Italiani popolo meticcio?

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    ~ Vae victis

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    Nelle scuole,dalle elementari fino alle superiori,i libri di testo storici hanno sempre fatto credere allo studente che l'Italia,dalla caduta dell'impero romano,sia stata soggetta a svariate migrazioni e quindi a varie modifiche nel pool genetico sostenendo che poco abbiamo in comune con la gente di Giulio Cesare e affermando che nazioni come la Romania,ai tempi Dacia,siano più imparentate con l'impero romano di quanto possa essere l'italia.Una tesi che ha fatto comodo e fa' comodo a certe ideologie politiche ma che in realtà è fondamentalmente errata,tutto ciò è venuto a galla grazie a degli studi genetici sulla popolazione italiana.
    Lasciando perdere la genetica per un attimo,la nostra stretta discendenza si dimostra già dai cognomi in stragrande maggioranza di derivazione latina.
    Tornando al discorso iniziale,dobbiamo prendere in considerazione le migrazioni ''degne di nota''-lo metto tra virgolette perché come vedrete la definizione risulterà alquanto relativa- ovvero quelle di:Vandali,Longobardi,I goti,gli arabi ed infine i normanni.
    In ordine cronologico prendiamo in considerazione l'emigrazione,parola sbagliatissima,vandala:Il popolo dei vandali non si insediò mai nella penisola italica la loro conquista della punta occidentale della Sicilia fu effimera e nel nostro patrimonio genetico sono praticamente assenti.I vandali si limitarono a saccheggiare le coste del sud italia.
    I Goti,invece, rappresentano il 3% della popolazione delle regioni del nord, dalla romagna in su,una percentuale effimera.
    Discorso analogo per i longobardi che invasero l'italia con non più di 100000 uomini.Loro pero' hanno avuto una certa influenza sulla nostra cultura.
    Ora è il turno degli arabi,popolo che spese più tempo a pacificare gli animi dei siculi che a insediarsi,sforzo che risultò vano quando a loro subentrarono i normanni,un ELITE NOBILIARE,non una migrazione quindi,che rappresenta il 5% del patrimonio genetico siciliano e pugliese.Se direte ''cosa centrano i normanni con gli arabi'' la risposta è facile:I saraceni sono stati ammassati dalla dinastia sveva nella città di Lucera per poi essere sterminati dalla dinastia angioina.
    il patrimonio genetico "non autoctono" più rilevante nella penisola è quello ellenico, per ovvie ragioni enorme nel sud, e nel numero di un buon 15% a Roma per via della grande presenza di schiavi greci utilizzati come maestri ai tempi dell'Impero e spesso liberati.
    Bisognerebbe smetterla con questo sentimento autolesionista, poichè se guardiamo al resto d'Europa, ci sono popoli che hanno subito un numero molto maggiore di mescolanze. Esempio: Il popolo romeno, mescolato con bulgari, avari, turchi, magiari, ruteni, slavi, cumani, peceneghi. O gli inglesi: celti, normanni, danesi, norvegesi, franchi, romani.
    PS:Rome never fell
     
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    Inizierò, sotto forma di trattazione, un breve saggio di confutazione di quanto hai scritto in questo topic. Per far ciò, quoterò qualsiasi parte del tuo discorso, portando come prova della bontà delle mie affermazioni trattati e articoli scritti da storici, antropologi e archeologi.

    Come affermato da Guido Angelino, il Latino non solo era la lingua dell'Impero Romano, bensì era la lingua universalmente parlata in tutti i territori connessi all'Impero Romano. Ciò è dimostrato dal loro grado di diffusione, e che ciò ha portato alla nascita di vari dialetti nei territori europei. Difatti, seguendo gli studi del linguista Mario Pei, vediamo che sono per noi, linguisticamente parlando, più vicini i popoli romeni che quelli portoghesi e francesi (vedi spoiler)
    Grado di evoluzione di una lingua rispetto al latino:

    Lingua sarda: 8%
    Lingua italiana: 12%
    Lingua spagnola: 20%
    Lingua romena: 23,5%
    Lingua catalana 24%
    Lingua occitana (provenzale): 25%
    Lingua portoghese: 31%
    Lingua francese: 44%


    Questo dovrebbe far capire che non si può parlare di "somiglianza" dei cognomi, perchè sono sicuro che molti cognomi italiani sono usati anche nell'Europa dell'Est, così come molti cognomi di quelle zone sono usati in tutta Europa, Italia compresa (Cognomi d'Europa, Caffarelli, Treccani. Tutto ciò senza contare che molti cognomi nacquero per identificare le persone in base alla loro discendenza (Ad esempio il cognome Esposito, molto diffuso, che altro non era che il cognome dato agli orfani di madre e padre ignoti, oppure Venturi, che sta a significare, dal Latino, "persone arrivate - in una determinata zona").

    Da un punto di vista strettamente genetico, gli unici "veri discendenti di Giulio Cesare" sono i Sardi. Anzi, per dire meglio: i Sardi, un popolo antichissimo (tant'è vero che ci sono scritti assiri che raccontano le gesta dei Sardi, in qualità di abili conquistatori venuti dal mare) possono essere tranquillamente la base del nostro pool genetico, come i popoli Villanoviani (Etruschi, Tosco-Umbri e Latini - popolazioni giunte dall'attuale Albania) e i popoli ellenici (Greci in generale, ma provenienti sia dall'attuale Grecia che dalla Macedonia). Dividendo la penisola in zone di interesse, potremmo dire che al Nord/Centro discendiamo tutti da Albanesi, al Sud sono Macedoni e Greci.
    Poi è arrivato l'Impero Romano, con tutte le conseguenti rimescolanze dei geni (soldati che stupravano, schiave straniere nei territori italiani, etc), e ciò non si nota solo nell'aspetto fisico, ma anche nell'aspetto miltare/strategico: nel corso dei secoli i Romani si sono imbarbariti, perdendo il loro rigore strategico in battaglia (infatti è dimostrato che nel periodo delle prime invasioni i Romani avessero rinunciato a combattere in formazione - pratica che gli aveva permesso di conquistare tutto il mondo conosciuto all'epoca).

    E ora passiamo alla parte direttamente successiva. Nel Nord i Longobardi si sono diffusi in modo massiccio, salvo poi emigrare internamente verso il Sud. 100000 persone=100000 uomini che razziavano, violentavano ed edificavano: mi sembrano molti, anzi moltissimi. Se anche solo una misera parte di loro, ossia 1000 persone, si fossero riprodotte, adesso, facendo una stima in negativo, ci potrebbero essere milioni di persone direttamente discendenti da loro. Le altre invasioni germaniche hanno traccia sia in ambito genetico che linguistico (Le tracce germaniche nei cognomi Italiani.
    Non sto neanche ad elencare tutte le invasioni del sud Italia, perchè i Saraceni (che hanno comandato dal 827 al 1091) ed i Normanni (1091-1198) hanno lasciato molte più tracce di quelle che lasci intendere.

    Nel periodo a noi più vicino ci sono state influenze spagnole, francesi, austrungariche e tedesche. E il tutto è stato nuovamente scombinato con l'emigrazione interna dei primi anni del 900 e in seguito al boom economico degli anni 70.

    Mi dispiace aver dovuto trattare corto, se vorrai rispondere sarò felice di continuare questo dibattito (perlomeno facciamo cultura, noi xD).
     
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    Dato che è un dibattito tra noi due ti cito direttamente le fonti da cui ho preso spunto,sono in inglese:

    ''Migrations that occurred on Italian soil from the fall of the Roman Empire until 1000 AD have probably not significantly altered the gene pool of the Italian people.[8] Despite the lengthy Goth and Lombard presence in Italy, it is estimated that the I1 haplogroup associated with the Germanic peoples is only present among Italians in the north in the order of 2-3% and from 1 to 1.5% among Italians in the south.[9]
    Other haplotypes that could have been penetrated in Italy together with the German invaders are haplogroup R1a which belongs to 2.5% of Italians and some subclades of the R1b Haplogroup (in particular the subclade R1b1c9 that owns 3.5% of Italians [10] and is particularly widespread among the peoples of north-west Italy) but because these haplogroups are just mentioned fairly commonly in other European ethnic groups it is difficult to establish whether they have been really brought into Italy by Germanic peoples or by other peoples (e.g. Slavs). The Germanic or Nordic heritage among the Italians then wanders around 5-10%.
    In Sicily further migrations from the Vandals, Normans and Saracens have only slightly affected the ethnic composition of the Sicilian people. The Arab civilization flourished undisturbed for nearly a century and the impact of Arab-Berber colonization occurred in a more intense way. Ultimately, the North African male contribution to Sicily was estimated between 6 and 7.5%.''

    http://books.google.it/books?id=FrwNcwKaUK...q=roman&f=false

    www.nature.com/ejhg/journal/v17/n1/full/ejhg2008120a.html

    www.nature.com/ejhg/journal/v17/n6/full/ejhg2008258a.html

    www.nature.com/ejhg/journal/v17/n6/...ml#figure-title


    Dopo,che tra un po' esco,risponderò anche a ognuna delle tue affermazioni che mi piacciono questi dibattiti :)
     
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    ~Se son rose appassiranno

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    via i negri dalla Penisolaaaaaaaaaaaaa



    zoticiiiiiiiii KR forever
     
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    Anzi no,ho cambiato idea xD

    Che il latino fosse la lingua parlata da TUTTO l'impero romano è parzialmente vero,l'elite delle province era obbligata a parlare il latino e a conoscere il greco come per chi voleva inserirsi nel mondo romano nel senso stretto della parola ma parlare di latino come lingua universale è anche parzialmente sbagliato:La penisola italica con i suoi popoli,coloni greci,etruschi e galli tra tutti,nonostante gli iniziali e fortissimi contrasti si sono rivelati,almeno dall'inizio della repubblica,i più fidati alleati del popolo di roma e con ciò hanno assimilato la cultura romana che a sua volta,per divenire quella della repubblica,ha assimilato molti aspetti delle popolazioni italiche conquistate,inizialmente di quelle popolazioni adiacenti fino ad arrivare alla cultura etrusca e greca delle colonie,il romano,quello primordiale,era un uomo grezzo,che non è assolutamente un accezione negativa,anzi,è stato il punto di forza di Roma e la perdita di tale caratteristica,causata in parte dall'ellenismo e in parte dal cristianesimo,è stata una delle cause della corruzione e della caduta dell'impero ma questo è un altro,lunghissimo,discorso.
    Iberia AKA spagna:Una delle prime province europee ad essere invasa,le cause le conosciamo,grandi risorse minerarie e alleata di carthago nelle leggendarie guerre puniche che hanno sancito la supremazia di roma nel mediterraneo.La conquista di tale provincia iniziò nel 218 A.C. e non può dirsi conclusa,viriato e le successive guerre intestine,fino alla fine della repubblica,la romanizzazione della provincia può considerarsi conclusa in quel periodo,in iberia i dialetti spadroneggiarono fino a tali eventi,perché i romani è vero che lasciavano libertà ai popoli conquistati ma è anche vero che,per dare dimostrazione al mondo intero della supremazia militare,condavvano i popoli ribelli allo sterminio,tantè che le tribù iberiche vennero letteralmente cancellate dalla storia e sostituite da coloni,non per niente la spagna è una delle nazioni più latine dell'europa.
    La gallia,narbonense e cisalpina,venne assoggettata da Giulio Cesare che mise in atto un vero e proprio genocidio nei confronti delle popolazioni galliche,anche qui la romanizzazione,stabilita la tranquillità nel modo in cui solo i romani sapevano fare (Menare le mani).Al contrario dell'italia e della spagna però la francia risulta essere,dopo la caduta dell'impero,maggiore centro di migrazione da parte dei barbari e nonostante risulti essere ancora fortemente influenzata dal latino,dopotutto,come detto sopra,è pur sempre stata una delle province più romanizzate dell'impero,è altrettanto influenzata da queste migrazioni che ha subito.
    Nord africa,egitto,mauritania e cartagine,estremamente romanizzate sì,ma tutto ciò che avevano di romano è stato spazzato via dall'invasione araba e poco gli resta.
    Gran bretagna,che te lo dico a fare,SUD abbastanza romanizzato,tribù sterminate,la conquista dell'isola iniziò con giulio cesare e terminò in età tarda imperiale,i problemi dati da queste popolazioni passano da nerone fino Adriano,neanche il tempo di mettere in atto la romanizzazione che l'impero cadde,le truppe di stanza sull'isola vennero richiamate nel cuore dell'impero per far fronte alle invasioni lasciando le popolazioni costiere in balia dei barbari.
    Le altre province,non te le considero neanche,Lì sono sicuro che il latino NON era la lingua ufficiale della popolazione
    Quindi ritengo che l'ipotesi sui cognomi sia più che valida.

    La sardegna?La sardegna è la regione italiana con il pool genetico più antico di tutti,pur avendo subito svariate invasioni a causa della sua posizione strategica è rimasta praticamente sempre la stessa,o meglio,il pool genetico delle popolazioni costiere ha subito,moderatamente,queste migrazioni ma le popolazioni dell'entroterra sono rimaste praticamente invariate dai tempi più antichi.Cioè,con i sardi parliamo di popolazioni correlate,secondo alcuni studi,ai famosi ''popoli del mare'' aivoja a te quanto deve aspettà romolo!

    Guarda,su longobardi,saraceni e normanni puoi parlare quanto ti pare,ma se i studi della genetica parlano di un pool genetico solo leggermente variato un motivo c'è,basta leggere gli articoli citati sopra.

    ''Nel periodo a noi più vicino ci sono state influenze spagnole, francesi, austrungariche e tedesche''
    Guarda,stesso identico discorso per i normanni,mi hai citato TUTTE e dico TUTTE elite nobiliari,infatti le parentele con queste nazioni,in italia,sono tutte riscontrabili nelle casate nobili non nel popolo che compone la maggioranza.

    Il boom economico non ha neanche sfiorato il nostro pool genetico,se dobbiamo parlare di età moderna sono i nostri geni che dall'italia si sono trasferiti altrove!





    Edited by Lyra ; Guilty - 8/11/2013, 00:50
     
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4 replies since 7/11/2013, 14:27   130 views
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