Atto fondativo

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    • Luogo: Casa di Karasu, sotterraneo
    • No Intromissioni: no intro no morte no cattura

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    Karasu Morita




    ¦ Nome:Karasu Morita
    ¦ Rango: Jonin
    ¦ Villaggio:Konohagakure no Sato
    ¦ Abilità Innata: Arte della Vampa
    ¦ Abilità Speciale:Otto Porte Difensive del Corpo
    ¦ Caratteristica Pg: Colosso
    ¦ Indice GDR: Narrato; Parlato; Pensato; Parlato altri PG
    ¦ Scheda: X



    Promosso a jonin. Finalmente l'ambito giubbotto verde gli era stato consegnato dopo la fine dello scontro con Mikoto Hakurei, valida kunoichi del Villaggio della Nuvola. Il ritorno a Konoha era stato tranquillo, sostenuto dai suoi nonni che lo avevano accompagnato e avevano assistito dagli spalti dell'Arena riservati al pubblico. Si era preso del tempo per essere curato, sebbene le conseguenze non fossero eccessivamente gravi ad eccezione della gamba malconcia dopo l'ultimo colpo ricevuto dalla jonin. Si mosse con dei tutori, viaggiò a velocità ridotta e il tempo fu impiegato in piacevoli discussioni con i compagni di viaggio. Tra le poche volte nella sua vita, quella era stata una di quelle in cui si era mostrato felice e sorridente, per un po' le preoccupazioni e i piani per il futuro fecero spazio a un momento di gioia dovuta al grande traguardo raggiunto.

    Mamma e papà quando torneranno vorranno festeggiare...

    Oh, fidati che lo stanno già facendo, ho inviato un messaggio non appena è arrivato il verdetto.

    Un largo sorriso si dipinse sul suo volto, espressione che lo accompagnò per larga parte del viaggio. Una volta tornati a Konoha, il neo jonin passò il giusto tempo per riprendersi dall'infortunio subito, tornando a camminare e correre dopo circa una settimana. La grande resistenza che lo caratterizzava aveva di certo accorciato i tempi di recupero e subito si era messo al lavoro, non voleva perdere tempo. Presentatosi al palazzo dell'Hokage, prese possesso di un piccolo ufficio dal quale avrebbe potuto svolgere efficacemente le sue mansioni, all'inizio si sarebbe trattato di mettere timbri e firmi su carte provenienti da gente più in alto di lui ma non importava. Il fatto di trovarsi al centro del luogo di potere del paese del Fuoco era di per sé un fatto che gli andava perfettamente a genio, inoltre mansioni di bassa lega si sarebbero adattate perfettamente al mantenimento del suo basso profilo. L'idea principale della sua vita non era cambiata, fare di Konoha la principale potenza continentale era sempre l'obiettivo cardine del suo credo ninja. Già prima di partire per l'esame aveva approntato tutto, sistemato le ultime questioni riguardo all'allestimento del rifugio e creato degli oggetti che gli sarebbero serviti per rendere più segreto quel luogo. Aveva iniziato a sviluppare una tecnica di sigillo per osservare la veridicità degli adepti e in quei giorni riuscì a portarla a termine, ottenendo quindi il mezzo perfetto per poter rendere a tenuta stagna quel luogo. Nulla si sapeva all'esterno ma tutto si sarebbe saputo all'interno, questo era chiaro. Aveva agito in incognito ed era riuscito a ricavare dal seminterrato di casa sua un ampio stanzone sotterraneo abbastanza grande da accogliere centinaia di ninja. Quello sarebbe stato il luogo principale dove apprendere notizie, dove diramare ordini e dove decidere le sorti del villaggio e non solo. Aveva anche stilato un regolamento interno, cercando di abbracciare ogni possibile aspetto che avrebbe regolato la vita di chi avrebbe fatto parte di quel corpo segreto, parallelo alla gerarchia ninja ordinaria. L'idea era ben chiara e anche se quel giorno era solo, sapeva bene che presto avrebbe avuto gente su cui poter fare affidamento.

    E' giunto il momento.

    Chiuse la porta dietro di sé e scese i ripidi scalini che portavano all'interno del sotterraneo. Era una stanza molto ampia, costellata di pilastri che sorreggevano la casa circostante e che si allargavano anche oltre nel sottosuolo. Ad ogni colonna era appesa una fiaccola che illuminava con luce tremolante i dintorni, sul lato opposto all'entrata si trovava un altare appoggiato alla parete, su quest'ultima era dipinto un grande simbolo di Konoha e sotto i kanji del nome dell'organizzazione. Alla base dell'altare era iscritto il motto dell'organizzazione, rosso sangue che risaltava sul bianco marma striato appena di venature dorate. Rilesse piano quell'antico discorso che proveniva da una leggendaria quanto antica organizzazione paramilitare, esistita al tempo dei primi ninja che rivoltarono il continente. Si trattava di tempi passati ma per certi versi gli obiettivi erano gli stessi, in più c'era l'ardore di Karasu stesso che avrebbe cercato di portare a termine tutti gli obiettivi che si era prefissato.
    Dietro di lui alcuni passi si mossero ed echeggiarono tra le pareti ma il giovane non si preoccupò, rimanendo di spalle in quanto perfettamente consapevole di chi fossero gli intrusi. Due anziani uomini si avvicinarono a lui, lo sguardo serio e la voce ferma, stranamente non immersi in discorsi scherzosi. Il momento era carico di tensione, si poteva quasi tagliare a fette tanto l'aria era satura.

    Quindi è questo l'atto fondativo ?

    Siamo fieri di te.

    Poche e semplici parole che lo confortarono e che gli diedero ulteriore forza necessaria per continuare su quella strada. Era convinto di quello che avrebbe dovuto fare e sapere che non era solo gli dava ancora più grinta per perseguire i suoi sogni. Si inginocchiò, chiudendo gli occhi e iniziando a pregare per pochi minuti prima di ritornare in posizione eretta e dare un ultimo sguardo alla stele.

    Comincia un nuovo giorno per Konoha. Dalla forza del singolo alla moltitudine, impareranno cosa significa appartenere al glorioso villaggio della Foglia. Dalla moltitudine al singolo, perchè ogni foglia è importante per l'intero albero. Nella Nuova Radice... non esistono nomi, non esistono sentimenti...Non esiste il passato... e nemmeno il futuro. Esiste solamente la missione...Non ci scorderemo mai dei nostri propositi, che sostengono il grande albero della Foglia, dalle profondità invisibili del terreno.

    Era giunto il momento, dall'istante in cui avrebbe chiuso dietro di sé l'entrata segreta del sotterraneo sarebbe iniziato un nuovo presente per l'intero Paese del Fuoco.


     
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0 replies since 5/1/2022, 21:27   30 views
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