La Confraternita del Pugnale Nero

Senso

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    Titolo:Senso
    (Black Dagger Brotherhood #4)
    Autore: J.R. Ward
    Rizzoli
    Data di uscita: 2011
    Pagine 461


    Trama:Butch O’Neal è un ex poliziotto della sezione Omicidi di Calwell che adesso combatte al fianco dei vampiri della Confraternita del Pugnale Nero, gli ultimi superstiti di un’antica stirpe. Quando si innamora di Marissa, bellissima vampira di nobile discendenza, capisce di non appartenere a quel mondo: troppo vulnerabile per affrontare i lesser, spietati esseri senz'anima, e troppo umano per amare una creatura immortale.
    Ma la sua esistenza sta per essere sconvolta per sempre: i nemici riescono a catturarlo e a imprimergli il marchio del Male. E Butch scoprirà di possedere un dono, un potere sconosciuto e devastante... Il quarto libro della serie dedicata alla Confraternita del Pugnale Nero è la storia di una passione impossibile che osa spingersi oltre la morte.

    CITAZIONE
    "Era stata una giornata lunghissima e terrificante. Per quante ore lo avevano interrogato? Dodici?

    A Butch sembravano almeno mille. Cercò di respirare a fondo, ma aveva qualche costola rotta. Grazie alle premure del suo aguzzino aveva male dappertutto, ma per lo meno il tesser aveva medicato la ferita da arma da fuoco. Solo per prolungare il terzo grado. L'unica nota positiva di quell'incubo era che dalle sue labbra non era uscito niente sulla confraternita. Niente di niente. Neanche quando il tesser era passato ad accanirsi sulle unghie della dita e in mezzo alle gambe."

    Pubblicato da Rizzoli nel 2011, Senso, il quarto libro de La Confraternita Del Pugnale Nero, non tratta la storia di un vampiro, bensì di un umano. In teoria… Ok, non voglio certo svelarvi il finale, però una cosa ci tengo a dirvela: questo volume vi farà provare emozioni fortissime, come tutti i libri della saga, del resto. Mi sono sempre chiesto come avrebbe fatto un umano a ritagliarsi uno spazio all’interno di una famiglia di vampiri. Ok, è sempre stato rispettato e considerato più di un amico… Però mancava qualcosa… J. R. Ward ha esaudito questa curiosità in modo sublime. Una storia dolcissima ed emozionante al tempo stesso. Una storia d’amore che vi terrà col fiato sospeso e che vi farà tremare d’amore. Una gioia per gli occhi, che
    piangeranno gioia e rabbia contemporaneamente.
    All'inizio di questo quarto capitolo della serie troviamo Butch depresso e indeciso su cosa fare della sua vita. La conoscenza dell’esistenza dei vampiri non gli consente di ritornare alla sua vecchia vita, neanche se volesse, ma il fatto stesso di essere umano proibisce di essere coinvolto più a fondo negli affari della Confraternita. In bilico tra due mondi, sente che deve guadagnarsi il suo posto tra i guerrieri e non solo vivere sulle loro spalle. E poi la sua ossessione per Marissa, bellissima vampira aristocratica che sembrava ricambiare il suo interesse, ma che lo ha in qualche modo allontanato, che gli ha spezzato il cuore e che non lo lascia in pace.Butch viene catturato dai Lesser,che lo torturano per avere informazioni sui vampiri e lo offrono all'Omega, che vediamo in azione in prima persona per la prima volta. Il legame con Vishous,saràa chiave della salvezza per lo Sbirro.
    In questo volume infatti sarà ancora piu' palese l' attrazione che Vishous ha per Butch,ne è letteralmente invaghito anche se la scrittrice per motivi editoriali poi ha dovuto censurare e modificare,assottigliare questa sorta di prima coppia omosessuale che difatti non avrà mai sfogo.
    Dopo averlo ritrovato grazie al sangue ce gli ah dato da bere nel precedente libro di soppiatto,Vishous salva letteralmente Butch dalla trasformazione in Lessere in una scena di intimità incredibile che ha fatto credere a tutte le fan,compresa me,che la coppia Gay potesse essere finalmente sviluppata.
    CITAZIONE
    ≈ Le Frasi Più Belle Della Confraternita Del Pugnale Nero - La Saga ≈
    · 10 luglio 2019 ·

    Butch afferrò V per un braccio, costringendolo a voltarsi. «Significa che adesso sono in parte un lesser?»
    Ecco. L'aveva detto. Il suo più grande timore, la ragione per cui si era allontanato da Marissa. Col cavolo che avrebbe imparato a conviverci.
    V lo guardò dritto negli occhi. «No.»
    «Come facciamo a saperlo?»
    «Perché mi rifiuto di accettare questa conclusione.»
    Butch mollò la presa. «È pericoloso infilare la testa nella sabbia, vampiro. Adesso potrei essere tuo nemico.»
    «Tutte. Cazzate.»
    «Vishous, potrei...»
    V lo afferrò per i baveri del cappotto, tirandolo con forza contro di sé. Tremava dalla testa ai piedi, gli occhi brillavano come cristalli nella notte. «Tu non sei mio nemico.»
    In uno scatto d'ira, Butch lo afferrò per le spalle possenti stringendo nei pugni il giaccone di pelle. «Come facciamo a esserne sicuri?»
    V scoprì le zanne e soffiò come un felino, minaccioso. Butch reagì prontamente con altrettanta aggressività, sperando, pregando che cominciassero a darsele di santa ragione. Moriva dalla voglia di darle e di prenderle; voleva che tutti e due ne uscissero coperti di sangue.
    Rimasero a lungo avvinghiati, i muscoli in tensione, grondanti di sudore, sul punto di esplodere.
    Poi la voce di Vishous risuonò nello spazio che separava le loro due facce, strozzata, sostenuta da un respiro affannoso, disperato. «Tu sei l'unico amico che ho. Non sarai mai mio nemico.»
    Impossibile dire chi fu il primo ad abbracciare l'altro, ma l'impulso irresistibile di ridurre in fin di vita il compagno si dissolse, lasciando solo il legame che li univa. Stretti in un abbraccio virile, rimasero fermi per qualche minuto nel vento gelido. Quando si staccarono, lo fecero in modo goffo e imbarazzato.
    -Butch e Vishous

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    Potrebbe essere quindi lui il Distruttore di cui parla una antica profezia, l’arma con cui vincere la guerra contro la Lessening Society, e l’occasione giusta che Butch aspettava per dimostrare il suo valore. Marissa è però contraria al fatto che lui combatta, e questo scatena l’ennesima lite che li allontana, a cui si aggiunge la gelosia di Butch nei confronti di Rehvenge, dal quale Marissa si nutre, mentre vorrebbe essere lui stesso a nutrirla, e gli altri suoi comportamenti molto simili a quelli di un vampiro innamorato. V fa delle ricerche e dopo averlo sottoposto alla regressione ancestrale, viene fuori che Butch ha del sangue di vampiro nelle sue vene, essendo un discendente di Wrath, e questo rende possibile la sua trasformazione (l’incontro tra Butch e la Vergine Scriba è esilarante ^-^), a cui fa seguito l’affiliazione alla Confraternita (bellissima cerimonia in cui capiamo il legame che unisce sangue e menti dei fratelli).
    Infine, grazie al confronto con le altre shellan Beth, Mary e Bella, Marissa comprende che le compagne dei guerrieri devono accettare il ruolo di difensori della razza dei propri compagni, e così chiede perdono a Butch. Lei lavorerà alla creazione del Porto Sicuro e lui combatterà al fianco dei suoi fratelli. I due finalmente possono stare insieme e decidono di sposarsi.
    John Matthew, il personaggio che possiamo dire fa da filo conduttore per tutti i romanzi, è invece alle prese con la rabbia causata dalla morte di Wellsie e dalla mancanza di Tohr, una rabbia che sfoga contro Lash, il bulletto che non perde occasione di punzecchiarlo. Si ritrova così sotto l’ala protettiva di Wrath e Beth e soprattutto di Zsadist (adoro Z in versione insegnante/sergente di ferro :3).
    Inoltre scopriamo che Blaylock ha passato la transizione senza intoppi, mentre lui e Qhuinn, l’amico di Blay, aspettano ancora con ansia e trepidazione il loro momento.
    Tra i nuovi arrivi, teniamo d’occhio la mascolina guerriera Xhex, mezza symphath come Rehvenge, e legata a lui da un misterioso ricattatore.
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    Best Moment Book cap:
    Sullo schermo più vicino c'era Marissa stesa sopra Butch, sul letto. Lo sbirro la stringeva tra le braccia, le ginocchia nude spalancate ad accoglierla mentre si strusciavano l'uno contro l'altro. V non li vedeva in faccia, ma era evidente che si baciavano e ci davano dentro con la lingua.
    V si sfregò la mascella, vagamente consapevole che sotto le armi e i calzoni la pelle si stava surriscaldando. Porca miseria... la mano di Butch scivolava adagio su per la schiena di Marissa, sotto la cascata di capelli biondi, accarezzandole il collo, la nuca.
    Era arrapato, il ragazzo, eppure la toccava in modo molto delicato. Molto tenero.
    V ripensò al sesso che aveva fatto lui, la notte che i lesser avevano catturato Butch. Non c'era niente di delicato in quello. Proprio come piaceva alle due parti in causa.
    Butch cambiò posizione, facendo rotolare Marissa sulla schiena e montandole sopra. Nel farlo, il camice si aprì, i legacci si sciolsero, mettendo in mostra la schiena robusta e la parte inferiore del suo corpo, altrettanto vigorosa. Il tatuaggio alla base della spina dorsale si fletté quando spinse l'inguine tra le sottane di Marissa, cercando di andare a segno. Mentre sfregava contro di lei
    quella che aveva tutta l'aria di essere un'erezione granitica, Marissa spostò le belle mani, lunghe ed eleganti, affondandogli le unghie nelle natiche nude, graffiandolo.
    Butch alzò la testa, senza dubbio per emettere un gemito, pensò V.
    Gesù, gli sembrava quasi di sentirlo... Si... lo sentiva. E all'improvviso venne colto da una smania stranissima. Merda. Che cosa lo intrigava tanto in quella scena?
    -Vishous-
     
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