Sogni erotici pt. 2 (+18)

Aiko spostò il peso in avanti, poggiandosi con le dita sul petto glabro di lui. Poi le labbra si toccarono e le lingue vorticarono, in una danza selvaggia.
Un brivido di piacere gli percorse la schiena.
Il palmo della mano di Shuya era poggiata sulla nuca della fanciulla e le teneva ben saldo il capo, spingendola a sé. Le morse con delicatezza le labbra, senza farle male. Qualche decina di secondi, forse un minuto, poi le labbra si staccarono, mentre le mani andavano ad abbracciarne i fianchi nudi.
Il ragazzo respirava con affanno. Gli occhi dei due amanti si incrociarono, riflettendosi gli uni negli altri.
Fece scivolare le mani verso il basso, cingendole il bacino. Le diede un altro bacio...

Era stato una sorta di decollo, di volo, un istante di assenza di gravità, sebbene i due fossero precipitati l'uno sull'altro, sulle candide lenzuola che disordinate coprivano il materasso.
Lei era sopra di lui, le cosce leggermente divaricate, poiché i corpi si incastrassero alla perfezione. Sulla labbra di Shuya rimeneva il sapore della fanciulla, la cui bocca scendeva piano a baciargli il petto.
Le mani del ragazzo seguirono ancora una volta le curve femminili, ripercorrendo la schiena, con le dita, lungo la spina dorsale, sino al lembo del reggiseno di pizzo.
- Tu... sei mia...
Per qualche istante i polpastrelli giocarono col velluto rosa, finché il gancetto non fu schiuso, lasciando che il reggiseno cadesse, sorretto solo dalle spalline. E poi le mani esplorarono la pelle sottostante, lambendo i seni, sino a sfiorare i capezzoli turgidi.
La aiutò a mettersi dritta, così da sfilarle completamente l'indumento intimo, per poi lasciarla continuare...

Quella che era solo una prominenza, che premeva da dentro i boxer del ragazzo, esplose quando la mano della fanciulla ne sfiorarono l'inguine, accarezzando con le dita la zona sotto l'ombelico.
Shuya fu percosso da una scossa, che ne sconvolse tutto il corpo, spaccandone il respiro, lasciandolo senza fiato.
Inspirò profondamente, una mano giocava con i seni, mentre la l'altra afferrò con delicatezza la testa di lei, tra i capelli vermigli, che ancora indugiava baciandogli il petto. La spinse verso il basso, verso il proprio ventre e poi ancora più giù, guardandola ammaliato. Bramoso. In estasi.