♣Nome« Ino ♣Clan« Yamanaka ♣Soprannome« Pia ♣Villaggio« Oto ♣Grado« Chunin ♣Abilità Innata« Capovolgimento Spirituale ♣Abilità Speciale« Ninja sensitivo ♣Caratteristica Pg« Alta velocità ♣Elementi« Suiton / Raiton ♣Stile di Combattimento« Vario ♣Status Fisico« Perfetto ♣Status Psicologico« Medio Alto ♣Status Chakra« Pieno ♣Link Scheda«Ino Yamanaka ♣Indice GDR« Narrato; Parlato; Pensato
G
Mi sedetti sulla poltroncina che lui aveva unito alla sua, così ascoltai le sue proposte. Non voleva proprio uscire da quel ruolo, che figata. Quando terminò di parlare, iniziai: Umile marinaio, la qui presente straniera sarebbe lieta di ascoltar le vostre storie, che parlano sicuramente di onde e pirati, di grida e di colori.. Ciò non potrebbe mai annoiarmi, pertanto le do l'incipit per cominciare questo racconto che si prospetta divertente. Ma le tempeste sono quasi sempre imprevedibili, potrebbero scagliarsi nel racconto a mia sprovvista, dunque per togliermi ogni dubbio, cominciate a cantar le vostre rime, pirata. Appoggiai il mio viso sul braccio, che a sua volta era adagiato di gomito sull'appoggino della poltroncina, affinché potessi ascoltare tutto ciò che lui aveva da dire su di sé, con espressione lieta.
| Nome: Shisui | Cognome/Clan: Uchiha | Villaggio: Suna | Rango: Jonin | Status Fisico: Ottimo | Status Mentale: Impassibile | Status Chakra: Al Massimo | Abilità Innata: Rin'negan | Scheda Pg:Cliccami...
CITAZIONE
Narrato Parlato Pensato Parlato Altrui
Sentii la sua risposta e quando finì sorrisi all'inizio e poi, con l'indice e il pollice destro , arrotolai il buffo baffo come se stessi pensando a qualcosa, ma a cosa? Semplice a una storia da raccontare. Risposi però prima
A patto che poi me ne raccontereste una voi, cortese stragnera dai modi tanto raffinati quanto carini se mi è concesso dire.
Aspettai una sua risposta, ma in qualsiasi caso avrei raccontato una mia storia...
Tempo fa, in uno dei miei numerosi viaggi, incontrai un paio di persone veramente strane. Uno dai capelli rossi e dalla insana voglia per le bambole e una cortese signorina dallo sguardo più penetrante dell'acciaio. Essi sembravano due amici, ma nulla mi fece precludere il fatto che fossero altro. Erano ragazzi con un'insana voglia di vivere, un pò nella pazzia e un pò nella sagacia di essere complici l'uno dell'altra. Nell'infinito mare che circonda questa insana oasi di piacere, per molte persone, Navigammo a stretto contatto per tanto tempo, tanto da trovare due splendide donne. Una dai capelli bioni e l'altra dai capelli neri come la pece, parevano due gemelle ma dall'animo di un serpente dalla lingua biforcuta. Affascinavano gli uomini come sirene in mezzo ad un deserto pieno di miraggi. La loro particolarità era veramente strana: potevano diventare letali come armi. Al loro incontro, inizialmente dubbiosi, io, abile ma umile pirata, cercai di dialogare con loro e solo dopo un'ardua battaglia con il ragazzo amante di bambole le due donne si rivelarono per quelle che erano veramente: due donne infrante dall'amore del proprio padre morto per via di qualche losco pirata. Per tale evento erano diventate spietate come i più feroci assassini e affatto amabili. Fu grazie alla mia straordinaria compagnia, al mio ingegno e se posso aggiungerlo grazie al mio charme innato che ho che ho fatto cambiar idea alla donna dai capelli neri e a farmi seguir da lei. La bionda, invece, capì lo stato d'animo del rosso molto simile al suo e decise, grazie ad un'intervento dell'amica del rosso, a diventare loro amici e credere ancora a qualcuno. Si dice che quei tre si aggirino ancora per le strade di quest'oasi come temerari mercenari al comando del signore di questo luogo. Spero di non avervi annoiato troppo con queste storie ma come sapete, cerco sempre di far sfoggio delle mie avventure. Ora posso ascoltare una vostra storia, mia cortese e carina straniera?
Dissi infine sorridendo e appoggiando a mia volta il mento sulla mano che prima si reggeva sull'appoggino. Era un sorriso più che altro sarcastico benchè ci fosse del vero. Quello che era accaduto, infatti, riguardava Renji, Nendo e me molto tempo fa, anche se con una piccola variazione dato che Nendo in quel momento era a Kumo.
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| Equipaggiamento: Porta Oggetti: 4x Kunai; 1x Carta Bomba; 10x Tonici Coagulanti; 10x tonici da guerra; 1x Accendino; 10m Filo di Nylon; 1x pacchetto di sigarette; 1x coppia di turapugni; 1x Maschera Anbu Cintura: 2x Campanellini Mani: Un paio di Guanti Gamba Destra: Coltello (Ragnarok)
♣Nome« Ino ♣Clan« Yamanaka ♣Soprannome« Pia ♣Villaggio« Oto ♣Grado« Jonin ♣Abilità Innata« Capovolgimento Spirituale ♣Abilità Speciale« Ninja sensitivo ♣Caratteristica Pg« Alta velocità ♣Elementi« Suiton / Raiton ♣Stile di Combattimento« Vario ♣Status Fisico« Perfetto ♣Status Psicologico« Medio Alto ♣Status Chakra« Pieno ♣Link Scheda«Ino Yamanaka ♣Indice GDR« Narrato; Parlato; Pensato
Ascoltai con attenzione ciò che il ragazzo mi chiese Oh, certamente umile e gentil marinaio di acque ancora non molto note alla mia persona. Sorrisi. Così ascoltai ciò che aveva da dire, una storia strana, e mentre parlava in modo a dir poco sublime, immaginai quei personaggi personificandoli subito in Renji e lui stesso, gli altri sembravano a me ignoti. Quando terminò cominciai io: La sua storia non era per nulla noiosa, anzi mi ha affascinato! Pertanto, adesso è il turno di rubarle qualche minuto per ascoltar la mia. Un tempo molto lontano, una giovane ragazza viveva ad Oto, con la sua famiglia e il suo adorato fratellino. Ahimé, il piccolo morì prematuramente, così la ragazza decise di dedicarsi al mondo degli shinobi, come avrebbe voluto il piccolo una volta divenuto grande. Viaggio per i più lontani villaggi, paesi, incontrando sempre gente nuova. Un giorno incontrò un ragazzo di bell'aspetto, che la faceva star bene quando era giù. La ragazza infatti perse all'età di 6 anni anche il padre, per una malattia. Il ragazzo l'aiutò a diventare più forte, ma.. Indovinate cosa accadde? Quando la ragazza s'innamorò dello stesso, un giorno o meglio, quell'esatto giorno, decise di cercarlo affinché potesse stare con lui. Incontro sul sentiero, però, un uomo che al posto dei capelli pareva aver un'ananas, erano di color simile al sangue, ma molto più accesi. La ragazza si fermò a parlarci, quando quello stesso uomo le comunicò la morte del ragazzo, che guarda caso, era proprio il ragazzo della giovane. Ma la sua reazione fu composta, ovviamente le lacrime le solcarono il viso come se stessero cercando una via di fuga da quegli occhi così pieni di rancore. Ma i due continuarono a vedersi, ad allenarsi insieme. Non vi meraviglierete se vi dicessi che ora quell'uomo e quella ragazza sono inseparabili? Lui è il suo sensei, lei la sua più fidata allieva. Trassi un enorme sospiro, poi sorrisi e mi rivolsi a lui come se la storia fosse inventata, invece era esattamente la MIA storia. Or ora mi dica, attento ascoltatore, è stata questa per lei una storia sufficiente a farle trapelare stupore o, se vogliamo chiamarlo, interesse?
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Narrato Parlato Pensato Parlato Altrui
Sentii tutta la storia come ammaliato. Non finivo di staccare i miei occhi dai suoi, che era concentrata a raccontare la storia. Aspettai che finisse per poi rispondere, contento
Si veramente interessante. Specialmente la parte riguardante la ragazza e il ragazzo, veramente commovente...
Quale male peggiore dell'essere richiamati? In fondo siamo ninja, shinobi, e come tale dobbiamo rispondere come unità militari. Entrò un anbu nella sala e mi venne a cercare. Una volta trovatomi mi parlò all'orecchio e mi disse
Il tuo obbiettivo è stato trovato, si sta dirigendo verso il paese del vortice.
Annuii con la testa. Il mio sguardo cambiò radicalmente. Era giunta finalmente l'ora, l'ora di capire dove potessi spingermi. L'anbu se ne andò e mi lasciò di nuovo solo con lei, quella ragazza così intraprendente. Mi dispiaque molto lasciarla nel bel mezzo dela festa, ma aihmè il dovere mi chiamava. Avevo atteso tanto quel momento che ora non potevo dirgli di no. Presi entrambe le mani della ragazza e gli dissi, convinto e guardandola negli occhi
Me duole lasciare una così cortese signorina in mano a dei beoti marinai di bassa lega come loro, ma purtroppo il dovere di capitano mi chiama altrove, in un paese lontano da questo. Se volete, in onore delle mie scuse che vi porgo dal più profondo del mio cuore, posso accompagnarvi ai vostri alloggi. Aihmè più di questo non posso fare per concludere questa serata molto interessante dettata dal divertimento di due ragazzi, neo jonin, che erano venuti qui per divertirsi e conoscersi. Mi spiace doverlo fare, ma devo. Posso almeno avere l'onore di accompagnarvi ai vostri alloggi?
Dissi infine baciando proprio una di quelle due mani, quella destra, in attesa di una risposta...
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Notai un ANBU avvicinarsi all'orecchio di Shisui, e il suo sguardo si tramutò subito in un'espressione seria. Ma il suo esser gentile non tramutò affatto, infatti con gentilezza mi disse che doveva andar via. Capivo la situazione, esser shinobi comporta anche questo. Dopo il suo tenero gesto, gli sorrisi. Non importa, è normale avere degli impegni. Non perder tempo, vai! Mi alzai dalla poltroncina e lo invitai a dirigerci all'uscita, Quando fummo fuori, capii che non potevo far perder ulteriormente tempo al ragazzo. Spontaneamente lo abbracciai amichevolmente, sussurrandogli: Grazie, spero di poter contare sempre su persone come te, Shisui. Quando mi allontanai dallo stesso, lo guardai fieramente. Per fortuna ci sono persone come lui. Poi gli augurai una buona riuscita di missione, qualunque essa fosse. Buona fortuna!