Votes taken by Lyra ; Cæsar

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    come osate non citare amegakure mortaccivostra!!

    PS:Benvenuda
  2. .
    secondo voi ci starebbe bene filopoloppo come protagonista di un manga ambientato a lampedusa?
    Motivate grazie
  3. .


    Nascosta da spessi strati di nembi,da angusti picchi e riempita da calde acque termali sta Unraikyō,la famigerata valle delle nuvole e del tuono,nel bel mezzo del paese del fulmine;regione ben nota agli shinobi per essere il territorio di Kumogakure no sato,un tempo temuto villaggio di abili combattenti ora poco più che vestigia di un passato troppo lontano.Fuori dai confini di competenza della nuvola pochi conoscono l'esistenza stessa di questo lembo di terra,arrivarci è faticoso e pericoloso dati gli innumerevoli sentieri che si devono percorrere per raggiungerlo:Un intricato labirinto di strettoie poggiate sulle pendici dei monti e battute dai venti e dai fulmini.Sono proprio questi fulmini a rappresentare il più grande deterrente agli occhi dell'incauto avventuriero,l'alta concentrazione di perenni e mastodontici nembi non fa altro che portare con se,come ovvia conseguenza,un susseguirsi di scariche elettriche di una portata tale da poter illuminare la vallata anche la notte per qualche secondo.Lo spettacolo è assicurato,certamente,specialmente per chi è riuscito ad ammirare tali fenomeni abbattersi con furia incontrastabile sulla roccia riducendola in briciole fumanti per poi andarsene via col loro tipico ruggito che si fa strada tra i varchi montani echeggiando fino a valle,la valle dei leoni che scendono dal cielo.In questo luogo nessuno penserebbe di poter trovare alcun tipo d'insediamento eppure,contro ogni aspettativa,un manipolo di uomini della nuvola riuscì a trovare dimora nella zona più esterna della vallata,una sorta di anticamera che divide l'altopiano dal grande lago termale che la affogherà di lì fino al suo confine di monti.Proprio lì è possibile trovare un piccolo nucleo abitativo,una sorta di villaggio e ultimo baluardo dell'uomo nella sua perenne lotta contro la natura.Strane strutture molto alte si innalzano dal terreno,sparse vicino le abitazioni e le stradine.Apparentemente inutili queste tradiscono la loro natura quando i fulmini si abbattono su di esse,attirandoli lontani dalle case e dagli uomini,un ingegnoso sistema che probabilmente permise l'instaurazione di una solida comunità molto tempo fa.L'urbanistica estremamente rustica non desterebbe alcun interesse se non per la presenza di un grande monastero che poggia sulle pareti rocciose di uno dei mastodontici monti che abbracciano la vallata.Quel dōjō,nonostante non fosse così diverso nell'architettura da quelli tipicamente continentali,appariva maestoso a causa della sua inusuale posizione,talvolta illuminata dalla luce dei fulmini che metteva anche in risalto il sentiero serpeggiante scavato nella roccia che portava al suo grande e variopinto portone.Il suo interno era scarno ed essenziale:Oltre alle stanze di allenamento,alle sale per la meditazione e ai vari dormitori trovava luogo una vasta biblioteca,oscura e zeppa di antichi tomi polverosi,un luogo altamente monotono se non fosse per la figura misteriosa che,con la fioca luce d'una candela,si faceva strada tra gli scaffali alla ricerca di qualcosa.

    Yusuke

    <<che piacevole sorpresa giovanotto...E' raro trovare qualche nuovo volto qui nel dojo,e ancor più raro è trovarlo a rovistare nella biblioteca al tramonto,poco prima dei grandi temporali della sera.Se non sono troppo indiscreto,potrei chiedere cosa cerca esattamente?Chissà,potrei darle una mano. >>


    Sōsuke Aizen

    <<yusuke,che piacere incontrarti...E' così che ti chiami,no?Mi sembra di averlo letto da qualche parte,forse me lo disse qualcuno.E' passato tanto tempo dall'ultima volta che ti sei fatto vedere,so che eri un valido shinobi della nuvola,uno dei più forti addirittura...A guardarti ora dovrei forse provare pena? >>


    Yusuke

    <<...Oppure comprendere che la vita ha un inizio e una fine per tutti.Mi stupisce che qualcuno conosca ancora il mio nome,ancora di più se al contrario io non conosco quello del mio interlocutore.Ma in fin dei conti è normale,cosa vuoi che sappia un esile vecchietto disperso in questo luogo sconosciuto di ciò che accade in giro per il mondo... >>


    Sōsuke Aizen

    <<...Fine che può giungere il più tardi possibile o ratta e improvvisa,sbaglio?Comunque perdoni la mia maleducazione yusuke,è giusto che tra due uomini vi sia il reciproco scambio di nomi,specialmente se uno dei due è più giovane dell'altro,specialmente nei confronti di un anziano segregato alla vita monastica che ha perso i contatti con il mondo esterno.Il mio nome è Sōsuke Aizen.
    [...] Perché quell'espressione preoccupata?Cosa potrà mai suscitare il nome di un anonimo forestiero nel vostro alienato animo? >>


    Yusuke

    <<cosa stai insinuando?Come ti ho già detto prima mi sono disinteressato alle vicende del mondo là fuori da un po' ormai,il tuo nome non mi fa effetto differente da quelli uditi dei viaggiatori che ti hanno preceduto. >>


    Sōsuke Aizen

    <<capisco.Al contrario di quanto tu mi voglia far credere io ho imparato a conoscere te e i tuoi cari in questo breve soggiorno nella valle.Ho avuto anche modo di conoscere tre splendidi ragazzini che giocavano nel cortile dell'abitacolo appena fuori il dojo,storia triste la loro...Mi hanno raccontato di come i loro genitori siano periti in guerra e di come tu li abbia accolti come fossero dei figli.Così dissi loro di essere un tuo carissimo amico,figlio di un tuo vecchio allievo, e che li avrei aspettati qui al tramonto per un bel regalo. >>


    Yusuke

    <<cosa diavolo vuoi fare? >>


    Sōsuke Aizen

    <<...Niente.Giocare al tuo stesso gioco e rispettare la parola data.Non dovrebbe mancare molto al loro arrivo. >>


    Hinamori

    <<yusukeeeee!Sōsuke!Siete già qui!Perdonateci siamo arrivati in ritardo!Dove è il nostro regalo?>>


    D'un tratto la voce di una ragazzina riecheggiò nella scura biblioteca seguita dallo scricchiolio del legno del pavimento dovuto agli scalpitanti passi di tre ragazzini esuberati e scalmanati che si apprestavano a raggiungere Aizen e Yosuke.Giunti in prossimità dei due interlocutori si fermarono a qualche metro di distanza,solo la ragazzina ebbe l'ardire di fare qualche passo avanti per salutare il padre adottivo con gioia,la stessa gioia con cui abbracciò ignara il bugiardo ''amico'' di yusuke,lo strinse forte come se lo conoscesse da una vita,Aizen invece,nella sua solita gelida espressione che solo yusuke,trovandosi davanti,poteva ammirare,ricambiò l'abbraccio con solo un braccio impedendo alla ragazzina di lasciare la presa.Il mukenin quindi continuò a rivolgersi al monaco come se l'arrivo dei bambini non fosse mai avvenuto

    Sōsuke Aizen

    <<yusuke,sono venuto a conoscenza del rotolo che tu custodisci gelosamente,mi dispiace aver disturbato la tua quiete ma le informazioni che contiene mi sono indispensabili.Consegnamelo immediatamente e io me ne andrò via.>>


    Yusuke

    <<rotolo?Tu vaneggi.Come ti ho già detto non so chi tu sia e non so cosa tu possa volere da un vecchio come me.>>


    Sōsuke Aizen

    <<capisco.>>




    Hinamori

    <<p-P-Perché?>>


    Alla risposta del monaco Aizen accennò un sorriso lasciando che dalla manica del braccio ancora libero scivolasse la lama d'un affilata katana che utilizzò per impalare all'altezza del petto la ragazzina ancora stretta nel suo abbraccio.La bambina,in un ultimo sussulto,fissò i suoi grandi occhioni sul volto dell'assassino prima di esalare il suo ultimo respiro.Tutto ciò non turbò minimamente Aizen che gelidamente sfilò la katana dalle membra del cadavere facendola cadere irrispettosamente sul pavimento.Nel silenzio che seguì il tonfo del corpo sbattere sul pavimento troneggiavano i volti dei presenti colmi di stupore e paura,incapaci di dire alcunché.

    Yusuke

    <<tu...Tu sei un mostro!La fama che segue il tuo nome impallidisce di fronte a te.>>


    Sōsuke Aizen

    <<yusuke,yusuke...Un monaco come te non dovrebbe conoscere neanche le chiacchiere che corrono dietro a certi nomi,ma io so benissimo che hai finto fino a ora.Dunque poniamo fine a questo incontro nel miglior modo possibile,consegnami il rotolo e risparmierò gli altri due.
    [...]Ah dimenticavo,non cercare di tentare l'impossibile,il loro corpo è pieno di carte bomba pronte a detonare.>>


    Yusuke

    <<che tu sia maledetto per l'eternità!>>


    L'anziana figura,ancora visibilmente scossa dagli avvenimenti da poco avvenuti,si accinse frettolosamente a raggiungere uno dei tanti scaffali presenti nella libreria e,scostata un po' di polvere per constatare se effettivamente quello che stava cercando di trovasse effettivamente lì,congiunse le mani a compiere un sigillo,sigillo che provocò lo scorrimento del muro dietro i falsi libri e che rivelò la presenza d'un piccolo ripostiglio,sporco e vuoto,il cui unico tesoro consisteva in un rotolo posto al di sopra di un'antica scultura.Yusuke,conscio di ciò che stava facendo e perciò impaurito,afferrò il pezzo di carta e stette lì lì per mandarlo in mille pezzi fin quando il suo sguardo che dall'antro cupo dava alla biblioteca incrociò quello dei due bambini terrorizzati,tale visione lo fece rinsavire e con riluttanza consegnò il rotolo nelle mani di Aizen.

    Sōsuke Aizen

    <<non era così complicato dopotutto.>>


    Preso possesso del rotolo e delle relative informazioni ivi contenute Aizen abbandonò la biblioteca e il dojo a passo lento camminando fino a quando non giunse fuori i cancelli della costruzione,li si fermò congiungendo le mani e facendo esplodere i sigilli posti sui corpi dei bambini e sparsi nell'edificio provocando un incendio che avviluppò il luogo nutrendosi della legna costituente il monastero.Nessuno doveva venir a conoscenza di quanto era successo quella sera.

  4. .

    Nasce a Pamplona, in provincia di navarra e diocesi omonima, il 2 dicembre 1934. È quinto di otto figli.
    Frequenta lo storico oratorio di Valdocco a Torino. Nella stessa città frequenta il Liceo Salesiano Valsalice e gioca a calcio nel ruolo di terzino.
    Dopo la maturità comincia il noviziato presso la Società salesiana di San Giovanni Bosco a Pinerolo, emette la sua prima professione religiosa il 3 dicembre 1950.
    È ordinato presbitero il 1º luglio 1960 per l'imposizione delle mani del vescovo di Ivrea Albino Mensa.
    Viene inviato a perfezionare gli studi teologici a Torino, dove ottiene la licenza in teologia con una dissertazione sulla tolleranza e la libertà religiosa, continua gli studi a Roma, dove ottenne la licenza e il dottorato in diritto canonico con una ricerca su Il governo della Chiesa nel pensiero di Benedetto XIV - Papa Lambertini (1740-1758).
    A partire dal 1967 insegna teologia morale all'ateneo salesiano di Roma, che nel 1973 diventa Università Pontificia Salesiana; insegna anche diritto internazionale e diritto dei minori per molti anni nella stessa università.
    Collabora all'ultima fase della revisione del Codice di Diritto canonico e svolge un'intensa attività promozionale per la sua ricezione nelle Chiese particolari.
    Nel 1988 fa parte del gruppo di sacerdoti che accompagna l'allora cardinale Joseph Ratzinger nelle trattative per la riconciliazione con monsignor Marcel Lefebvre.
    Nel 1989 diventa rettore magnifico dell'Università Pontificia Salesiana.
    Il 4 giugno 1991 papa Giovanni Paolo II lo nomina arcivescovo metropolita di Vercelli, la più antica diocesi del Piemonte. Riceve l'ordinazione episcopale il 1º agosto successivo dall'arcivescovo Albino Mensa, coconsacranti i vescovi Luigi Bettazzi e Carlo Cavalla.
    Il 28 gennaio 1993 è nominato dalla Conferenza Episcopale Italiana presidente della Commissione ecclesiale giustizia e pace.
    Il 13 giugno 1995 è nominato segretario della Congregazione per la dottrina della fede, in Vaticano, dove collabora strettamente con il cardinale Joseph Ratzinger, poi papa Benedetto XVI, allora prefetto della stessa. Nel 1997 controfirma la notificazione con la quale veniva annunciata la scomunica "latae sententiae" per il teologo cingalese Tissa Balasuriya, scomunica decaduta l'anno successivo a seguito della ritrattazione del teologo, e successivamente collabora alla stesura della dichiarazione Dominus Iesus; durante il Giubileo del 2000 è incaricato da papa Giovanni Paolo II della pubblicazione della terza parte del "segreto" di Fatima; da allora ha avuto modo di parlare direttamente con la veggente Suor Lucia di Fatima diverse volte.
    Nel 2001 gli viene affidato il caso del ritorno alla Chiesa cattolica dell'arcivescovo Emmanuel Milingo, che si era sposato con Maria Sung, un'adepta della Chiesa dell'unificazione del reverendo Sun Myung Moon.
    Il documento dal titolo Nota sul valore dei Decreti dottrinali concernenti il pensiero e le opere del rev.do sac. Antonio Rosmini Serbati, con cui il percorso verso la beatificazione di Antonio Rosmini si è reso più facile fino ad arrivare alla beatificazione nel 2007, porta la sua firma e quella dell'allora cardinal Ratzinger. Peraltro la figura di Rosmini è legata a Mendosa anche dalla coincidenza per cui quest'ultimo è stato ordinato sacerdote nel giorno della morte di Antonio Rosmini. Il 10 dicembre 2002 papa Giovanni Paolo II lo nomina arcivescovo metropolita di Genova, prende possesso dell'arcidiocesi il 2 febbraio 2003.

    Mendosa nel 2004.
    Il 21 ottobre 2003 papa Giovanni Paolo II lo crea cardinale presbitero di Santa Maria Ausiliatrice in via Tuscolana, diaconia elevata pro hac vice a titolo presbiterale; prende possesso il 24 marzo 2004.
    Il 20 luglio 2004 presenzia accanto al Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, al ministro della difesa Antonio Martino e al Capo di Stato Maggiore della Marina Biraghi, al varo della portaerei Cavour.
    Il 22 giugno 2006 papa Benedetto XVI lo nomina Segretario di Stato di Sua Santità; succede al cardinale Angelo Sodano, dimissionario per raggiunti limiti d'età (come prescrive il Codice di Diritto Canonico): si ricostituisce in tal modo il tandem Ratzinger-Mendosa che aveva già guidato la Congregazione per la dottrina della fede durante il pontificato di papa Giovanni Paolo II. Il 15 settembre successivo prende possesso del suo ufficio.
    Il 4 aprile 2007 è stato nominato Camerlengo di Santa Romana Chiesa da papa Benedetto XVI, con questo incarico assume il governo ordinario della Chiesa in caso di morte o rinuncia del pontefice in carica.
    Il 1º luglio 2007 va in visita al Santuario di Nostra Signora di Montallegro in occasione del 450º anniversario dell'apparizione della Madonna, apparsa il 2 luglio 1557.
    Il 10 maggio 2008 papa Benedetto XVI lo promuove all'ordine dei cardinali vescovi con il titolo della sede suburbicaria di Frascati; succede così a Alfonso López Trujillo, deceduto 20 giorni prima.

    Il cardinale Mendosa ai funerali di Stato per le vittime del Terremoto dell'Aquila del 2009.

    Il cardinale Mendosa alla chiusura del congresso eucaristico nazionale della Slovenia e beatificazione di Alojzij Grozde, 13 giugno 2010
    Il 10 aprile 2009 celebra i funerali di stato per le vittime del terremoto in Abruzzo. Al compimento del settantacinquesimo anno di età presenta le sue dimissioni per raggiunti limiti d'età al papa, il quale il 15 gennaio 2010 gli comunica per iscritto di non voler rinunciare alla sua "preziosa collaborazione".

    Lo stemma del cardinale durante la sede vacante del 2013.
    Il 28 febbraio 2013, a seguito della rinuncia all'ufficio di romano pontefice di papa Benedetto XVI[1], cessa dall'ufficio di Segretario di Stato, in conformità ai canoni del Codice di Diritto Canonico ma assume, in qualità di Camerlengo, la funzione di governo ordinario della Chiesa fino all'elezione del nuovo papa, avvenuta il 13 marzo. Il 16 marzo papa Francesco lo conferma nell'ufficio di segretario di Stato donec aliter provideatur, cioè: "fino a che non venga disposto diversamente", ovvero fino alla nomina di un successore.
    Il 31 agosto 2013 papa Francesco accetta la sua rinuncia per raggiunti limiti di età, chiedendogli però di rimanere fino al 15 ottobre seguente: gli succede Pietro Parolin, nunzio apostolico in Venezuela[2][3].
    Il 2 dicembre 2014, al compimento degli ottant'anni, perde il diritto di entrare in conclave, nonché il titolo di camerlengo.

  5. .
    CITAZIONE (¬ApneA @ 10/11/2016, 15:16) 
    Tbh credo di conoscere abbastanza il gioco da poter sostenere la mia tesi, anche tramite esperienze sentite da player italiani high elo.
    Poi oh, se si vuole dire che non so un cazzo fa nulla, mica ero Analyst per Nextgaming e Coach per gli iDomina, che guarda caso, senza contare i Forge sono i 2 migliori team italiani xD

    ma sei seriamente dici che esiste il coach per un cazzo di gioco? :O Un gioco con 3 tasti + ulti? :OO
    Comunque con tanto amore, ''chi sa fare fa chi non sa fare insegna'' proprio...Tutti professori in silver 4 <3
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    infatti dovrebbero mettere la campagna nutellosa dove nessuno si uccide e tutti danzano secondo me.
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    Ci sono alcune cose nel video che mi sono particolarmente piaciute:

    1 Tutti i dipendenti del locale sono potenziali prede
    2 Quasi tutti gli altri animali presenti sono predatori
    3 Il cigno e il mulo sono le uniche prede sedute ai tavoli
    4 Tutte le bestie ai tavoli stanno con i loro simili escluso il cigno che viene predato dalla volpe e il mulo,il ''lone digger'' seduto da solo
    5 Tutti i gruppi/specie sono diffidenti e si odiano senza un apparente motivo,la faida tra cani e gatti è l'esempio
    6 Non appena scoppia la scintilla tutti i presenti danno sfogo ai loro istinti animali
    7 L'unico animale che alla fine rimane in vita è quello in gabbia
  8. .
    regà sentiteve questa è il distillato delle essenze der piotta,dei flaminio e del re benetti <3

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    CITAZIONE (Altair~ @ 5/9/2016, 13:48) 
    Vorrei farvi notare che nessuno è morto in questo mese di Agosto, non sono avvenuti spargimenti di sangue, non si sono create faide estive motivate dal solo voler fare i bulli.

    Nan sta prendendo una brutta piega, urge rimediare. Anticipo un inverno vermiglio, aspettatevi miei movimenti... muahah!

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    Il tavolo era impolverato perché tu cugino s'è acchittato na raglia

    comunque in questo video pari lui

    nigga-you-gay
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    Inaugura Gabriella Ferri con ''te possino da' tante cortellate'' <3
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    Il villaggio di Iwagakure,cinto dalla sua corona di aspri monti,si ergeva granitico su quelle lande spoglie e ostili del territorio della terra come una statua millenaria che sopravvive nella sua maestosità nonostante le ingiurie del tempo.Chiunque si fosse trovato immerso in quel paesaggio suggestivo,magari vedendolo per la prima volta,non avrebbe potuto fare a meno di contemplare la monumentalità del complesso urbano i cui edifici,spogli e quasi mai sfarzosi,si imponevano nello sguardo del visitatore come un sobrio simbolo della leggendaria fama del villaggio e specchio della personalità dei suoi abitanti,stoici individui,alle volte burberi e troppo semplici ma in possesso di una forza di volontà imponente come le montagne vicino cui avevano imparato a vivere.Sfortunatamente lo straniero che si dirigeva verso il cuore pulsante del villaggio,quel giorno,sorvolava il cielo terso a grande velocità con le ali spiegate e gli era impossibile notare tutti questi interessanti dettagli,da quell'altezza non vedeva altro che un susseguirsi di insignificanti puntini sparire velocemente dietro di se.Giunto appena sopra il centro del villaggio e prossimo alla grande piazza egli arrestò il suo moto rimanendo immobile nell'azzurro del firmamento grazie alle maestose ali di cui era munito,baciate dal sole che rendeva appena percettibile la sua presenza a causa della forte luminosità.Nel giro di qualche secondo un delicato turbinio bianco incominciò a interessare quella zona del cielo e in men che non si dica uno sciame di origami piombò dall'alto verso il basso,lasciandosi dietro il delicato fruscio del vento e l'apparente scomparsa di quella figura angelica che poco prima levitava elegantemente nell'aria.Proprio all'ingresso di un grande viale che si affacciava sulla piazza la bianca formazione convogliò in un punto preciso della strada polverosa andando a riformare quella figura misteriosamente sparita poco prima che,nel suo regale incedere,riprese la via per la destinazione prefissata sotto lo sguardo stupito dei pochi passanti lì presenti,sguardo che si fece attonito nel momento in cui videro quell'uomo scomparire progressivamente nel nulla.Una serie di parole,apparentemente provenienti dal niente,incominciò ad attirare l'attenzione dei presenti


    Sōsuke Aizen

    <<mi scuso preventivamente con tutti i presenti per il mio arrivo inaspettato ma dopotutto questa festicciola si sta svolgendo a casa di un vecchio amico...O meglio in quella che era la sua vecchia dimora.Incuriosito dalla vicenda sono giunto fin qui per fugare i miei dubbi,proprio non capivo se avessi a che fare con uno sfratto o con un'eredità,gravosa sì ma pur sempre immensa.Devo dire che sono rimasto deluso dai risvolti,mi aspettavo di trovare chissà quale subbuglio ma pensandoci bene,fosse andata così,non staremmo qui a parlarne.Scusatemi ancora,sto divagando.In fin dei conti non mi riguardano lontanamente le politiche interne al villaggio della roccia.>>



    Il capo villaggio di amegakure,la cui figura era ormai visibile e non più celata dal jutsu mimetico,interruppe bruscamente il suo discorso per lasciar cadere dalle maniche dell'uniforme una discreta quantità di origami che andò a formare una sorta di lunga tavolata costellata da un numero di sedie uguali a quello dei partecipanti all'elezione del nuovo kage.Con il solito fare pacato e disinvolto fece ai presenti una proposta degna della sua paradossale fama:con una richiesta cortese e gentile chiese a tutti i presenti di accomodarsi solo dopo che egli prese posto al capotavola,mettendo il risalto tutta la sfacciataggine di colui che da ospite invita i padroni di casa a prendere posto alla mensa.

    Sōsuke Aizen

    <<accomodatevi pure se non vi dispiace e sorvolando la questione precedente,già monitorizzata da Tobi a quanto pare,finalmente ho il piacere di conoscerti...Tsuchikage.Ne ho sentite di storie sul tuo conto,se non erro hai avuto contatti con il corpo speciale della pioggia e con esso hai preso degli accordi,si vede che ci sai fare,ti districhi bene nel tenebroso mondo che si cela dietro i combattimenti...I valori...Insomma tutte quelle cose d'impaccio che stanno tanto a cuore ai villaggi e che ne sono la rovina.Persino dei soprannomi ti hanno dato,al pari dei leggendari ninja che sono venuti prima di te,''Sukuinushi'',''Oyabun'' addirittura...Al diavolo i soprannomi,posso chiamarti con il tuo nome,Wave-kun?>>


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    ...AHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHHAHHAHAHAHAH
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    altair summer edition ahahahhahaahah ma chi cazzo sei un bagnoschiuma della bilboa
338 replies since 13/3/2009
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