Assassin's Creed Valhalla

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    Partiamo da un'analisi veloce. Assassin's Creed: Valhalla è stato sviluppato e pubblicato da Ubisoft. È il dodicesimo, e al momento ultimo, capitolo della saga principale di Assassin's Creed. Il protagonista è Eivor, un guerriero norreno che prese parte alle invasioni dell'Inghilterra nel IX secolo, quando il Paese era diviso in più regni: Northumbria, Mercia, Anglia orientale e Wessex, quest'ultimo governato dall'allora re Alfredo il Grande che dovette combattere a lungo contro la Grande armata danese, una coalizione di guerrieri norreni. Durante l'avventura, il protagonista entrerà in contatto con gli Occulti e si unirà alla lotta contro l'Ordine degli Antichi. Le città esplorabili includono Winchester, Londra e York, inclusa una parte della Norvegia oltre a Dublino e Parigi nei DLC. Come in Origins e in Odyssey, è presente una storia che segue le gesta di Layla Hassan nel presente, suddivise in vere e proprie sequenze di gioco.



    In Assassin's Creed: Valhalla il giocatore ha la possibilità di impersonare Eivor scegliendo tra il sesso maschile ed il sesso femminile, anche sequesto non influisce sul susseguirsi degli avvenimenti. Ciò che invece incide sulla storia di ogni giocatore è la meccanica GDR, tramite cui ogni giocatore può scegliere come improntare il carattere di Eivor ed il susseguirsi della narrazione scegliendo tra una serie di risposte o di azioni predefinite selezionabili liberamente, sistema già largamente adottato in Odissey, il capitolo precedente. Il sistema di combattimento è stato modificato, introducendo la possibilità di combattere impugnando due armi differenti tra spade, asce barbute, mazze, lance e scudi. Gioca un ruolo fondamentale la personalizzazione di Eivor e del mondo di gioco, sarà infatti possibile personalizzare la capigliatura, i tatuaggi, le pitture di guerra, l'equipaggiamento del protagonista, la propria dreki (la tipica nave vichinga), costruire insediamenti potenziandoli con l'avanzamento nel gioco; si potranno costruire varie botteghe nell'insediamento, tra cui fabbro, tatuatore e altri NPC che aiuteranno lo svolgimento della storia.
    Il mondo di gioco comprende anche diverse attività secondarie, tra cui la pesca, le battute di caccia, sfide alcoliche e scontri verbali descritti come "battaglie rap", in realtà una sfida di abilità nel rispondere per le rime a un rivale più che una moderna sfida di freestyle. Il gioco si basa meno su un sistema di livellamento tradizionale e si concentra invece maggiormente sulla selezione delle abilità, attraverso un albero delle abilità selezionabili dal giocatore mentre Eivor avanza nel gioco; i nemici verranno valutati in base alla raccolta di abilità del giocatore. L'impiego delle drakkar è principalmente per gli spostamenti marittimi e fluviali, poiché i vichinghi non combattevano sulle navi ma solo su vie terrestri, utilizzando le stesse solo per lo spostamento. Assassin's Creed Valhalla è un gioco che si concentra sulla campagna giocatore singolo, ma include componenti online allo scopo di incoraggiare i giocatori a condividere i propri progressi e la propria creatività. Il giocatore è in grado di creare e personalizzare un mercenario vichingo, un vichingo di Jomsborg, che può essere reclutato da altri giocatori, fungendo da personaggio non giocabile, che frutta ricompense di gioco aggiuntive per missioni riuscite.

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    Dopo il pippotto tecnico, veniamo al mio parere personale. Attendevo un AC a tema vichingo da quando uscì Brotherhood, quando nei primi forum si iniziava a speculare sulle ambientazioni che si sarebbero succedute nel corso dello sviluppo. Ho preordinati sul PS Store la gold edition per poter giocare anche ai due DLC fin'ora pubblicati e devo dire che ne è valsa la pena, tant'è che scrivendo queste parole mi è venuta voglia di rigiocarlo da capo.
    Premettendo che l'ho giocato su PS4, la grafica credo sia ormai a un livello tale che non si può chiedere di più, direi un 8 pieno per quanto mi riguarda. La varietà degli ambienti è molto bella e particolare, dalle paludi del sud dell'Inghilterra fino ad arrivare alla neve del Vallo di Adriano, per non parlare della Norvegia che è pura poesia, forse la miglior grafica si può trovare lì in effetti. Il sistema di combattimento mi è piaciuto, non ho trovato complicato affrontare le missioni principali anche senza dover stare ore a fare missioni secondarie per livellare, cosa che invece qualche volta di troppo è capitato in Odissey. La svolta GDR mi è piaciuta fin da Origins e qui secondo me ha trovato un bel bilanciamento all'interno della saga, la longevità è molto alta (compresi i due DLC sono a 220 ore di gioco, forse aumenteranno) e ci sono un bel po' di cose da fare. Se si vuole fare soltanto la storia principale liberissimi di farlo, non ci sono ostacoli eccessivi, se si vuole esplorare ogni singolo angolo (come ho fatto io) si troverà un mondo stupendo che farà scoprire un sacco di cose non solo a livello storico ma anche di lore della saga. Da non tralasciare anche i viaggi "mistici" nei regni di Asgard e Jotunheim, di cui non spoilero nulla ma...tanta roba.
    Passando a qualche osservazione/critica/pecca...C'è molta mitologia, moltissima e si può ben capire dato il popolo e il periodo storico di cui si parla, ma avrei evitato di mettere cavalcature come cervi magici/orsi/linci. Per carità, nelle visioni ci può stare ma vedere un vichingo mezzo nudo scorrazzare per la Londra del IX secolo in sella a una lince selvatica...insomma, non mi ha entusiasmato ma ehi, Ubisoft deve far soldi quindi si butta su questo. Stesso discorso per alcune armi, ma considerando che si sbloccano dopo aver finito la storia o i dlc ci può stare, non ho nulla da dire in questo caso. Avrei approfondito forse qualche legame in più o magari aggiunto qualche personaggio storico, o un flashback su Ragnar ma qui si cade nel personale e si va oltre.

    Alla fine dei conti devo dire che è stato uno dei migliori titoli di AC a cui abbia mai giocato, sicuramente il primo in classifica in fatto di longevità e intrattenimento. Molto vario, si possono fare un botto di cose e la storia con il resto dei titoli è ben collegata, non capisco chi critica il fatto che non ci siano gli assassini e i templari dato che entrambe le sette hanno assunto quei nomi molto tempo dopo gli eventi descritti. Personalmente lo consiglio con un bel 9/10, ha delle pecche sicuramente ma come livello degli ultimi anni è probabilmente il migliore.
     
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    assassin's creed kosovo quando esce?
     
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