iniziare!"
    L'Uchiha si allontanò dai manichini con un balzo e iniziò a comporre dei sigilli, poi inspirò profondamente.
    "Arte del Fuoco: Palla di Fuoco Suprema!"
    Hisashi fece uscire dai polmoni tutta l'aria che aveva incamerato, mista al Chakra era diventata una sfera di fuoco enorme, che si mosse velocemente verso uno dei manichini, impattando violentemente su di esso.
    "Bene... Ora di nuovo!"

    [... Diverse ore dopo ...]


    Hisashi cadde a terra, stremato dopo aver lanciato un'ultima tecnica. L'erba sul terreno della radura era ormai completamente scomparsa, bruciata dalle numerose tecniche lanciate dal giovane.
    "Anf... Anf... Sento che non è ancora abbastanza... Devo diventare... Più forte... Anf... Molto più forte..."
    Disse affannato l'Uchiha, senza accorgersi di una figura che emergeva dalle ombre.

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    "Parlato"

    "Uhuhuh... Così tu vorresti diventare più forte eh? La brama di potere ha sempre caratterizzato voi Uchiha."
    Hisashi si alzò di scatto, guardandosi intorno, riuscendo finalmente a vedere la figura che prima era nascosta nelle ombre.
    "Chi è là? Chi sei tu? E cosa ci fai qui?"
    Il pallido uomo iniziò a ridere.
    "Ahahahah... Quanta foga giovane Ninja. Fammi vedere di cosa sei capace."
    L'uomo lanciò una terribile occhiata ad Hisashi, che improvvisamente non fu in grado di muoversi, terrorizzato dalla figura che aveva davanti.
    "Ma cosa diavolo?"
    Il misterioso uomo tirò fuori un Kunai, e iniziò a correre verso l'inerme ragazzino.
    "Muoviti. Muoviti. Muoviti. Perchè non riesco a muovermi? Se si avvicina ancora un pò mi farà sicuramente secco!"
    Pensò Hisashi, terrorizzato dall'idea di morire senza poter fare nulla.
    "Io non posso morire ora. No. No. No. No. No. Io devo... Io devo diventare..."
    Hisashi battè le palpebre per un istante, quando ormai l'uomo era a pochi centimetri da lui. Quando le riaprì, si rese conto di aver schivato il colpo, come se il suo corpo avesse avuto un riflesso incondizionato.

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    "Io devo diventare Hokage!"
    Pensò, colpendo con un calcio lo stomaco di quello sconosciuto.
    Gli occhi di Hisashi erano cambiati, ora erano tinti di un rosso scarlatto, caratteristico dello Sharingan. Nemmeno Hisashi sapeva come aveva fatto a risvegliare il più grande potere degli Uchiha.
    Il giovane si guardò per un attimo le mani, mentre il suo avversario si rialzava. I suoi occhi vedevano il flusso del Chakra, era qualcosa di innaturale ancora per il giovane Uchiha.
    "Quindi è questo? Lo Sharingan?"
    Pensò, prima di vedere il suo nemico riprendere l'assalto. I suoi movimenti erano molto più chiari rispetto a prima, Hisashi era quasi sicuro di essere in grado di riuscire a combatterlo.
    "Forza, fatti sotto!"
    Disse l'Uchiha, raccogliendo il Kunai che era caduto al suo avversario.
    "Uhuhuh... Mi piaci ragazzino, credo proprio che ti lascerò il mio marchio."
    Disse l'uomo, sferrando un calcio ad Hisashi, che fu parato grazie ai riflessi innaturali donati dallo Sharingan. I due continuarono a combattere per un pò, ma il misterioso avversario di Hisashi non lasciava al giovane possibilità di usare le Arti Magiche, continuando con assalti di calci e pugni che venivano prontamente evitati o parati dall'Uchiha.
    "Devo reagire in qualche modo! Sto schivando o parando tutti i suoi attacchi, ma non riesco a contrattaccare, per quanto questi occhi mi stiano aiutando, lui è di tutt'altro livello... Forse... Forse dovrei scappare?"
    Pensò l'Uchiha, spaventato, ma si rese anche conto che sicuramente il suo nemico non lo avrebbe fatto scappare così facilmente.
    "Mi sono stufato di giocare."
    Disse l'uomo, iniziando un nuovo assalto. Hisashi continuò a schivare quasi tutti i colpi, fino a quando, da un pugno che sembrava troppo corto avvenne qualcosa di inaspettato: un groviglio di serpi si estese dal braccio, andando ad intrappolare Hisashi.
    "Ma che diavolo?"
    L'uomo iniziò nuovamente a ridere.
    "Ahahahah... E' la Tecnica dell'Ombra della Serpe. Ora però è arrivato il momento."
    Con una sola mano l'avversario di Hisashi eseguì un sigillo, poi il suo collo si estese in maniera innaturale, dirigendo la sua testa verso il collo dell'Uchiha.
    "Ma cosa sta facendo?!? E'un mostro!"
    L'uomo morse Hisashi al collo, e subito il ragazzo sentì bruciare la carne come se fosse stato marchiato a fuoco.
    "AAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
    Un urlo ruppe il silenzio della foresta.
    "Uhuhuhuh... Spero che sopravviverai... Così potrai avere il potere che tanto cerchi."
    L'uomo lasciò cadere Hisashi, per poi scomparire in una nuvola di fumo. Il giovane Uchiha cadde a terra, dolorante, per poi, dopo pochi secondi, svenire.

    [... Qualche ora dopo ...]


    Hisashi era ancora svenuto a terra, visibilmente dolorante. Sul collo, dove era stato morso da quel misterioso Shinobi era apparso un marchio nero, che sembrava bruciare le carni del giovane Uchiha.
    Tra gli alberi vi era un fruscio, come se qualcuno si stesse muovendo velocemente. La Foresta della Morte era solitamente occupata solo da animali, ma talvolta dei membri della Squadra Anbu controllavano che tutto fosse in ordine.

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    "Parlato"

    Un Anbu si rivelò essere il fruscio che si sentiva tra gli alberi, era in perlustrazione, e da dietro la maschera notò il corpo di Hisashi a terra.
    Il membro della Squadra Speciale si avvicinò velocemente al corpo dell'Uchiha e ne controllò immediatamente i segni vitali. Nel muovere il corpo intravide il marchio sul collo di Hisashi e sobbalzò.
    "Ma questo..."
    Immediatamente la figura mascherata compose un sigillo, poi la sua mano iniziò a brillare, carica di Chakra. Con la sola imposizione del palmo l'Anbu fu in grado di stabilizzare la condizione fisica del giovane Shinobi, che nonostante fosse ancora svenuto, ora non rantolava più dal dolore.
    "Giusto in tempo..."
    Il membro della Squadra Speciale attivò velocemente la radiotrasmittente che aveva sul collo.
    "Nii, mi ricevi? Sono Aoi. Ho trovato un ragazzo ferito. Si. Lo sto portando alla torre. Prendi il mio posto nella perlustrazione."
    Poi, sospirò dietro la maschera.
    "Alla fine avevamo ragione. Lui è qui. Dobbiamo trovarlo, ma è più importante curare questo ragazzo ora. Avvertimi se dovessi individuarlo."
    L'Anbu chiuse la comunicazione, poi prese in spalla il ragazzo e iniziò a correre verso la torre al centro del Campo d'Addestramento.

    [... Tre giorni dopo ...]


    Hisashi aprì gli occhi. Si trovava in una stanza bianca, sdraiato in un letto con alcune flebo attaccate, affianco al suo letto vi era un tavolino con sopra un cesto di frutta, ed una donna seduta su una sedia che guardava fuori dall'unica finestra della stanza.
    "D-Dove... Sono?"
    Chiese il giovane Shinobi, ancora visibilmente intontito.

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    "Parlato"

    La donna si voltò verso di lui e sorrise.
    "Ah, finalmente ti sei svegliato! Sei nella torre al centro della Foresta della Morte, più precisamente nell'infermeria. Ti ho trovato tre giorni fa svenuto a terra e ti ho portato qui per curarti.
    Hisashi sobbalzò al sentire che era rimasto svenuto per tre giorni.
    "C-Cosa? Tre giorni? Ma cosa mi è successo, e tu chi sei?"
    La Kunoichi si lasciò scappare una risatina.
    "Mi chiamo Mei Yuhi. Sono un'Anbu della Squadra Medica. A quanto pare ti sei scontrato con un nemico un pò troppo forte per te... Tra l'altro non so nemmeno come ti chiami. Ho visto che sei un Uchiha, ma non so il tuo nome."
    Hisashi si imbarazzò per un momento, non era da lui non portare rispetto ad un adulto, ed ancora meno ad un superiore.
    "Aehm... Ecco ehm... Mi scusi signorina Yuhi, io sono Hisashi. Hisashi Uchiha, sono da poco diventato un Genin qui a Konoha ed ero nella foresta ad allenarmi e poi..."
    Mei cambiò espressione, quasi sconsolata.
    "E poi hai incontrato Inosuke."
    Hisashi sobbalzò nuovamente, quasi cadendo dal letto.
    "I-Inosuke? Quindi conosci quell'uomo?!"
    Chiese stupito il giovane Uchiha, mentre la donna si alzò dalla sedia e aiutò il ragazzo a rimettersi a letto.
    "Si può dire che lo conoscevo, almeno. Lui..."
    L'Anbu strinse il pugno destro, colma di rabbia e delusione.
    "Lui faceva parte della mia squadra fino a qualche tempo fa. Poi una notte ha ucciso un'altro nostro compagno ed è scappato. Non è mai stato visto lasciare il villaggio, quindi abbiamo sempre pensato che non se ne fosse mai andato da Konoha. E tre giorni fa ne abbiamo avuto la conferma."
    Hisashi rabbrividì al pensiero che uno Shinobi di Konoha potesse uccidere i suoi compagni e tradire il Villaggio, e rimase ancora più stupito che fosse stato un membro della Squadra Anbu.
    "Inoltre devi sapere che Inosuke ti ha lasciato un pessimo regalo addosso."
    L'Uchiha sentì una fitta al collo, dove era stato morso, e vide un marchio in quella posizione.
    "Quello è un Segno Maledetto, Hisashi. Si tratta di una Tecnica Proibita, reagisce sul portatore con l'utilizzo del Chakra e con le emozioni. E' molto difficile da controllare, e specialmente danneggia il tuo corpo ogni volta che lo usi... Certo, ti rende più forte, ma ad un prezzo troppo grande. Stai molto attento, se senti che si sta attivando smetti di combattere, o rischieresti di finirci secco."
    Hisashi rimase terrorizzato dalle parole della Kunoichi.
    "E come... Come faccio a toglierlo?"
    Mei sospirò, sconsolata.
    "Mi dispiace Hisashi, ma non ne ho idea."
    Hisashi per un attimo rimase terrorizzato dal marchio che aveva sul collo, ma poi, un sorriso si stampò sulla sua faccia.
    "Allora non mi rimane altra scelta che imparare a sfruttare questo potere..."
    La Kunoichi iniziò a muoversi verso la porta.
    "Non so cosa tu abbia da sorridere, comunque sappi che appena ti sarai ripreso ti accompagnerò fuori dalla foresta. Non voglio che ci siano altri incidenti del genere."
    Mei uscì dalla stanza, e Hisashi si sdraiò nuovamente a letto, toccandosi il collo.

    [... Due giorni dopo ...]


    Hisashi finì di indossare i suoi tipici indumenti, erano stati puliti e rattoppati dopo l'allenamento e lo scontro, probabilmente era stata Mei.
    La Kunoichi della Foglia era stata molto gentile con Hisashi, che si sentiva in debito ma non aveva idea di come poterla ripagare per avergli salvato la vita e per essersi presa cura di lui.
    "Forza Hisashi, dobbiamo andare, spero che tu sia pronto!"
    Disse Mei, entrando nella stanza. Per la prima volta l'Uchiha vide la donna con la divisa della Squadra Speciale, e rimase piacevolmente stupito.
    "Mi ricorda un sacco il mio fratellone..."
    L'Anbu si avvicinò al giovane, abbassando il viso alla sua altezza.
    "Ricordati, Hisashi, che quando porto questa maschera il mio nome è Aoi. E' importante per noi della Squadra Speciale rimanere nell'anonimato... Ma questo dovresti già saperlo, vero?"
    Hisashi annuì.
    "Possiamo andare, Aoi."
    Mei sorrise, poi indossò la maschera e i due si diressero verso la foresta.
    Per la prima volta dopo cinque giorni, Hisashi respirò nuovamente l'aria pulita della foresta e mosse i suoi primi passi fuori dalla torre.
    I due camminarono ad un passo lento, non avevano nessuna fretta, e specialmente la Kunoichi non voleva attrarre l'attenzione di nessun tipo di ostilità presente nella foresta.
    "Hisashi, mi sono quasi dimenticata di dirti una cosa... Se dovessi incontrare di nuovo Inosuke... Scappa. Questa volta ti ha lasciato solo il suo marchio, non so cosa potrebbe fare la prossima volta che ti incontra."
    Disse la donna camminando. Hisashi annuì alle parole dell'Anbu, anche se in cuor suo sapeva che catturare Inosuke sarebbe potuto essere il modo per ringraziare Mei delle sue gentilezze.
    Dopo un paio d'ore di cammino, Aoi sentì un rumore tra le fronde, senza perdere tempo si mise a protezione di Hisashi e lanciò rapidamente un Kunai verso la fonte del rumore.
    "Uhuhuh... Mei... Ti pare il modo di salutare un vecchio amico?"
    Dai cespugli uscì una figura ben nota ad entrambi: Inosuke, con un Kunai tra le mani.
    "Hisashi... Scappa! Ti coprirò io."
    Sussurrò la Kunoichi. Al sentire quelle parole, gli occhi di Hisashi divennero cremisi, rivelando lo Sharingan.
    "No, Aoi, non ti lascerò sola contro di lui. Lo affronteremo insieme."
    Disse, determinato il ragazzo, mentre lo Shinobi traditore lanciò verso di loro tre Kunai, che vennero prontamente deviati da Mei con la Wakizashi in dotazione alla Squadra Speciale.
    "Stupido, scappa! Non è un avversario alla tua portata!"
    Hisashi inziò a comporre dei sigilli.
    "No! Non ti lascerò combatterlo da sola per proteggermi! Io... Io..."
    Hisashi soffiò fuori dalla bocca un'enorme sfera infuocata.
    "Non lascerò che nessuno muoia! Arte del Fuoco: Palla di Fuoco Suprema!"
    La Kunoichi sorrise sotto la maschera, mentre Inosuke schivò con un movimento innaturale la Tecnica del giovane Uchiha.
    "Preparati, Inosuke!"
    Mei si lanciò verso il nemico con la Wakizashi sguainata, mentre con la mano libera eseguì una serie di sigilli. Inosuke sguainò anch'esso un'arma da dietro la schiena, una lunga Katana.
    Le due armi impattarono violentemente, e l'Anbu si allontanò per l'impatto di diversi metri dall'avversario.
    "Uhuhuh... Complimenti Mei, sei senza dubbio il miglior Anbu Medico di Konoha... Creare un Bisturi di Chakra così preciso da recidere le terminazioni nervose del mio braccio."
    Disse Inosuke, con un braccio penzolante, guardando la mano sinistra della Kunoichi, mentre quest'ultima gettava a terra la Wakizashi spezzata dallo scontro precedente.
    "Wow... La signorina Mei è davvero straordinaria... Ora tocca a me!
    Hisashi compose rapidamente dei sigilli, mentre Mei prese dei Kunai e li lanciò verso lo Shinobi avversario.
    "Arte del Fuoco: Pioggia di Fuoco!"
    Diverse sfere infuocate si diressero velocemente verso Inosuke, così come diversi Kunai. Il Mukenin non sarebbe riuscito sicuramente a schivare tutti i colpi, per l'appunto colpì la Tecnica di Hisashi con la spada, facendola scomparire, mentre i Kunai impattarono sul suo corpo.
    "Ma cosa diavolo ha fatto?!"
    Pensò Hisashi, prima di cadere a terra per una fitta al collo.
    "Uuuuugh..."
    Mei guardò rapidamente il giovane: il Segno Maledetto si stava espandendo, non poteva andare ad aiutarlo, quindi iniziò una serie di sigilli e si lanciò nuovamente verso Inosuke.
    "Uhuhuh... Ti fai prendere dalla foga ora?"
    Disse lo Shinobi, menando un fendente con la spada, prontamente schivato da Mei.
    Ancora una volta la mano della Kunoichi brillava, carica di Chakra, ma stavolta era molto diverso dalle precedenti.
    "Mille Falchi!"
    Il corpo del Mukenin rimase trafitto in pieno petto dalla mano di Mei, carica di Chakra del Fulmine. Il corpo dell'Anbu era completamente sporco di sangue, e lo Shinobi nemico versava in gravissime condizioni.
    "E' fatta. Lo ha preso in pieno petto!"
    Pensò il giovane Uchiha, rallegrandosi, nonostante il forte dolore che provava.
    "Cough... Mei... Che tu sia maledetta!"
    Urlò Inosuke, furioso, mentre tossiva sangue. Con un ultimo sforzo mosse un fendente all'altezza del collo della Kunoichi.

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    La testa di Mei rotolò in terra, staccata di netto davanti agli occhi increduli di Hisashi.
    Nella testa del giovane Uchiha si fecero spazio i ricordi degli ultimi due giorni, di tutte le gentilezze da parte di Mei, e della premura che aveva avuto nei suoi confronti, senza conoscerlo minimamente.
    Inosuke fece cadere il corpo senza testa dell'Anbu a terra, rimuovendo il braccio dal petto, tossendo nuovamente grandi quantità di sangue.
    "Cough... Cough... Dannata donna... Mi hai praticamente ucciso... Ho fatto bene ad uccidere anche quel bastardo... Cough... Cough... Voi della Foglia... Voi... Dovete morire tutti... Cough..."
    Dal collo di Hisashi il Segno si espanse sempre più, fino a coprire gran parte del suo corpo, mentre delle lacrime solcavano il suo viso.
    "Nnnngh..."
    Un piccolo lamento di dolore uscì dalla bocca di Hisashi, poco prima che si alzasse da terra, asciugandosi le lacrime.
    "Signorina Mei io... Non ho potuto fare nulla... Mi dispiace... Ma ora..."

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    "...La vendicherò!"
    Hisashi corse verso il nemico ad una velocità quasi inumana, raccogliendo da terra la Wakizashi spezzata della Kunoichi.
    "Cough... Cosa?!? Il Segno Mal..."
    Inosuke non fece in tempo a finire di parlare che la lama spezzata gli tranciò di netto la gola, facendolo cadere a terra, esanime.
    Hisashi cadde sulle ginocchia, sporco di sangue ed in lacrime.
    "Mi dispiace... Ancora una volta... Non sono riuscito a proteggere nessuno..."
    Disse Hisashi, rivolto verso il cadavere dell'Anbu.
    Pochi minuti dopo arrivò un'altro membro della Squadra Speciale.
    "Aoi!"
    Hisashi si voltò verso quest'ultimo.
    "Mi dispiace... E' solo colpa mia..."
    Osservando velocemente la situazione, lo Shinobi si rese conto di quanto fosse successo, e si voltò verso Hisashi.
    "Torna pure a casa, ragazzo. Qui ci penso io."
    In lacrime, Hisashi si diresse verso l'uscita della foresta.
    Quel giorno l'Uchiha si rese conto di quanto ancora doveva migliorare per essere in grado di proteggere tutti.
    CITAZIONE

    Fine


    - Risveglio Abilità: Sharingan a un Tomoe;
    - Acquisizione Abilità: Segno Maledetto del Cielo.


     
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