La Nebbia nel sangue.

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    La Belva 2.0

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    -PARTECIPANTI: Mamoru Momochi, Malandrino ninja Izreel ETO
    MOTIVO: Recupero compagna.
    LUOGO: Amegakure
    CLAUSOLE: //



    Mamoru Momochi




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    Nome:Mamoru
    Cognome: Momochi
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    Villaggio: Kirigakure
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    Elemento #2: Futon
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    Narrato
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    ______________________________________________________

    Il Viaggio che stavano compiendo non era una passeggiata di poche ore. Non potevano neanche sprecare troppo tempo data l'imminente aria di Guerra.
    Durante la riunione a Kirigakure con tutti i compagni e il Mizukage, aveva raccontato di Falkheart e del destino dei bambini Kiriani venduti come esperimenti volti a creare un esercito. Gli era stato ordinato assieme ad altri due ninja di riportare la loro compaesana a casa o di ucciderla qualora lei si fosse per qualche ragione rifiutata. Per arrivare nel Paese della Pioggia da quello dell' Acqua potevano esserci diverse strade.
    La tratta in mare andava sempre e comunque affrontata e sicuramente per lui e per i suoi compagni di viaggio non era un problema.
    La prima scelta poteva essere quella piu' rapida e diretta ma anche quella che li avrebbe piu' esposti a intralci che li avrebbero rallentati.
    Non potevano neanche rischiare prematuramente di lasciarci le cuoia prima della Guerra!
    Di giungere in nave fino alle Terra delle Onde per poi attraversare il Grande Ponte Naruto e arrivare nell' entroterra del Fuoco li avrebbe poi costretti ad attraversare tutta la regione fino al confine con la Pioggia. Troppi chilometri, troppo sbattimento.
    La seconda scelta che poi era quella decisiva, li avrebbe fatti navigare per un bel po'.
    Costeggiando tutta la parte delle Terre del Thè,sarebbero risaliti poi per i fiumi dell' Omonima Terra dei Fiumi.
    Di li sarebbero poi giunti direttamente ad Amegakure senza incrociare troppi nemici.
    Viaggio che comunque durò parecchio tra mare piatto e mosso, tra banchi di nebbia e sole a picco.
    Una volta però giunti alle Terre della Pioggia il clima mutò del tutto, abbandonando il cielo mite e piu' clemente per nuvole perenni e soffocanti cosi basse da poterle quasi toccare.
    Una volta raggiunta Amegakure la pioggia li accolse per non lasciarli piu'.
    << Conoscete la città? Siete mai stati qui prima d' ora?>>
    Chiese ai suoi due compagni mentre si copriva parte del volto con le bende. Voleva entrare nel centro della città senza però dare troppo nell'occhio e loro decisamente non erano poco appariscenti. Che fossero stranieri si capiva benissimo.
    << Se avete domande di qualsiasi tipo, chiedete pure!>>
    Dovevano trovare ETO in quel casino di bassi fondi e grattacieli.
    La cupidigia del luogo i vicoli stretti e bui la tanta gente di ogni sorta che si muoveva di continuo tra mercato, locande e negozi.
    Lei poteva essere ovunque come poteva già essere tornata a Kumogakure.
    Sperava vivamente che il motivo per la quale era tornata alla Pioggia l' avesse trattenuta.




     
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    Nome: Tousen Aburame | Villaggio: Kirigakure no Sato | Rango: Chuunin
    Età: 17 | Altezza e Peso: 1,74/64 | Capelli: Dread Violacei| Occhi: Bianchi | Segni Particolari: Cieco

    Status Psico-Fisico: Perfetto
    Scheda | Legenda: Narrato, << Parlato >>, "Pensato", << Isobu >>, << Parlato Altri >>

    Fummo convocati per svolgere una missione di recupero, io, Yoko e Mamoru eravamo già giunti ad Amegakure no Sato e lì avremmo dovuto recuperare una compagna che da tempo ormai aveva perso il lume della ragione o per meglio dire i propri ricordi. Il Momochi chiese, una volta giunto in quel luogo, se avessimo avuto delle domande da porgli.
    << Chi stiamo recuperando, cosa è in grado di fare? Si aspetta che giungiamo a prenderla? Inoltre dove si trova in questo momento, ha un luogo preferito o altro? >>
    Attesi con le braccia conserte, faceva freddo lì e pioveva ancor di più che a Kirigakure.
     
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    Fugaci mosche tinteggiate di sfumature differenti balenano nella stanza vuota, colà ove lo shinobi tende a celarsi. Sbrilluccicanti pulviscoli di sole si infrangono sulle coperte arruffate dopo una notte agitata, filtrano oltre i micro fori della tapparella sita poco più alla destra del giaciglio ove egli riposa, inerte. Nè il freddo penetrante, nè il caldo cocente smuovono le membra dell'uomo - se di umanità può essere tacciato un simile essere - che resta immobile a contemplare l'intonaco pallido sopra la sua testa, rimembrando attimi di vita vissuta con intensità frenetica e mille altri ancora, trattasi di millesimi di secondo, persi e lasciati in fuga inesorabili come ore.

    Tutto ciò è inutile..

    Eppure non sembra figurare, tra nessuno di questi ultimi, un minimo istante di gioia, o amore, o arguzia, o brio. Solo il nulla, il più totale vuoto cosmico, tedio di vita, sembrano ammorbare ora il fantomatico shinobi, la cui storia sbiadisce pian piano come una chiazza bagnata esposta al Sole. La mano sinistra accenna a muoversi, ma si ferma prima di raggiungere la fronte. Poggia con una leggera pressione all'altezza del cuore, ma il battito si perde nella pulsazione stessa del suo vivere. Al di fuori della stanza, un corvo picchietta sulle inferiate della finestra, crepitando il suo becco lungo la vetrata bagnata dalle incessanti piogge di Amegakure.

    Meglio che vada..

    Gli alti grattacieli del Villaggio della Pioggia brillavano, illuminati dalla fioca luce solare rimasta e da quella artificiale dei grandi schermi presenti su di essi. Costruzioni ricche di ingranaggi e meccanica avanzata, impensabili da trovarsi in altri paesi. Di recente, Ame era diventato un posto nuovo, la città si era oramai evoluta dal punto di vista strutturale, la stessa metropoli si era estesa notevolmente, pur essendo comunque più piccola rispetto ai Villaggi maggiori. Era divenuta la casa di fuggiaschi e reietti come poteva essere considerato Itachi Uchiha, dai più conosciuto come il Corvo traditore del Villaggio della Foglia.

    Sono solamente in tre..

    Nascondersi per lui era diventato parte della routine, sapeva benissimo come e quando farlo e soprattutto come non lasciare indizi che riconducessero alla sua persona. Eppure prima o poi avrebbe voluto riscoprire il piacere di assaporare il vento fresco sul proprio volto, il bagliore del sole sugli occhi e della terra sotto i piedi. Apparve dinnanzi ai tre shinobi come una sagoma nera in fondo al vicolo, bloccando loro la strada. Nel buio della penombra i suoi lineamenti sfocavano con lo scrosciare incessante della pioggia, solamente un paio di inquietanti occhi rossi riflettevano le fioche luci dell'ambiente circostante, dipingendo attorno a lui un quadro di angosciosa bellezza.
     
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    La missione di recupero della Kiriana dispersa cominciò come una notevole quantità di missioni del nostro Villaggio: un bel viaggio per mare fino al continente.
    Pur essendo una prospettiva noiosa per molti, il restarmene crogiolata sul tetto di una barca a prendere il sole, cullata dal moto oceanico e con l' odore di salsedine a carezzarmi le narici, era per me una sensazione piacevole, perché significava che potevo rilassarmi e non essere tesa come una trappola pronta a scattare.

    Alla fine del nostro viaggio, giungemmo ad Amegakure, un bel posticino ameno se ignoravi la pioggia quasi costante, l' atmosfera lugubre, la popolazione formata quasi interamente da Mukenin di altri Paesi (compresi del nostro) e il fatto che qualche tempo fa avevamo conquistato questo posto ed eliminato alcuni dei loro ninja migliori!

    Eh, ho avuto modo di farci un salto. Una cosa veloce, mordi e fuggi, nemmeno il tempo di ammirare le meraviglie architettoniche...

    Dissi con la voce intrecciata con un filo di sarcasmo, dato che le costruzioni di Amegakure, per quanto impressionanti fossero, non si potevano esattamente definire "meraviglie", a meno che non si avesse un gusto per l' orrido e l' industriale post-moderno; allora si potevano quasi considerare orgasmiche.

    Ascoltai le domande proposte da Tousen, tutte atte a identificare al più possibile questa donna e i suoi spostamenti abituali, così da poterla tracciare più facilmente. A quelle, ne aggiunsi una tutta mia:

    Altra domanda: è gnocca? Cioè, sulla scala da 1 a 10 quanto misura?

    È una domanda perfettamente lecita!


    Stavamo avanzando tra le strade del Villaggio in una formazione base: in testa c' era Mamoru Momochi, in quanto nostra guida e unico a sapere dove andare di preciso. Dietro di lui, stava Tousen, essendo il più basso di grado tra di noi, portatore di un "carico prezioso" e privo di capacità sensoriali efficaci con le condizioni atmosferiche circostanti, era meglio che restasse in una posizione abbastanza sicura.
    Infine, a chiudere il trio c' ero io. Facendo uso dei miei occhi per guardare in avanti e controllare i miei compagni, e i sensi acuiti dall' Omicidio Silenzioso per tutte le altre direzioni, prestando attenzione a rumori di passi in avvicinamento. Tra ognuno di noi, c' era poco più di un metro a distanziarci, così da non essere troppo accalcati in caso di necessità e poterci separare rapidamente per eventualmente fuggire.

    Sarebbe stato divertente vederli provare, con me che mantenevo i sensi aumentati per cogliere ogni singolo movimento sospetto, la parte superiore del viso nuovamente adornata dalla mia mezza maschera. Avevo superato il blocco che me la faceva indossare costantemente, ma ora stavamo per incontrare una nuova persona di sesso femminile, e possibilmente riportarla a casa con noi! Ero giustificabilmente nervosa!

    Chissà se qualcuno farà il furbetto e proverà ad attaccarci in preda al rancore?

    Dopotutto, ero stata io stessa assieme ad Ainz e un altro Chunin ad aprire le porte per l' invasione di questo luogo da parte delle nostre forze alleate. Non sarei stata sorpresa se qualche persona avesse voluto fare l' eroe ribelle e provare a mandare un messaggio a Kirigakure, facendo fuori tre dei suoi ninja e incitare una rivoluzione, specie in un periodo così cruciale.

    E le mie aspettative non furono deluse. Una serie di passi, la loro cadenza così diversa e pesante rispetto alla pioggia che ci avvolgeva, che mi rese facile individuarli mentre si muovevano nella nostra direzione. Erano cauti e misurati, non una corsa fomentata, ma il silente accostamento di qualcuno che sapeva usare discrezione e non causare una scenata.
    Stavamo addentrandoci in una stradina, recintata ai lati da grattacieli particolarmente alti, forse eravamo in una sorta di quartiere ad alta densità di abitanti, e a malapena larga abbastanza da far passare due alla volta, ma si dipanava in una rete di ulteriori viuzze in mezzo agli edifici ad ogni lato, ancora più strette. Al sentire il suono, misi le mani nella mia sacca posteriore e presi due Kunai e altrettante carte-bomba, e iniziai a prepararle, senza interrompe il mio cammino per non scatenare sospetti qualora anche il misterioso assalitore fosse dotato di sensi acuti. Arrotolai un esplosivo lungo il manico di ogni pugnale, poi ne infilai uno dentro la mia manica, allungai il passo e misi il secondo nella mano di Tousen, approfittandone per allertarlo.

    Abbiamo compagnia. Davanti a noi, una sola persona, non so se ostile, ma preparati a lanciarlo. Ci sono vie di fuga ad ogni lato, prendi quella alla tua sinistra.

    Sussurrai rapidamente nell' orecchio del Chunin, prima di ritrarmi nella mia posizione originale al fondo della fila, controllando che le stradine laterali immediatamente vicine a noi non avessero impedimenti, qualora dovessimo corrervi dentro per una fuga rapida. E poi lo sentii, chiudendo gli occhi per meglio avvertire la sua presenza con l' Omicidio Silenzioso, il passo leggero che causava il minimo impatto con le pozze d' acqua sulla strada, il suono della pioggia che cadeva sul suo corpo prima del terreno, delineando il suo fisico mentre appariva dritto davanti a noi, presumibilmente dove si trovava l' altra estremità della via che avevamo imboccato.

    Ad orecchio, una dozzina buona di metri ci separavano da questa figura, la cui posizione così apertamente opposta alla nostra indicava intenzioni poco benevole. Mossi una mano a mezzo comporre il sigillo della tigre, per far detonare la carta-bomba sul Kunai in mano a Tousen una volta che l' avesse lanciato, e strinsi l' impugnatura del mio, pronta ad usarlo in caso il nostro oppositore fosse uscito incolume dal primo, ben nascosta dai corpi dei due ninja davanti a me, e poi mi rivolsi all' individuo.

    Hai per caso bisogno di qualcosa?
     
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    Tousen fu il primo a fargli una serie di domande,piu' che lecite.
    Era un tipo sveglio.
    << ETO è una ninja dall' aspetto bambinesco e controverso. Nonostante le dimensioni contenute ha una resistenza fisica decisamente fuori dal comune. Riesce a spingere il proprio corpo al limite e a sfruttarne ogni centimetro. Al contempo si direbbe che per come parla sia una ragazzina fuori di testa,completamente pazza un po' lo è ma sotto sotto ha un cervello niente male. Non credo si aspetti di vederci,o almeno non voi due. Le avevo detto che l' avrei trovata e sarei venuto a prenderla prima o poi. Ad Amegakure ha fondato un Organizzazione per dare lavoro ai ninja rimasti in povertà, inoltre tanti dei bambini che vedete in giro sono sue spie che vagano nei Paesi ninja e come tanti piccoli uccellini che sussurrano le riportano notizie e segreti. Un' altro modo per dare uno scopo di vita a questa gente.Un posto preferito....Non saprei. Quando eravamo piccoli rispondeva il mare,ma qui dubito ci sia.>>
    Poi voltandosi verso la compagna di viaggio Yoko, con quei suoi capelli color neve e gli occhi turchesi rimase spiazzato dalla sua domanda.
    Rise sotto le bende osservandola,poi ci pensò un attimo.
    << Nella botte piccola c'è il vino buono. Quelli di ETO è divino. Ma sono di parte...Conosco ogni millimetro del suo copro come lei il mio,anche se non lo ricorda. Sotto le bende che la fanno sembrare bambina si nasconde una donna alla quale piace giocare sporco ed in ogni maniera.>>
    Che Yoko fosse una di quelle donne alla quale piacevano sia maschi che femmine?
    Stavano procedendo in una stradina stretta,recintata ai lati da grattacieli particolarmente alti. Sapeva dove doveva dirigersi verso il Palazzo acquistato da ETO come base per la sua Organizzazione non poteva altro che fare fa guida ai due compagni in modo che non perdessero troppo tempo li.
    In men che non si dica la situazione mutò sentì i compagni fermarsi di colpo e Yoko domandare a qualcuno se aveva bisogno di qualche cosa.
    Rimase in attesa che qualcuno si palesasse,mentre accumulava il chakra nelle mani pronto a compiere i sigilli.
    Di vie di fuga ne avevano diverse a suo avviso dividersi poteva essere una buona strategia ma se non si fossero poi ritrovati?
    Amegakure poteva essere un labirinto per loro.
    Maledizione piu' si avvicinava a Sayuri piu' i problemi di mettevano nel mezzo a dividerli.


     
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    Accadde qualcosa di davvero spiacevole, durante il nostro cammino per Amegakure ed il nostro soggiorno apparì uno shinobi nemico, più che altro nemico di tutti i villaggi. Un traditore.
    Tutta la situazione precipitò immediatamente, fu Yoko a prendere parola e mi furono affidati due kunai.
    << Furbi a dare delle armi da lancio ad un cieco >>
    Scherzò sarcasticamente il tre code, ma aveva ragione. Percepita la situazione tramite gli insetti compresi che sarei dovuto fuggire, ma ciò non è che fa uno shinobi della Nebbia! Maledizione.
    Lanciai i due kunai, attraversando il Momochi che era in mezzo, cercando di colpire la spalla destra e la gamba sinistra di colui che si presentò a noi.
    Corsi alla mia sinistra e non appena trovato un tugurio divenni invisibile.
    "Se possiede capacità come quelle di Ainz, sono fottuto "
    Potevo morire, non c'è che dire.
     
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    Secondo i più, è superfluo ricercare la felicità in maniera ostinata, sperando di trovarla anche nelle asperità. Al contrario, spesso la gioia risiede proprio nelle cose più semplici e nei piaceri quotidiani, non v'è modo per ciascun individuo di allontanarsi dalle proprie passioni, e ciò porta inesorabilmente ad una continua ed assillante voglia di goderne, la quale si concretizza solo nella rassegnazione. Per gli uomini, infatti, non conta poi tanto la sostanza quanto la forma, è essa a dettare le norme del gaudio e con essa l'uomo soddisfa le proprie voglie, così l'apparenza trionfa sull'interiorità del tutto, e spesso un lussuoso salotto, comodo e adagiante, risulta una realtà più piacevole da vivere rispetto ad un prato verde e sconfinato.

    __________

    Mai concetto fu più errato! Secondo le antiche leggende ed i tomi più polverosi scritti di pugno da saggi ormai estinti, il reale piacere si cela nella quotidianità e si raggiunge mediante la contemplazione della Natura, poichè solo in essa l'uomo può fondersi a se stesso e concretizzare la propria essenza, concepire vita e morte, dolore e gioia. Eppure tutti quei sentimenti erano oramai, per Itachi Uchiha, un vago ricordo. A riportarlo alla realtà fu il planare di un corvo nero fra le alte torri di Amegakure, per poi fare capolino sulla scenografia di quel dì, arpionando con le sue unghie aguzze la spalla sinistra di Itachi. Secondo le leggende Yatagarasu, questo il suo nome, era una creatura di proprietà della Dea del Sole Amaterasu.

    Cra.. Cra..

    La visuale era quello che era ma non serviva un Uchiha a chiarire quanto i tre shinobi di Kiri stessero confabulando; più nel particolare, i due nelle retrovie sembravano armeggiare fra di loro. Lo Sharingan di Itachi osservava le loro movenze con particolare anticipo, sulla sua retina apparivano le proiezioni dei loro movimenti come se se il Mukenin fosse in grado di leggere, o per meglio dire vedere, nel loro futuro. Scorse in loro l'intento di scagliargli contro delle armi da lancio, più probabilmente dei Kunai; immediatamente, come solamente uno shinobi del suo livello era in grado di fare, prese con sè una coppia di Shuriken di piccole dimensioni, intercettò la traiettoria e scagliò le due stelle ninja in rapida sequenza.

    Cosa ci fanno degli shinobi di Kirigakure entro i domini della trista Pioggia?

    La sua rapidità era tale da precedere i suoi avversari; Shuriken e Kunai si sarebbero scontrati fra di loro, generando un'esplosione scaturita dalla presenza di Carte Bomba arrotolate attorno ai manici dei pugnali ma non seguirono nubi di fumo o detriti particolarmente rilevanti, la pioggia avrebbe lavato via tutto quasi immediatamente. Uno di loro si diede alla fuga, imboccando il pertugio che si apriva alla sua sinistra mentre i restanti due sembrarono intenzionati a mantenere la posizione. Itachi si muoveva in avanti con passo cadenzato, mentre uno stormo di corvi illusori avanzava verso di loro, muovendosi con estrema scioltezza anche sotto quella pioggia incessante, con l'intento di raggiungerli e circondarli.

    Tu và..

    Sussurrò affinché Yatagarasu spiccasse il volo. Il corvo cominciò a sbattere le ali prendendo immediatamente quota sino a raggiungere circa dieci metri d'altitudine, muovendosi un po' a destra o un po' a sinistra per evitare gli scrosci d'acqua più violenti. Da che era un'individualità divennero due, poi tre, muovendosi in avanti per poi virare ed imboccare il vicolo verso cui si era andato a nascondere il Chunin; quest'ultimo aveva adoperato una Tecnica di mimetismo, la quale risultò completamente inutile, non soltanto perchè la pioggia incessante ne rivelava comunque i lineamenti ma sopratutto perchè lo Sharingan era in grado di scorgere oltre quel misero inganno. Solamente allora, ripresero a gracchiare.
     
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    Battito d' ali, quieto gracchiare, un' alterazione dell' eco piovano sulla figura dell' individuo. Sembrava che il nostro ospite non fosse completamente da solo, ma che portasse con sé un piccolo compagno animale.

    Un volatile... Fastidioso dato che gli permetterebbe un punto di vista aereo.

    Fortunatamente, non sarebbe stato molto d' aiuto nel suo caso, sicché sentii Tousen lanciare il suo Kunai, solo per essere intercettato da uno Shuriken lanciato dall' altro ninja. La deflagrazione che attivai al momento dell' impatto causò una nube di polvere e lanciai a mia volta l' arma esplosiva, mentre Tousen iniziava la sua fuga.

    Il mio Kunai viaggiò in linea retta, mentre ponevo le mani per un sigillo in preparazione della mia prossima mossa. Sentii un nuovo impatto Kunai contro Shuriken e la seconda esplosione innescata dall' impatto, creando una seconda cortina fumogena a rimpiazzare quella già dispersa dalla pioggia.
    Non avrebbe avuto una maggiore durata, ma quella manciata di secondi preziosi sarebbero stati inestimabili, mentre inspiravo e rilasciavo dalla mia bocca una fitta nube di nebbia dalla mia bocca, come sentivo i primi passi mossi dal ninja verso di noi.

    Facendo uso dell' umidità già presente, la mia tecnica si espanse rapidamente, coprendo tutta la zona per un' area completa di 20 metri cubi centrata su di me, ma diversamente dalla polvere normale sollevata dalle carte-bomba, questa rimase salda al suo posto, le gocce di pioggia che scendevano dal cielo non facevano in tempo ad entrare in contatto con il vapore, che già evaporavano andando a rendere ancora più difficile la visibilità in quella strada.

    Una volta creata la nube, saltai indietro lasciando il Momochi alla mercé del misterioso shinobi e della mia nebbia acida e generai due copie di me sfruttando l' acqua che mi circondava e le spedii a posizionarsi al di sopra della Bruma e di tenersi pronte a rilasciare nuovo vapore corrosivo per espandere ulteriormente la cortina al minimo segno di rappresaglia del nemico, una situata all' uscita da cui stavo scappando, l' altra diretta verso la seconda da cui era giunto l' intruso.

    Un poco mi spiace per Satoru. Non è una bella morte quella che vivrà, anche se rapida.

    Il solo contatto con il vapore acido che generavo era in grado di sciogliere la carne in un istante, e anche i materiali più resistenti potevano mantenere la loro solidità per poco, un ulteriore motivo del mio andarmene via da lì subito e del perché avessi detto a Tousen di fare altrettanto: non vorrei che venisse coinvolto dal crollo di quei grattacieli.
    La fuga non era certo la più onorevole delle opzioni, e molti Kiriani avrebbero preferito morire mentre fronteggiavano il nemico, magari portandoselo appresso all' altro mondo, ma personalmente ero una che preferiva il motto "vivi per combattere un secondo giorno, imprimendoti bene nella memoria chi uccidere per primo".

    Sbucai fuori dal vicolo, ancora immersa dalla mia nebbia per i restanti metri, e mi diressi rapida verso l' uscita di Amegakure, tentando di localizzare Tousen attraverso il suono dei suoi passi.
    C' era anche il suono di diversi corvi che gracchiavano nella direzione verso cui era fuggito, e per questo misi mano ai miei Fuma Shuriken, tenendoli chiusi. Sembrava che avrei dovuto eliminare qualche peste volante lungo la strada, se non volevo rischiare l' opzione nucleare!
     
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    Vorrei richiedere una moderazione riguardo alcune cose:

    CITAZIONE (-Itachi Uchiha- @ 8/1/2022, 15:25) 
    A riportarlo alla realtà fu il planare di un corvo nero fra le alte torri di Amegakure, per poi fare capolino sulla scenografia di quel dì, arpionando con le sue unghie aguzze la spalla sinistra di Itachi. Secondo le leggende Yatagarasu, questo il suo nome, era una creatura di proprietà della Dea del Sole Amaterasu.

    Quando è stato evocato il corvo? Non mi sembra che nemmeno nel post precedente parli di usare la tecnica del richiamo per farlo apparire.

    CITAZIONE (-Itachi Uchiha- @ 8/1/2022, 15:25) 
    ma non seguirono nubi di fumo o detriti particolarmente rilevanti, la pioggia avrebbe lavato via tutto quasi immediatamente. Uno di loro si diede alla fuga, imboccando il pertugio che si apriva alla sua sinistra mentre i restanti due sembrarono intenzionati a mantenere la posizione.

    Anche se consideri la pioggia, le esplosioni generano comunque un bel po' di fumo e polvere, che rimangono decisamente consistenti anche se solo per il momento iniziale e non vengono dissipati così rapidamente.
    Tousen è poi scappato appena esplose il primo Kunai con carta bomba, gettandosi nel vicolo a sinistra sfruttando la cecità del campo visivo di Itachi dovuta appunto alla "nube" creatasi subito dopo l'esplosione. Perciò Itachi non può vedere né sapere dove sia andato Tousen.

    The Law
     
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    1. Il corvo era già presente a partire dal Primo Post, è solo arrivato in un secondo momento. Tralasciando il dispendio di Chakra che, per quanto mi riguarda può anche essere considerato "speso", trattandosi di una narrazione placida e quindi disinteressata da quelle che poi sarebbero state le vicende dell'avventura, sarebbe cambiato qualcosa ai fini della Role se fosse stato evocato?
    CITAZIONE
    Al di fuori della stanza, un corvo picchietta sulle inferiate della finestra, crepitando il suo becco lungo la vetrata bagnata dalle incessanti piogge di Amegakure.

    2. Tousen lancia i Kunai e scappa, non viene lasciato intendere che attende l'esplosione delle Carte Bomba per utilizzare il diversivo come mezzo di fuga.
    CITAZIONE
    Lanciai i due kunai, attraversando il Momochi che era in mezzo, cercando di colpire la spalla destra e la gamba sinistra di colui che si presentò a noi.
    Corsi alla mia sinistra e non appena trovato un tugurio divenni invisibile.

    Non è possibile immaginare le intenzioni ma solo quello che viene scritto, pertanto ho "tradotto" che lancia il Kunai e scappa, senza aspettare l'esplosione, permettendo al Pg di vedere subito la direzione che prende. Secondariamente, lo Sharingan è in grado di prevedere i movimenti, vedendo con un certo anticipo rispetto all'esplosione la direzione che prenderà.
    CITAZIONE
    Lo Sharingan di Itachi osservava le loro movenze con particolare anticipo, sulla sua retina apparivano le proiezioni dei loro movimenti come se se il Mukenin fosse in grado di leggere, o per meglio dire vedere, nel loro futuro.

    3. Prendo anche come ipotesi ultima che Itachi non sia in grado di vedere la direzione presa da Tousen, ma non trovo particolari differenze nella risoluzione finale, Avete una strada a destra, una a sinistra ed una dietro di voi, corretto? Non è che Tousen descrive chissà quale percorso arzigogolato, fatto di vicoli, bivi o quant'altro "Corsi alla mia sinistra e non appena trovato un tugurio divenni invisibile." Così come i corvi sono tre nel post da me descritto si sarebbero comunque divisi nel caso in cui non avessero saputo fin da subito dove cercare, individuando poi il Pg per le stesse motivazioni già descritte. Mettiamo anche caso che il corvo non fosse li, worst case scenario, Tousen non sta più scappando, a leggere dal suo post ha preso la strada alla sua sinistra e poi si è mimetizzato "non appena trovato un tugurio divenni invisibile" quindi anche a voler includere una perdita di tempo per la Tecnica del Richiamo, siamo sempre punto e a capo, non è che il pg guadagna o perde tempo, rimane li dov'è stato lasciato.

    Nb. Comunque, di norma, prima le cose le si discutono e si cerca di trovare un punto d'incontro, a maggior ragione se per certe sciocchezze, sarei stato più che disponibile a spiegare il mio punto di vista anche per rendere l'avventura più piacevole per tutti, poi si richiede una Moderazione se proprio non si è in grado di dialogare. Anche perchè voi avete già postato ed in un certo senso avete dato per "buono" il post da me fatto, se c'erano delle problematiche queste sarebbero dovute emergere fin da subito, non dopo..


    Edited by -Itachi Uchiha- - 9/1/2022, 13:49
     
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    Ragazzi ma davvero avete bisogno della mia moderazione? Mi sembra siate tutti abbastanza d'accordo, forse tranne Malandrino. Stiamo parlando di un'avventura dove c'è un png attivo, eppure c'è stata un'interferenza e poi uno scontro. Sapete tutti benissimo che laddove c'è un png che influenza anche minimamente lo scontro, non dovrebbero esserci consequenze per i pg coinvolti...ma nessuno ha detto nulla, quindi immaginavo fosse tutto pianificato fra di voi. Anche il post di Izreel è quello che è, di certo non un post pensato o di scontro. Non mi aspettavo una chiamata quindi.
    Cmq ciò non mi disturba affatto e vi faccio pure con piacere la moderazione per quanto riguarda i post incriminati, però se le cose stessero come appena detto...non fatemi perdere altro tempo :asd:

    [spoiler_tag]Questione PNG[/spoiler_tag]
    ETO, ho letto che sul gruppo scrivevi di non poter utilizzare tecniche, ma questo non è completamente vero. In realtà non puoi influenzare lo scontro con il png, ma nulla ti vieta di difenderti/scappare senza avvantaggiare ulteriormente nessuna delle due parti. In caso di morte il png non sarà ovviamente sfruttabile da nessuno per nessuna ragione.

    Passo alla moderazione. All'inizio di ogni spoiler risponderò direttamente ai vari punti in modo secco, così da darvi subito una risposta senza dovervi necessariamente leggere tutta la spiegazione.
    [spoiler_tag]Questione Corvo[/spoiler_tag]
    • Il corvo c'è? Si.
    CITAZIONE (Malandrino ninja @ 9/1/2022, 11:54) 
    Quando è stato evocato il corvo? Non mi sembra che nemmeno nel post precedente parli di usare la tecnica del richiamo per farlo apparire.

    Per risponderti ti quoto un pezzo del primo post.
    CITAZIONE (-Itachi Uchiha- @ 4/1/2022, 16:10) 
    Al di fuori della stanza, un corvo picchietta sulle inferiate della finestra, crepitando il suo becco lungo la vetrata bagnata dalle incessanti piogge di Amegakure.
    Meglio che vada..
    Sono solamente in tre..

    Presenza di "un corvo", che beccando sulla vetrata non può che essere reale. L'azione del beccare abbinata alla reazione del ninja, fa sembrare il tutto come se il corvo volesse avvertire lo shinobi riguardo la presenza di alcuni stranieri. I due sono quindi compari ed è giusto supporre che questo corvo non sia altro che Yatagarasu, l'evocazione personale di Itachi. Detto questo, è ovvio che:
    - i sigilli vanno sempre fatti durante gli scontri o per attacchi (ovviamente se la tecnica li richiede), ma in questo caso non siamo ancora giunti a queste situazioni;
    - non si può entrare nell'avventura con tecniche già attive (es. copie mai descritte, richiami etc) così da avvantaggiarsi da una mancata descrizione, ma in questo caso il corvo viene presentato, e senza mezzi termini. Aggiungo che in nessuno di questi casi vengono concessi vantaggi in termini di chakra, quindi potete stare tranquilli.
    Personalmente trovo il tutto molto più realistico così piuttosto che con un'evocazione fatta sul momento. Si capisce subito infatti che il corvo, il cui compito era evidentemente quello di sorvolare Ame, non viene evocato "guardacaso" nel preciso momento in cui vi infiltrate...ma stava facendo da vedetta già da un po'.

    [spoiler_tag]Questione Visione Sharingan - Tousen che scappa[/spoiler_tag]
    • Itachi vede Tousen scappare? Si.
    CITAZIONE (Malandrino ninja @ 4/1/2022, 20:01) 
    Tra ognuno di noi, c' era poco più di un metro a distanziarci...
    ...allungai il passo e misi il secondo nella mano di Tousen, approfittandone per allertarlo.
    ...una dozzina buona di metri ci separavano da questa figura...
    ...ben nascosta dai corpi dei due ninja davanti a me

    Fra Yoko ed Itachi non c'è contatto visivo, e qualora ci fosse sarebbe minimo. Al di là della distanza e della pioggia, che diventa un fattore seppur minimo, Yoko viene descritta coperta dai due ninja che la precedono. Questo significa che Itachi non può prevedere nella sua interezza tutto l'avvenuto con lo sharingan, ma solo una minima parte, ovvero quella riguardante il lancio di Tousen. Di quest'ultimo infatti non viene descritto nulla di significativo che potesse "proteggerlo" dalla preveggenza dei movimenti propria dello sharingan.
    Questo non vuol significare che Itachi non sarà in grado di contrastare i kunai lanciatigli da Tousen (che in realtà sarebbe uno), ma che semplicemente avrà qualche istante in meno per farlo.
    CITAZIONE (Malandrino ninja @ 9/1/2022, 11:54) 
    Anche se consideri la pioggia, le esplosioni generano comunque un bel po' di fumo e polvere, che rimangono decisamente consistenti anche se solo per il momento iniziale e non vengono dissipati così rapidamente.

    Questo che dici è vero. Penso però ci interessi relativamente poco dato l'errore di Izreel.
    CITAZIONE (Malandrino ninja @ 4/1/2022, 20:01) 
    Abbiamo compagnia. Davanti a noi, una sola persona, non so se ostile, ma preparati a lanciarlo. Ci sono vie di fuga ad ogni lato, prendi quella alla tua sinistra.

    Quoto questa riga di parlato perché è ciò che Yoko dice a Tousen, che quindi sa questo e basta. Lui non sa necessariamente quello che abbiamo capito noi utenti, ovvero che il piano era di sfruttare l'esplosione per sottrarsi alla vista avversaria ed approfittarne per scappare. Certo, non ci voleva un genio per capirlo e mi direte che il pg così pare un po' stupido, però quella di -Itachi Uchiha- non la vedo come una vera mancanza di "rispetto del pg avversario", anche se ovviamente ha sfruttato la pochezza descrittiva del post di Izreel. Nel caso in cui invece il tutto fosse stato più chiaro per Tousen, la situazione l'avrei vista con occhio differente.
    CITAZIONE (Izreel @ 7/1/2022, 17:17) 
    Lanciai i due kunai, attraversando il Momochi che era in mezzo, cercando di colpire la spalla destra e la gamba sinistra di colui che si presentò a noi. Corsi alla mia sinistra e non appena trovato un tugurio divenni invisibile.

    Come vedete la prima frase descritta da Izreel pecca in descrizione e, in piccola parte, anche di senso.

    C'è da dire cmq che la brevità del tratto che percorre il kunai prima di esplodere è così minima che realisticamente non darebbe tempo a Tousen di cambiar posizione e scappare...ma questo dipende molto da come è stato lanciato il kunai (a noi ignoto), in quanto in base a quello si potrebbe favorire od ostacolare la corsa verso sinistra. Se ad una posizione favorevole alla fuga aggiungi la preveggenza dello sharingan, ecco che il tutto diventa magicamente possibile.
    NB: per esser precisi però, è chiaro dal post di -Itachi Uchiha- che anche lui (utente), vista la consequenzialità con la quale sono stati descritti gli eventi e vista la scusante della pioggia, si era immaginato lo scatto di Tousen conseguente all'esplosione e non antecedente. Quanto detto dopo è chiaramente una scusa che però è resa possibile ed ha valore grazie, stavolta, alla mancata specifica di consequenzialità delle azioni da parte di tutti (Izreel e -Itachi Uchiha-) ed al fatto che l'unica cosa descritta come certa è che Itachi vede Tousen scappare. Dal momento che, come spiegato, esiste una seppur piccola possibilità che Itachi riesca a vedere Tousen scappare prima dell'esplosione, e viste le assenze di descrizioni dettagliate, bisogna dar per buona l'unica cosa certa descritta nel post.

    [spoiler_tag]Questione Arte del Vapore - Attacco della Bruma[/spoiler_tag]
    • La pioggia aumenta l'effetto della nebbia acida? Non lo so, non sono un chimico, posso solo supporre come tutti voi. Cmq, per questo scontro, non ci interesserà.

    Ho notato i messaggi che vi scambiavate su Telegram e quindi riprendo la questione giusto per dire che in realtà, se quanto descritto sia vero o meno, a noi non interessa per questo scontro. Non ci interessa perché come dicevo all'inizio è tutto abbastanza telefonato, si capisce quello che succederà e non credo proprio l'interessato verrà coinvolto dal tutto. Inoltre, al di là di questo, l'addensarsi della nube non ci interessa nemmeno dal punto di vista "difensivo" nei confronti dei corvi illusori, in quanto mi pare di capire che Yoko stia combattendo ad occhi chiusi, che di per sé difende da un genjutsu visivo.
    CITAZIONE (Malandrino ninja @ 4/1/2022, 20:01) 
    E poi lo sentii, chiudendo gli occhi per meglio avvertire la sua presenza con l' Omicidio Silenzioso...
    Ad orecchio, una...

    CITAZIONE (Malandrino ninja @ 8/1/2022, 16:21) 
    Battito d' ali, quieto gracchiare, un' alterazione dell' eco piovano sulla figura dell' individuo. Sembrava che il nostro ospite non fosse completamente da solo, ma che portasse con sé un piccolo compagno animale.
    ...sicché sentii Tousen lanciare il suo Kunai...
    Sentii un nuovo impatto Kunai contro Shuriken e la seconda esplosione innescata dall' impatto...

    Spero di aver risposto a tutti i dubbi.
    Giusto un'ultima cosa: siate coerenti con i vostri pg e con gli eventi descritti. Senza entrare nel dettaglio, visto che non mi è stato chiesto, ma chi una cosa chi un'altra...ho notato azioni e comportamenti strani, così come retcon.
    Buona prosecuzione :b:


    Edited by The Law - 10/1/2022, 13:40
     
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    Clan:Momochi
    Villaggio: Kirigakure
    Rango:Jonin
    Organizzazione: //
    Elemento #1: Suiton
    Elemento #2: Futon
    Nick: Leelan2






    [size=7]ROLE


    Narrato
    Parlato
    Pensato


    ______________________________________________________


    Forse non aveva preso in considerazione troppo adeguatamente la possibilità che qualcuno cercasse di intralciare il loro cammino.
    Fu tutto molto veloce, da prima lui e i suoi compagni si stavano incamminando in un vicolo stretto con Yoko e Tousen a fargli domande al quale stava rispondendo.
    Successivamente Yoko aveva "udito" o carpito la presenza di qualcuno che lui proprio non aveva nemmeno fiutato.
    In men che non si dica si trovò davanti un ninja sconosciuto.
    Una figura ammantata di nero dall' aria sinistra e nefasta. Non credeva di poter provare un simile terrore nei confronti di qualcuno, infondo aveva subito torture ben peggiori di quella della visione di un tizio nell'ombra. Non poteva credere di provare un' tale sentimento, non era affatto da lui.
    Il suono di un kunai lanciato alle sue spalle, il sibilo nell' aria lo fece spostare appena di lato, la punta di esso che gli ferì le carni all' altezza della spalla per poi proseguire nella direzione in cui era stato lanciato.
    Abbassò lo sguardo ai propri piedi, era su una grata circolare di ferro.
    Il dolore della ferita pungente e fresco lo fece tornare alla realtà dei fatti. Era profonda abbastanza da farlo imprecare e da dargli fastidio nei movimenti.
    Non poteva rimanere li il suo obbiettivo non era certo quella figura, lui doveva portare a termine la missione datagli dal Mizukage ad ogni costo.
    Si abbassò di scatto mentre i kunai andavano ad impattare a 4 metri dalla loro posizione.
    Con tutta la forza che aveva afferrò la grata spostandola e calandosi giu' per le fognature.
    Doveva trovare ETO, d' altronde il Mizukage stesso aveva ordinato a tutti e tre di cercarla ad un chunin di cui si fidava e ad una Jonin che sembrava sicuramente molto sveglia e un po' avventata.
    Non conosceva bene quei due ninja, in confronto alla compagnia di una vita anche se lei non ricordava affatto, erano niente.
    Si calò nelle fogne mentre le esplosioni in lontananza facevano tremare il sottosuolo. Era alto abbastanza da poter richiudere il tombino facilmente allungando le braccia verso l' alto.
    Con il chakra ancora accumulato all' altezza delle mani, compose i sigilli.
    Il ghiaccio chiuse del tutto il passaggio, congelandolo all' istante e saldamente al manto stradale, ricoprendo parte del soffitto o meglio della tubatura e i suoi lati. Vide i topi scappare tra i suoi piedi e correre all'impazzata uno dietro l' altro.
    Li avrebbe seguiti, sicuramente loro conoscevano la via di fuga giusta.
    A corsa si allontanò dal luogo dello scontro. Sarebbe uscito da la sotto non appena i topi avessero trovato una fonte di calore e quindi un luogo sicuro o un altro tombino da quale fare capolino.
    Proseguì negli snodi delle fognature procedendo spedito,i topi erano esseri molto intelligenti quando si trattava di darsela a zampette veloci.
    Dopo un quindicina di minuti e non sapeva nemmeno lui quanti km di distanza da quel che era accaduto prima, le tubature divennero molto piu' grandi e ampie.
    I topi vennero illuminati dalla luce dell' esterno,la pioggia cadeva ancora incessante dal cielo.
    Il tunnel subiva un interruzione in un canale di scolo all' aperto.
    Il sangue gli colava ancora dal braccio ferito.
    Delle scalette di ferro a sinistra riportavano direttamente sul manto stradale.
    Guardando all' insù gli fu chiaro dai grattacieli che era ancora ad Amegakure, solo non sapeva minimamente dove.
    Risalì le scalette facendo capolino per strada, qualcuno lo guardò per qualche secondo, passanti che però non si curarono di lui.
    Un attimo per respirare, guardò la ferita.
    Poi si sentì osservato. Quando scattò voltandosi un gruppetto di bambini curiosi stava fissando lui e il sangue colare a terra.
    << Deve fare male!>>
    Ci mancavano solo loro...Aveva rispetto però per quelle piccole creature innocenti costrette a vivere in un posto del genere.
    Una bambina gli allungò un lembo di stoffa pulito.
    Lo prese tra le mani per poi avvolgerlo a fermare il sangue, attorno alla ferita.
    Tra di loro i ragazzini bisbigliavano, qualcuno proveniva da altre strade e si univa al gruppetto.
    Li osservò bene. Poi si rese conto.
    << Fa molto male questa ferita,ma ti ringrazio del pezzo di stoffa. Cerco ETO, voi sapete dove sia adesso?>>
    I piccoli si riunirono in cerchio non rispondendo inizialmente alla sua domanda.
    Stavano valutando il da farsi.
    Certo che assoldare dei bambini a spie e portatori di segreti era da veri bastardi.
    Poi si voltarono nuovamente verso di lui ed uno dei piu' grandi,forse,parlò per tutti.
    << Eto- san vaga qua e la...Ma noi sappiamo sempre come trovarla. Starà sicuramente riposando a quest' ora nella sua Torre. La trovi li!>>
    Indicò il cielo e una delle torri piu' alte,un grattacielo in effetti vecchio ma ristrutturato.
    Prese i soldi che aveva con se lanciandoli al ragazzino. In segno di gratitudine e in men che non si dica l' attenzione per lui fu totalmente surclassata dal Dio Denaro.
    L' avrebbe trovata li dunque,in cima a quella torre come una Principessa che attende il suo Principe.
    Corse verso la direzione indicata dal bambino fino a quando giunse alla base della Torre,all'entrata principale.
    Guardie mascherate si frapposero tra lui e la porta.
    Non avevano intenzione di farlo passare, sicuramente non prima di annunciarsi.
    << Nè nè che cazzo ci fai qui tu?>>
    La voce di lei gli giunse da sopra la testa,da molto molto in alto.
    Quando alzò lo sguardo e le guardie fecero lo stesso,lei lo saluto con la manina bendata.
    << Fatelo salire,ma pulisciti i piedi...Hai la cacca sui calzari,che schifo...>>
    Gli aprirono la porta ed entrò,togliendosi i calzari lasciandoli in un angolo sali le scale fino a lei come se avesse un razzo nell' ano.
    Con quella parlantina,Eto non era proprio la Principessa del Castello.











    Edited by ETO - 11/1/2022, 09:02
     
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    Nome: Tousen Aburame | Villaggio: Kirigakure no Sato | Rango: Chuunin
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    Confuso, un po' perplesso per tutto l'accaduto riuscì il qualche modo a fuggire nascondendomi dietro un palazzo. Fui, però, scoperto dall'evocazione del traditore della Foglia. Riuscì a percepirlo tramite i miei insetti, lui sapeva che ero lì poiché mi osservava o comunque la mia silouhette generata dalla pioggia.
    "Mmh ma perché siamo fuggiti allora?"
    << Ordini dall'alto, a quanto pare. Mah, che vogliamo fare? >>
    "Io me ne tornerei pure a Kiri. Qua la situazione è diventata stramba."
    Dissi sospirando. Scritto un messaggio a Yoko, in cui l'informavo dei miei spostamenti, mandai i miei insetti verso la posizione precedente e percepirono un involucro ghiacciato. Alcuni di essi riuscirono a volare sopra e passare riuscendo a mandare il messaggio, qualora non venisse intercettato. Annullai la tecnica e parlai con il corvo.
    << Non ho intenzione di lottare contro di te, Corvo e nemmeno contro il tuo padrone. Lasciami andare, non ti interesso infondo. >>
    Facendo spallucce, avrei svolto la strada al contrario di quando arrivai. Inizió il mio rientro a Kirigakure no Sato.

    Esco dalla role qualora nessuno si frapponi fra me e l'uscita. In caso contrario ruoleró di conseguenza.
     
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    La via del ninja è un sentiero tortuoso ed ostico da seguire per chiunque aspiri a diventare qualcuno capace di segnare la storia ed il corso stesso del tempo con le proprie azioni. In realtà la difficoltà vera e propria non sta nel seguire il sentiero, ma nel non perdersi per le viuzze e scorciatoie che lo circondano. Perchè ciascuna di quelle stradine più piccole e apparentemente meno aspre conduce ad una differente meta. Così chiunque è costantemente messo alla prova, poichè tentato da quelle scorciatoie allettanti che potrebbero condurlo al suo obiettivo più in fretta del previsto, o forse sarebbe meglio dire più in fretta del dovuto. Quel dì, tre shinobi di Kirigakure avevano imboccato la via che li condusse diritti nella tana del lupo.

    Li facevo più orgogliosi del Coprifronte che vantano di portare.. Eppure..

    Il giovane Chunin era fuggito in un vicolo buio, mentre l'apripista della squadra aveva deciso di darsela imboccando la via che lo avrebbe condotto al sistema fognario del Villaggio. Nel frattempo, Itachi continuava la sua quieta avanzata e la Kunoichi congiungeva le mani nel Sigillo del Cavallo, per poi rilasciare una strana coltre di bruma. Il Mukenin era quasi giunto all'aprirsi del vicolo ove si era nascosto il Chunin della Nebbia, appena un paio di metri lo separavano dalla Kunoichi, la quale effettuò un balzo all'indietro all'incirca della medesima distanza. Al che l'Uchiha congiunse le mani nel Sigillo della Pecora, generando un Clone al limitare del vicolo, il quale rimase immobile con la mano poggiata sull'elsa della Katana.

    __________

    Spezzo la narrazione onde evitare confusione e fraintendimenti.

    __________

    Itachi

    Il Mukenin imboccò il vicolo alla sua destra, seguendo il gracchiare incessante dei Corvi che aveva mandato precedentemente all'inseguimento. Non si scomodò mai ad affrettare il passo più di quanto fosse realmente necessario, raggiungendo il suo obiettivo con la solita calma e quiete che tanto lo contraddistinguevano. Allungò la mano verso l'alto, estendendo le dita indice e medio a mo' di trespolo, sino a favorire un saldo punto d'appoggio affinché Yatagarasu vi ci si potesse appollaiare sopra. Il Corvo gracchiò qualcosa di indecifrabile, rivelando allo shinobi la già ovvia posizione del Chunin, il quale decise di annullare la Tecnica di mimetismo per tentare di instaurare una qualche sorta di dialogo.

    Non ho alcun interesse ad ucciderti.. Anzi.. Mi tornerai più utile da vivo che da morto..

    Disse, stanziandosi ad un paio di metri dalla posizione del giovane Chunin. I Corvi sembravano roteare attorno alla loro posizione, quasi fossero uno stormo di avvoltoi in attesa che il predatore mollasse giù qualche avanzo della carcassa appena conquistata. Al che, Itachi convogliò del Chakra sulla mano, concentrandolo a tal punto da renderlo visibile ad occhio nudo; delle inquietanti fiammelle rossastre cominciarono ad avvolgere i polpastrelli del Mukenin, per poi inglobare l'intero palmo destro. Avrebbe poi poggiato il palmo al terreno, irradiando di Chakra il suolo inumidito, nel tentativo di innalzare una barriera incandescente con la quale catturare al suo interno lo sventurato Chunin di Kirigakure no Sato.

    __________

    Cloni

    La visibilità era rimasta quasi invariata, vi era sì una leggera nebbiolina attorno alla posizione della Kunoichi [20m³] ma nulla che impedisse ai presenti di vedervi attraverso. La pioggia scrosciava su di loro ed alcune gocce d'acqua sembravano evaporare nel mentre entravano in contatto con quella singolare bruma ma erano fin troppe per permettere una reazione costante. Aveva inoltre notato quanto la giovane Kunoichi sembrava stesse tenendo gli occhi ben chiusi, come se si fosse concentrata unicamente sui sensi alternativi alla vista, fra questi l'udito; a tal proposito, il Clone decise di infondere un'esigua quantità di Chakra all'interno del piccolo Sonaglio d'ottone che portava legato con sè.

    Non ora..

    Tutto si sviluppò in istanti brevissimi, atti a coprire un lasso di tempo che ad una fugace occhiata poteva apparire frivolo ed ininfluente. Il Clone scorse nelle sue movenze l'intenzione di congiungere nuovamente le mani nel tentativo di utilizzare una seconda Tecnica. Avrebbe quindi concentrato la propria muscolatura per effettuare un'estrazione trasversale della propria arma atta a colpirla all'altezza del petto con il solo spostamento d'aria prodotto dalla lama, ampliando così il raggio d'azione del proprio Iaidō. Il movimento sarebbe stato quasi istantaneo, intervallato unicamente dal soave tintinnio del Sonaglio che portava con sè, il quale avrebbe sovrastato con il suo dolce suono le movenze del Bunshin.
     
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    La mia fuga non funzionò, anzi subito dopo aver rilasciato la tecnica, ormai divenuta futile data la costante presenza della pioggia, comparì il nemico. Eravamo in un uno contro uno, uno di quelli fugaci, uno di quelli deleteri. L'uomo disse che non mi desiderava morto, bensì da vivo gli avrei potuto dare molte più informazioni. Sospirai.
    << Allora questo è un addio! >> "Mio caro Isobu..."
    La tartaruga si stranì e tutto ad un tratto iniziai a percepire ansia e preoccupazione, ma non da parte mia bensì dal cercoterio. Inziai a tremare a causa del suo timore, riuscì ad attivare il primo manto ed a snudare gli artigli della belva.
    << Cosa vuoi fare?! >>
    "Sono uno shinobi della Nebbia! E sono fuggito come una di quelle foglioline, tremante di paura. No, non si fa così. C'è solo un ordine per uno shinobi della Nebbia in trappola. La morte!"
    L'Uchiha, d'altronde, aveva effettuato la sua mossa e generò una barriera in cui mi intrappolò.
    "Ammazzalo e poi fuggi, sei libero mio caro amico. Non farti acciuffare da quelli che ti hanno sempre odiato. Ho compreso il tuo dolore ed avrei usato questo stesso tuo dolore per uccidere mio padre. Non sarà così, ma non sarò morto invano!"
    Prima di qualsiasi tentativo di attacco nemico, nell'istante successivo che lo shinobi avrebbe alzato la mano dopo aver eseguito il suo fuinjutsu, liberai totalmente il chakra del cercoterio, uccidendomi. Qualche istante dopo al mio decesso Isobu apparve, cercando di spaccare la barriera fiammeggiante che lo teneva -inutilmente- catturato. Convogliato il chakra di una Bijuudama aveva sotto tiro il nemico che aveva indotto Tousen al suicidio. Sparò il colpo con l'intento di ammazzare il traditore.

    Una volta libero, Isobu sarebbe fuggito via, continuando a sparare bombe di chakra cercando di radere al suolo Amegakure no Sato.


    Edited by Izreel - 12/1/2022, 14:44
     
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