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Narrato - Parlato - Pensato Poco prima di attuare la mia offensiva notai che il ninja dai capelli argentati scagliò un kunai alle sue spalle, verso di un albero alto circa tre metri e distante una ventina dalla sua posizione, il che era buffo considerando che non vi era nessuno lì. La cosa mi fece insospettire, tanto più che egli non sembrò scomporsi né dopo le mie minacce né dopo il mio attacco, probabilmente era convinto in qualche modo di farla franca, doveva avere un piano di riserva a me ignoto. Di fatti le mie tre copie che avevano ormai raggiunto il suolo lo videro dislocarsi presso il kunai lanciato in precedenza e videro che l’intruso si preparava a ripetere nuovamente la stessa azione, questa volta però verso nessun albero ma verso il suolo. Probabilmente avrebbe raggiunto una distanza tale da portarsi fuori dal raggio della grande fiammata. Che stesse pensando di darsela a gambe? Conoscevo bene cosa si trovava in quella direzione, d'altronde era la direzione dalla quale ero giunto in quella radura, c’erano si e no una decina d’alberi nel raggio di un centinaio di metri e poi una grande piana rocciosa che si estendeva per chilometri. Non era esattamente il luogo ideale per mimetizzarsi, anche il piccolo bosco che si trovava alle mie spalle non era che una macchia verde sul vastissimo altopiano, probabilmente generata da qualche falda acquifera sotterranea. Ebbi modo di notare che egli era in grado di occultare il suo chakra, ma dato il contatto visivo quella mossa non gli sarebbe davvero servita a granché. Fuggire dallo scontro sarebbe stata un’ardua impresa per il ficcanaso che dopo essersi esposto con tale indiscrezione pretendeva ora di tirarsene fuori sottovalutando per l’ennesima volta la mia brama di sangue. Le tre copie non persero tempo ad aspettare che lo sconosciuto mettesse in atto il suo piano di fuga, nel loro impatto al suolo affondarono le mani nella terra scaricandovi una mostruosa quantità di chakra, eremitico e non, la porzione di pianura attorno alla posizione del nemico per un centinaio di metri sarebbe stata animata da scosse e tremori prima di sputare fuori più selve di dardi rocciosi. Compiuta la tecnica i bunshin sarebbero stati rilasciati trasmettendo così le preziose informazioni al me originale. Anche le sei copie che avevano utilizzato bashosen vennero rilasciate scomparendo in una nube di fumo, facendo spazio subito dopo ad altri sei bunshin con già la tecnica dell'alleggerimento attiva, due dei quali (coadiuvati ciascuno da altri due bunshin) squarciarono la coltre biancastra con già in mano una tecnica dal grande potenziale offensivo. Il chakra vorticava rumorosamente nelle loro mani sotto forma di una sfera con quattro lame laterali, le sei copie aprirono gli tsubo dietro la schiena e sulla pianta dei piedi per propellersi a grandissima velocità verso la loro preda, si tennero ad una quota superiore ai quindici metri di altezza per non essere coinvolti nella tecnica dei dardi di roccia. I due bunshin che portavano le sfere di chakra si prepararono ad ingaggiare il corpo a corpo mentre gli altri quattro misero mano a bashosen pronti ad utilizzare nuovamente tecniche ad ampio raggio. La manovra a tenaglia mirava a colpire il nemico da più direzioni contemporaneamente, non avevo di certo voglia di trascinare la faccenda per le lunghe, anzi era mio intento schiacciare la peste prima che ricorresse a chissà quale sotterfugio, così come si fa con una blatta dentro casa.
SPOILER (clicca per visualizzare)Dato che l'azione è un po' complessa mi sono permesso di fare dei disegnini con paint.
Campo di scontro:
Attacco:. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Dato che non sto partecipando allo scontro,esco dalla turnazione dei post e riprendo quando avete finito..
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Legfeneo il post mi è venuto il dubbio sulla dimensione che la tua tecnica raggiunge perché leggo centinaio di metri e mi pare esagerata come espansione della tecnica, seppur con chakra eremitico. Non ho problemi a fare una difesa ma vorrei chiedere in quanto avventura on gdr un parere da un Mod scontri se può essere considerata valida o meno. Sono stato impegnato quindi metto solo ora la cosa per iscritto e mi scuso. :JIN: . -
.CITAZIONEFaccio questo post soprattutto per dirvi che potete andare avanti. Pensavo postasse Jin ma credo sia impegnato...ed io ho potuto leggere il chiarimento avvenuto fra i due e le conclusioni quindi...
Preciso giusto delle cose:
- C'è stata un'incomprensione tra Jin ed Agon sull'effetto della tecnica, per cui si è creata questa situazione. Le prossime volte cercate di dir le cose con più garbo e rispetto. Le incomprensioni ci possono essere e basta parlare civilmente per capirsi e chiarirsi. Io non mi sono intromesso appositamente...volevo che risolveste da voi. Non lo dico tanto per il caso in se, quanto per avvertire chiunque stesse leggendo.
- L'incomprensione verteva sull'andamento di questi spuntoni di roccia. Io personalmente li avevo immaginati come disegnato da Agon, basandomi sulla frase "I dardi così lanciati raggiungono un'altezza di dieci-quindici metri, prima di ricadere"...però effettivamente questo suggerisce ma non presuppone la verticalità esatta e quindi da qui l'origine del malinteso con Jin. Questo era essenzialmente alla base di quanto successivamente detto sulla possibilità o meno di difendersi o evadere da questa tecnica. Tutto qui.
- L'area della tecnica è giustificata dalla modalità eremitica, e non dalle tre copie. Esse infatti, essendo tutte vicine, possono utilizzare la tecnica sull'area circostante, e quindi - basandoci sulla descrizione della tecnica - non mi aspetto un'estensione in lunghezza (ad allontanarsi dalle copie, in un'area che non considererei più "circostante"). La loro tecnica agirà o sulla stessa area, aumentando il numero di spuntoni sulla stessa, o sulle aree a loro circostanti e dunque vicine [per capire cosa intendo -> click].
- Non confondete le dimensioni di una tecnica, o gli effetti della stessa, con l'utilità e lo spreco in chakra. Gli esempi fatti sono da un lato pertinenti, dall'altro meno, in quanto con questa tecnica si vanno a dare forme ben precise, che ritroviamo in parte in altre tecniche dell'anime di raggio molto inferiore ma dall'alto livello. Penso infatti che sia proprio da questi altri esempi che sia nato il qui pro quo della direzione.
Oltre non scrivo perché come vi avevo accennato non ho molto tempo a disposizione. Buon proseguimento.
PS: Non appena vedrò che ricomincerete a postare, provvederò a spostare i post di spoiler e chiarimenti nel cestino.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)¬Neliel
chiedo il permesso di postare e andare avanti qualora Damon~Hashi non posti entro oggi. Il limite di tempo è già stato abbondantemente superato e non ho postato per rispetto dell'utente, ma vorrei evitare di dover aspettare ancora se possibile.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Accordato.
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Narrato - Parlato - Pensato Il tempo sembrò dilatarsi nel momento in cui la roccia diresse i suoi aculei verso il cielo e l'azzurro si tinse di scuro portandosi dietro il sangue e la carne di colui che non era stato all'altezza della situazione. È troppo facile tirare il sasso e nascondere la mano, ma questo avviene finché la società lo permette. Il mondo dei mukenin è invece furbizia ed efferatezza, la mano che tira il sasso viene prontamente misurata e nel caso in cui sia trovata in fallo viene recisa. Al di fuori dei villaggi l'unica legge è quella del più forte, un passo falso non si risolve con una semplice lavata di capo, la nostra vita è sospesa su di un sottilissimo filo e sta a noi giostrarci tra la vita e la morte. Socchiusi gli occhi al rumore dei dardi che trapassavano le carni del fuggitivo, morto come un cane al lato della strada, nel vano tentativo di darsi alla fuga. Le rocce acuminate lo trafissero in più punti contemporaneamente, colpendo entrambe le mani, i piedi, il cuore e la base del collo, bastò una tecnica tanto semplice per trasformarlo in uno scolapasta. Il ninja dai capelli argentei cadde al suolo come una marionetta alla quale vengono recisi i fili passando in pochi attimi da essere vivente a materia inerte. I miei bunshin gli furono subito addosso e con la mano irrorata di chakra applicarono un sigillo sulla sua carne prima ancora di constatare il suo decesso. D'altronde si sa, il mondo ninja è popolato da ninja dalle abilità più disparate e la sicurezza non è mai troppa. La stessa copia che applicò il sigillo si occupò anche di verificare la presenza di segni vitali residui da parte dell'intruso, quando fu sicuro del decesso del malcapitato il bunshin scomparve in una nube di fumo trasmettendomi tutto ciò che c'era da sapere. In volo raggiunsi le spoglie del mukenin, che si trovava ora circondato dalle mie copie rimanenti, contemplai brevemente la macabra scenetta, come si fa con i resti di un insetto schiacciato, dopodiché tirai fuori un rotolo e lo stesi affianco al cadavere, composi un sigillo e il corpo sparì in una nube di fumo, lasciando al suo posto solo una chiazza di sangue. Di conseguenza gli altri cinque bushin vennero rilasciati e io arrotolai nuovamente la carta sulla quale aveva fatto comparsa un nuovo kanji che recitava "Ficcanaso": questo sarebbe stato il suo epitaffio e l'ultima traccia tangibile della sua misera esistenza. Non ero più adirato, né ero felice, con un gesto di stizza avevo posto fine a quella fonte di disturbo, non era stato piacevole come lo avevo immaginato, più che di un combattimento si era trattato di una vera e propria esecuzione.
*Spit*
Sputai per terra per poi rivolgere lo sguardo in alto verso il cielo, pensieroso meditavo sull'accaduto, mi ero distratto a tal punto da essermi dimenticato della ragazzina incontrata poco prima.
Certo che se sono tutti così là fuori, non ci sarà molto da divertirsi.
Bisbigliai fra le labbra, per poi sbuffare rumorosamente.. -
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Complimenti per l uccisione . -
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Sayuri Sakamoto
■ Nome: Sayuri
■ Cognome: Sakamoto
■ Età:17
■ Soprannome: //
■ Clan: Ayumu
■ Villaggio:Kumogakure
■ Rango: Mukenin
■ Organizzazione: //
■ Elemento #1: Doton
■ Elemento #2: Katon
■ Nick: Leelan2[size=7]ROLE
Narrato
Parlato
Pensato
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Non le era servito prendere parte a quello scontro improvviso. Il suo nuovo amico,in men che non si dica aveva da solo trovato la soluzione a ciò che l' aveva fatto tremendamente arrabbiare.Ma d' altronde non aveva tutti i torti,erano stati interrotti durante una conversazione importante. Il povero sconosciuto che si era ritrovato a proporgli di formare un Organizzazione,era chiaro che fosse un mukenin come loro,che avesse degli obbiettivi ma che non avesse colto il momento opportuno per avvicinarsi. Nell'osservare il tutto,aveva potuto studiare bene le mosse del rosso,a quanto pareva era molto piu' forte del suo avversario ed era un utilizzatore,come lei dell' elemento Terra. Non aveva mai visto quella tecnicha,quando gli spuntoni erano fuoriusciti dal terreno per l' avversario,nonostante avesse cercato di svignarsela,era stata la fine. Come punto da spilli,trapassato in piu' punti del copro da quei cilindri appuntiti rimase incastrato tra di essi. Fissò bene quell'immagine in mente,era la prima volta che vedeva un corpo ridotto a groviera. Quando le copie vicino ad esso svanirono e tutte le informazioni andarono direttamente al loro creatore,lui volando vicino al malcapitato sembrò assentarsi da tutto guardando verso l' alto.
Ancora leggera come l' aria,scese dall' albero raggiungendolo,danzando tra gli spuntoni statici nel terreno.Qua e la schizzi di sangue fresco e caldo.Ne raccolse un poì mentre piroettava li intorno per poi portarselo alla linguetta.
Una volta giunta vicino al rosso,mentre allungava le braccia bendate per abbracciarlo attorno al collo,lo sentì sbuffare e bisbigliare una frase.
Mise la testolina sulla sua spalla strusciandosi come un gatto randagio bisogno di attenzioni.
<<troveremo qualcuno di piu' divertente!Basterà cercare ancora no!?Troverò io qualcuno di forte col quale farti divertire,ma la prossima volta voglio giocare anche io ne-neee!>>
Col dito sporco di sangue, glielò passò sulle labbra.
<<adesso dove andiamo?>>. -
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Narrato - Parlato - Pensato Mentre fissavo un punto indefinito nella volta celeste un rumore di passettini mi riportò alla realtà, inclinai appena il capo quel tanto che bastava per osservare con la coda dell’occhio la sconosciuta incontrata in precedenza che danzando tra i resti della "battaglia" mi si avvicinava. Rimasi in silenzio lasciando che le sue esili braccia mi cingessero il collo, poi delicatamente posò la sua testolina sulla mia spalla come per farmi le fusa. Il chakra eremitico era ancora in circolo, quello sconfinato potere scorreva dentro me come fiume in piena e strani pensieri si facevano largo tra le fila dei miei ragionamenti. Portai la mano destra sotto il suo mento pizzicandolo leggermente, poi più in basso estendendo le dita fino ad agguantarne il collo, mi sarebbe bastato un lievissimo movimento per spezzarlo come un ramoscello. Sorrisi fissando i miei sottilissimi occhi nei suoi, non ero affatto appagato dall’uccisione della preda eppure quello squallido banchetto mi aveva guastato l’appetito. Il dito di lei scorse sulle mie labbra bagnandole del liquido vermiglio raccolto in precedenza, prontamente la mia lingua ne seguì la scia andando poi a raggiungere la sua falangetta che mi approntai a morsicchiare con delicatezza. Ascoltai le sue parole senza distogliere per un attimo lo sguardo, la mia curiosità avvampò nuovamente, focalizzai la mia attenzione su di lei e mi accorsi che non sapevo nemmeno quale fosse il suo nome. Tolsi la mano destra dal suo collo per poi portarla al suo viso e lentamente intrufolai le dita al di sotto delle bende mentre la mano sinistra andò ad afferrare la sinistra di lei.
Sono aperto a tutte le possibilità, ma prima vorrei sapere con chi ho il piacere di danzare.
Detto questo iniziai ad ondeggiare tirando a me la ragazzina e se me lo avesse permesso avrei improvvisato qualche passo di valzer, la differenza di statura avrebbe reso la scena un po’ buffa. Sono sempre stato molto schivo con le persone, eppure la situazione mi aveva riportato il buon umore e decisi di scoprire una delle mie carte aspettandomi altrettanto dalla mia compagna di ballo.
Io sono Joker e rido sempre per ultimo.
Con un gesto deciso tentai di strappare le bende che celavano il suo viso, ero in fermento come un bambino col suo regalo di compleanno.. -
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Sayuri Sakamoto
■ Nome: Sayuri
■ Cognome: Sakamoto
■ Età:17
■ Soprannome: //
■ Clan: Ayumu
■ Villaggio:Kumogakure
■ Rango: Mukenin
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■ Elemento #1: Doton
■ Elemento #2: Katon
■ Nick: Leelan2[size=7]ROLE
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Parlato
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La mano calda ed enorme di lui le prese il mento,pizzicandola.Le era chiaro anche solo da quel tocco,che non era per niente soddisfatto di cosa era accaduto. Non si era divertito e ancora poteva comprendere la frenesia che gli scorreva nelle vene.La voglia di uccidere una volta innescata è difficile da placare,specialmente in menti contorte come le loro.Mentre la destra di lui dal mento scivolava verso il piccolo ed esile collo bendato,afferrandola,si guardarono negli occhi. Aveva iridi cosi piccole eppure cosi acute,la stavano indagando forse si stava domandando chi era veramente?Che strana creatura gli fosse capitata tra le mani?Chissà cosa girava nella sua testa.
La lingua di lui e poi i denti catturarono il dito offerto da lei per fargli assaggiare il sangue di colui che aveva sconfitto.
Infilò le dita calde tra la pelle e le bende,mentre con la sinistra afferrò una delle sue facendola volteggiare in un valzer ondeggiante.
Aveva letto bene i suoi occhi color ambra,con quella punta citrino che li facevano tanto sembrare folli.
Mentre il vestitino violetto seguiva il leggero vento causato dalle giravolte del valzer,lui le disse il suo nome,ed ovviamente desiderava sapere quello di lei. Con un gesto deciso,il viso in un ghigno degno di lui le strattono parte delle bende sul volto.
Da prima comparvero qua e la ciocche di capelli verde pallido,qua e la qualche riflesso verde smeraldo e petrolio.Lunghi filamenti leggeri ondeggiarono attorno a loro,coprendo per un attimo la visuale sul suo volto.Una volta che il girare del valzer fu statico,ricaddero attorno al viso minuto.
I grandi occhi di colore differente si fissarono nuovamente in quelli di lui,lanciandogli una sorta di sfida. Non sapeva neanche lei perché avesse quell' aspetto,quella diversità tra occhio destro e sinistro pur non avendo nessun abilità oculare. Il sinistro era sempre stato cosi,la sclera completamente nera l'iride rossa,uno scherzo della natura o il risultato di un esperimento?
Le piccole labbra carnose e rosa si dischiusero in un sorriso,mostrando lui piccoli denti appuntiti come quelli di uno squalo.
<<sayuri…>>
Girò nuovamente su se stessa,per poi lanciarsi in un chascè vertiginoso,piegandosi con un' elasticità fuori dal comune all'indietro potè vedere il mondo sotto sopra per un attimo.Poi tornando nuovamente verso di lui si avvicinò naso a naso con quello di Joker.
<<devi rimanere l'unico e ultimo che mi ha vista in volto ne-ne! Un giorno,quando ci saremmo annoiati di cercare qualcuno da sconfiggere,per divertirci, vedremo se sarai l'ultimo a ridere o se io strapperò questi begli occhi. Fino ad allora,puoi guardare solo tu il mio viso quanto lo desideri.>>. -
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Narrato - Parlato - Pensato Fissavo i suoi occhi cercando di carpire almeno in parte l’essenza di chi mi si parava davanti, avevo deciso di creare quella scenetta per studiare le reazioni di lei. I suoi occhi e la sua mimica facciale non ebbero grossi mutamenti se non la sua classica espressione spensierata, tuttavia anche questo poteva essere un buon parametro di giudizio della sua psiche. Il suo comportamento era simile in tutto e per tutto a quello di una bambina, cosa che si addiceva alla sua statura, apparentemente macchiato qui e là da eventi fortemente traumatici che la avevano disinibita nei confronti dell’orrido e della violenza. Non era semplicemente “pazza”, termine che ho sempre trovato limitante e stereotipante, sembrava piuttosto deviata dalle comuni norme del ragionamento, cosa in cui potevo rispecchiarmi. Mano a mano che le bende venivano via erano sostituite da folte ciocche di capelli verde smeraldo che mi impedirono inizialmente di mirarne le fattezze, ma poi si aprirono a tenda andando ad incorniciare il suo visino. Era probabilmente più giovane di me eppure le sue spoglie ed il comportamento da bambina sembravano celare un lato più maturo e oscuro. Mi disse il suo nome, Sayuri, dopodichè si lasciò andare in un casquè per poi tornare ad avvicinare il suo viso al mio. Non riuscii a capire esattamente se le parole che mi disse in seguito fossero serie o di scherno, osservai bene i suoi lineamenti e la sua pelle d’alabastro, nonché le fila di denti acuminati.
Mmmh eccitante!
Dissi con il mio solito sorrisino mentre le mie labbra andarono a poggiarsi su quelle di lei per un’istante prima di ritrarre il capo di pochi centimetri. Fermai la danza avvolgendola con le mie braccia, la abbracciai portando le mie mani sui suoi fianchi e sollevandola leggermente da terra.
Penso che ci sarà da divertirsi ♥
Aspettai che lei palesasse le sue intenzioni, anche un po' per gioco, per il momento avrei lasciato che lei decidesse il da farsi.. -
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Sayuri Sakamoto
■ Nome: Sayuri
■ Cognome: Sakamoto
■ Età:17
■ Soprannome: //
■ Clan: Ayumu
■ Villaggio:Kumogakure
■ Rango: Mukenin
■ Organizzazione: //
■ Elemento #1: Doton
■ Elemento #2: Katon
■ Nick: Leelan2[size=7]ROLE
Narrato
Parlato
Pensato
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Un tocco fugace che mai prima aveva sperimentato.Le si avvicinò posando le labbra sulle sue.Trovava eccitanti i suoi dentini appuntiti.Non aveva detto ne strani,ne pericolosi ne brutti,gli piacevano!
Sorrise,per poi mordicchiare appena il labbro superiore di lui.
<<mmm eccitante!>>
Si lasciò abbracciare,e mentre per la prima volta si stampava bene in mente il suo odore per perderlo mai,il suo stomaco brontolò gorgogliando.
<<non possiamo proprio mangiarlo quello che hai ucciso?Io ho fame!>>
Prese nuovamente le pende cercando di nascondere il viso,ma in parte ne aveva strappare e non la nascondeva piu' del tutto.
<<mi serviranno delle nuove bende,le ruberemo nel prossimo villaggio ne-ne!Non ho intenzione di pagare niente,niente soldini nelle casse dello Stato tanto lui non si cura di noi!>>
Gli prese la mano tirandolo verso il confine,una volta superata quella striscia di erba alta sarebbero sfociati nei confini di qualche altro Villaggio.
Chissà incontro a quale altra città o persona si sarebbero imbattuti?.