Il Ritorno del Corvo

La notizia non si era fatta attendere e di bocca in bocca è arrivata al sottoscritto, irrigidendo il mio corpo una volta udita. Lasciai il Nakami nella mia casa senza dargli spiegazioni, partendo come un fulmine verso le mura del villaggio sentendo l'adrenalina e la rabbia annebbiarmi la vista e la testa.
Era da troppo tempo che aspettavo questa possibilità e finalmente era arrivato il mio giorno, finalmente avrei potuto incontrare nuovamente il traditore della foglia!

Sii lucido

Le parole della volpe cozzavano totalmente con il suo sguardo, anche il demone non aspettava altro, se non altro per poter sfoderare tutto il suo potere. Il mio corpo stava già mutando, lasciando che uno strato di bollente chakra arancione iniziasse a ricoprirmi da capo a coda.
Nel tragitto modificai il mio armamento, attaccando svariate carte bomba ad altrettanti Kunai per poi riporli nelle loro postazioni, portando la mano verso la katana pronto ad estrarla una volta arrivato.
Lo Sharingan individuò immediatamente la figura fin troppo familiare dell'Ex Anbu, facendo sparire la smorfia sul mio viso per lasciare spazio ad una impenetrabile poker face che non tradiva la minima emozione, nonostante stessi letteralmente ribollendo di rabbia.

Concordo con te, credo sia arrivato il tuo momento di andare...

Esordì freddo come il marmo, poggiando i piedi sulle mura del villaggio, dove si trovava anche a lui ad una distanza di 8 metri.

...all'inferno, sporco traditore!

La rabbia venne rilasciata sotto forma di urlo che andò a provocare un'onda d'urto che avrebbe colmato la distanza in niente, costringendolo a proteggersi dall'innalzamento di polveri e a prendere provvedimenti anche per il disagio fisico che la mia attuale forma attuava sulle persone nei paraggi.
Non lo avrei però mai attaccato dentro al villaggio, Konoha non poteva rischiare per colpa nostra.

Fammi strada, scegli tu il luogo per discutere...

Dissi una volta tornata la situazione alla normalità. Lui stesso avrebbe capito a cosa mi stessi riferendo, visto che probabilmente anche lui non voleva recare danno alla foglia e ai suoi abitanti.

Ucciderti così sicuramente no, non ha senso, prima ho bisogno di risposte...
La mia voce roca vibrava dalla rabbia, le sembianze animalesche dovute alla trasformazione stavano prendendo il sopravvento, modificando alcuni tratti del mio viso quali i capelli allungati i canini più accentuati, simili a quelli di una volpe affamata. Le code però erano il vero fulcro della metamorfosi, ad ogni aggiunta tutti i miei parametri vitali aumentavano e ora che eravamo già a ben otto mi sentivo capace di tutto.
Quella sera, in cui è morto Koichi, mia sorella ha visto tutto.
Hai volontariamente lasciato andare i due criminali con il cadavere dell'Hokage, già questo basterebbe per bollarti per alto tradimento e farti considerare un Mukenin da uccidere da tutto il villaggio e dai nostri alleati.
Io non voglio assomigliare a te o a lui, non avrò pietà dei Mukenin che vogliono abbandonare il mio villaggio e farò di tutto per riscattare l'onore che la foglia ha perso. Ora sta a te decidere...
Anche l'ultima coda sbucò alle mie spalle, iniziando a muoversi assieme alle altre sorelle come un'onda, pronte ad agire in caso di una risposta sbagliata.
Diventare un Mukenin odiato e schifato da tutti o provare a riscattare la tua immagine e ripulire la tua coscienza andando a recuperare il corpo di Koichi entro un mese? Come ho detto sta a te decidere.
Il corvo avrebbe dovuto pesare bene le sue parole prima di rispondere, d'altronde ne andava della sua stessa vita.

Il corvo aveva deciso: Che scontro sia!
Grazie alle abilità superiori che il manto mi aveva donato riuscì a rispondere alla sua offensiva appena l'Ex anbu agì. Il mio sguardo si soffermò sulla mano che andò a sfiorare l'elsa della katana, supponendo che da tale distanza solo una tecnica potrebbe consentire un attacco frontale.
La mano, le cui punte delle dita erano contornate da una fiamma blu, impattò sul terreno ergendo attorno al sottoscritto una colonna di fuoco che mi avrebbe protetto da qualsiasi tipo di offensiva. Come se non bastasse questo la barriera avrebbe avuto anche uno scopo offensivo, andando ad ustionare gravemente l'Uchiha che sarebbe finito come un insetto contro una zanzariera elettrica. Mi ferì leggermente il labbro facendo uscire del sangue che utilizzai per la tecnica del richiamo.
Ipotizzando un suo spostamento, avrei atteso qualche secondo per sciogliere la tecnica e castarne una nuova. Per una decina di metri si sarebbe diradata una cortina di fumo da cui sarebbe uscito un mollusco alquanto strano che senza perdere tempo avrebbe fatto uscire dai propri pori una nebbia illusoria che a sua volta avrebbe circondato l'intera zona di battaglia interessata, Itachi compreso, lasciando un residuo mio e del mollusco al posto degli originali. Un singolo sigillo venne composto, dando vita ad un nuovo Jutsu.
La mia presenza ai suoi sensi era stata totalmente occultata e ora ero libero di agire come più mi aggradava. Kai si sarebbe mosso, superando il mollusco, e avvicinandosi ad Itachi. Sicuramente non sarebbe stato fermo immobile ad aspettare un suo attacco, anzi, ignaro dell'abilità del richiamo avrebbe attaccato l'illusione.

Quindi hai deciso...ma prima di continuare ti voglio fare una domanda: Perchè stai tradendo Koichi e Hime?

Il tono della mio miraggio era rammaricato, quasi triste, ma ormai il corvo aveva fatto la sua mossa e ne avrebbe pagato le conseguenze.
Kai si sarebbe mosso con cautela, seguendo l'Uchiha in ogni suo eventuale spostamento, andando a decapitare l'Uchiha maggiore grazie alla lancia dei mille falchi con un movimento veloce che gli avrebbe inizialmente trapassato la gola e poi nel tempo di un baleno avrebbe fatto rotolare la sua testa sulle larghe mura del villaggio.