-
.CITAZIONE• Luogo: porte del villaggio di Konoha
• Clausole: no morte no intro no cattura
Microzoopsia Ajin Uchiha
. -
.CITAZIONELegenda
Narrato
Pensato Ajin
Parlato Ajin
Era fin troppo caldo nella stretta guardiola adibita a sala comune per le sentinelle di turno in quella zona di Konoha. Normalmente non c'era bisogno di un manipolo di ninja per controllare quelle aree del villaggio ma i corni di guerra che risuonavano in lontananza avevano convinto le alte sfere a rafforzare i controlli, fosse anche per conferire una maggiore parvenza di sicurezza ai civili ma rischiando, spesso e volentieri, di scaturire un effetto opposto.
Ajin notò per primo il ninja alto e robusto che si aggirava tra i viottoli, mischiandosi con semplicità agli altri passanti e guardandosi intorno incuriosito; il coprifronte di suna sulla sua persona lo rendeva di fatto inoffensivo per la foglia ma abbassare la guardia di certo non era nelle corde dello spadaccino.
Mentre un paio di colleghi lo interrogavano blandamente, ottenendo risposte dirette e plausibilmente sincere, Ajin rimase pertanto in allerta benchè in disparte, almeno finchè non ebbe udito le generalità dello straniero.
Uchiha? Divertente...
Il konohano lasciò l'afoso rifugio e si palesò di fronte al suniano, facendo un cenno agli altri per invitarli ad allontanarsi e a lasciare che fosse lui ad occuparsene.
Benvenuto a Konoha Subaru, Io sono Ajin, Ajin Uchiha... Il fatto che ci scorra nelle vene il medesimo sangue è senz'altro curioso ed interessante, accompagnami per qualche metro mentre mi spieghi il motivo della tua presenza qui.
Ajin avrebbe troncato il discorso con una breve pausa ed avrebbe mosso due passi nella direzione opposta rispetto a quella da dove proveniva Subaru, fermandosi quindi un istante dopo e riprendendo a parlare.
E' il protocollo... Dopotutto non si può mai essere abbastanza sicuri, no?
Fissò lo sguardo su quello dell'altro e fece spallucce, come a voler dire che non dipendeva da lui. Fermo sul posto, avrebbe quindi semplicemente atteso che Subaru accettasse il suo invito a seguirlo e si accodasse a lui in quella passeggiata per le vie della foglia.. -
.
. -
.CITAZIONELegenda
Narrato
Pensato Ajin
Parlato Ajin
Subaru non si oppose alla richiesta di Ajin e si accodò a lui, tenendo saldamente il passo mentre iniziava a rispondere alle domande che gli erano state poste, mantenendo un tono pacato e privo dell'impazienza che sarebbe stata tipica e comprensibile in circostanze simili.
Ajin tacque mentre ascoltava l'altro esporre brevemente che i motivi della sua visita erano per metà personali e legati al nonno e per l'altra metà prettamente sociopolitici, relativi perlopiù all'alleanza in rapido sviluppo tra Suna e Konoha.
Praticamente non mi hai detto niente...
Il konohano attese prima di rispondere e prolungò ancora per qualche istante il silenzio che intercorreva tra i due al termine del discorso di Subaru; approfittò tacitamente di quella pausa per osservarlo mentre rifletteva sul da farsi.
Era stato ordinato che si ponesse maggiore attenzione sui ninja sconosciuti che si introducevano nel villaggio ed Ajin era intenzionato a rispettare quegli ordini ma non poteva neppure attingere ad una sfera di cristallo per conoscere le intenzioni di ciascuno... Come comportarsi? Dopotutto l'uomo aveva fatto il nome del Kazekage e negare una richiesta proveniente dal suddetto avrebbe potuto nuocere all'amicizia tra i due villaggi...
Ajin fece spallucce impercettibilmente e finalmente interruppe quel silenzio, anche se forse non in tempo utile a non renderlo imbarazzante.
Il mio istinto solitamente fa schifo quando si tratta di giudicare una persona quindi tendo a fidarmi raramente di esso... Oggi tuttavia farò un'eccezione e darò retta alle mie budella, acconsentendo alla tua permanenza indisturbata.
L'unica condizione, in realtà, è che non sarà del tutto indisturbata in quanto mi riserverò l'onere ed il piacere di accompagnarti per qualche ora... Nessuna obiezione spero?
In principio era stato Ajin a dettare la direzione della loro camminata ma al termine del suo discorso si sarebbe fermato e avrebbe lasciato che a condurre fosse Subaru... Dopotutto non poteva imporre all'altro cosa voler visitare.
Un lieve sorriso, non del tutto invisibile probabilmente, comparve sul volto di Ajin. Quell'Uchiha di Suna lo incuriosiva e, sebbene non desse molto credito al suo istinto in materia di valutazione delle persone, si fidava ciecamente di esso quando si trattava di intuire se qualcosa potesse nascondere risvolti interessanti... In quel momento i segnali erano decisamente positivi quindi nulla avrebbe vietato di unire l'utile al dilettevole nell'accompagnare il ninja della sabbia.
Qual era la prima tappa in programma?
Dette per scontato una risposta affermativa del suo interlocutore, principalmente perchè una risposta negativa avrebbe significato più di una scocciatura per entrambi.. -
.
. -
.CITAZIONELegenda
Narrato
Pensato Ajin
Parlato Ajin
Fortunatamente la risposta di Subaru fu positiva, scongiurando così l'eventualità di un incidente diplomatico e sollevando un bel po' di grattacapi dal groppone di Ajin che, mandando via le altre sentinelle, si era praticamente accollato ogni responsabilità dei casini che quel tizio avesse provocato.
Il konohano ascoltò pertanto quanto l'altro avesse da dire in merito alle tappe della sua visita e sollevò appena un sopracciglio nel sentirlo parlare di rovine del clan Uchiha.
Guarda che il quartiere Uchiha non è affatto in rovina...
Il braccio di Ajin si sollevò per indicare una direzione alla loro destra.
Ora non saprei dirti se le case siano le stesse ma, a dispetto alle storie di svariate decine di anni fa, il clan Uchiha è rifiorito e praticamente tutti i membri vivono lì. Io stesso sono nato e cresciuto in quella zona e lì, tuttora, ha sede il corpo di Polizia della Foglia... Addirittura uno dei miei ex allievi dell'accademia è salito alla ribalta e non è escluso che entro breve salga in cattedra come figura principale del Clan!
Ajin passò quindi ad affrontare la seconda parte del discorso di Subaru, realizzando immediatamente di trovarsi in sincera difficoltà nel rispondergli. Sostenne il proprio mento con indice e pollice della mano destra e corrugò la fronte, non del tutto contento di dover formulare quella frase.
Non ho davvero idea di come far sì che tu possa sincerarti dello stato militare del villaggio... Non posso presentarti ogni singolo ninja e non posso nemmeno condurti dagli anziani e mostrarti i documenti del villaggio... Come dovrei fare, Subaru?
Ajin era una persona piuttosto pragmatica e mai in vita sua si era interessato di problemi e questioni burocratiche o militari che andassero oltre la semplice missiva contenente i dettagli di una missione. Semplicemente aspettava che giungesse un ordine e rapidamente lo eseguiva, limitandosi a vivere letteralmente come un civile i lassi di tempo che intervallavano le varie mansioni... Cosa accadesse nei palazzi governativi era per lui un totale mistero, ragion per cui gli era praticamente impossibile anche solo capire come rispondere in maniera esaustiva alla richiesta di Subaru.
Però potrebbe essere una scusa per iniziare a capirci qualcosa!
Sebbene inizialmente avesse assunto il compito di anfitrione, Ajin in quel momento si ritrovò a sperare che i ruoli si ribaltassero e che fosse Subaru a spiegare qualcosa a lui. Dopotutto il suo grado nella gerarchia ninja era piuttosto alto e se avesse saputo cosa e dove cercare, non avrebbe impiegato molto a cavare qualche ragno dal buco.. -
.
. -
.CITAZIONELegenda
Narrato
Pensato Ajin
Parlato Ajin
Subaru sembrò cambiare autonomamente idea nel giro di qualche secondo, rinunciando alla sua precedente decisione di approfondire i piani bellici e la struttura militare di Konoha; stando alle sue parole, sarebbe stato superfluo farlo fintanto che il seggio di Hokage fosse rimasto vacante.
Ajin scrollò le spalle, stupito da quel repentino cambio di rotta ma per nulla spazientito da esso. Ascoltò Subaru esporre il desiderio di visitare i campi d'addestramento della Foglia ed annuì soddisfatto: di quello si intendeva certamente di più.
Da questa parte, il primo non è lontano!
Ajin decise di condurre il suniano nel campo di addestramento cui era maggiormente legato, ovvero la piccola arena situata a ridosso dell'accademia. Quando furono sul posto, il jonin iniziò pertanto una breve descrizione di quello spazio, che risultava in realtà piuttosto semplice e spartano. Davanti ai loro occhi si sarebbe dipanata una radura alle spalle dell'edificio dell'accademia, contornata da piante e totalmente in terra battuta, di ampiezza neppure troppo significativa.
Questo campo di addestramento è il mio preferito per certi versi... Mi è capitato spesso e volentieri di esaminare gli aspiranti genin e, a differenza di altri sensei, mi piace condurli direttamente qui per farli combattere contro di me. Mentre lo fanno riesco a comprendere la loro forza d'animo e cosa li spinga a voler diventare ninja, molto più di quanto riuscirei a fare semplicemente interrogandoli in un'aula... Nei limiti del possibile, provo anche a correggere i difetti del loro carattere e a plasmarli affinchè, in futuro, non fatichino a diventare shinobi di tutto rispetto. Non mi riesce sempre bene ma a conti fatti sono piuttosto soddisfatto del mio operato!
Con le dita incrociate dietro la nuca, Ajin fece scorrere lo sguardo sul terreno punteggiato di ciuffi d'erba solitari, mentre una punta di nostalgia accarezzava il suo animo. Aveva deciso di iniziare da lì la visita guidata di Subaru, nonostante Konoha disponesse di strutture di livello ben superiore.
Che ne pensi, Subaru... Ti è mai capitato di dover avere a che fare con degli studenti dell'accademia?
Il suniano non era lì propriamente per una visita di piacere ma nulla vietava di intraprendere una conversazione... Dopotutto Ajin continuava a voler soddisfare la sua curiosità nei confronti dell'altro e non sarebbe riuscito a farlo semplicemente scorrazzando in giro in silenzio.. -
.
. -
.CITAZIONELegenda
Narrato
Pensato Ajin
Parlato Ajin
Subaru sembrò apprezzare la decisione di Ajin di mostrargli quel luogo colmo di ricordi significativi. Un velo di piacevole nostalgia poteva forse essere intuibile nel suo volto e nelle sue parole mentre affermava di essersi occupato egli stesso, neppure troppo tempo prima, di raddrizzare qualche studente scapestrato ed indirizzarlo lungo la corretta via del ninja.
Ajin non staccò le dita da dietro la nuca, limitandosi semplicemente a sollevare appena lo sguardo mentre Subaru attivava lo sharingan e mostrava una tecnica decisamente familiare.
Ah, lo scudo fiammeggiante degli Uchiha! Incredibile che le tecniche speciali del clan non siano prerogativa di Konoha ma vengano invece tramandate di generazione in generazione anche altrove!
Ajin non era ciò che si poteva definire un indefesso patriota ma, per quanto non fosse totalmente assorbito dalle faccende del clan come molti altri suoi parenti, non si esimeva del tutto dal rispettare ed onorare la lunga stirpe di Uchiha che lo aveva preceduto.
Scoprire che il clan prosperava e si evolveva anche al di fuori della foglia, pertanto, non poteva che essere motivo di orgoglio e di speranza per lui.
Mentre gli occhi di Subaru tornavano normali e il fuoco cessava di ardere attorno a loro, Ajin decise autonomamente che la visita a quel particolare campo di addestramento potesse considerarsi conclusa e, con un gesto della mano, invitò Subaru a spostarsi altrove.
Lungo il cammino Ajin si concesse una piccola descrizione che fungesse da preambolo per l'arena che i due si apprestavano a visitare.
Questo particolare luogo è l'arena più ampia e famosa di Konoha... È qui che si svolgono gli eventi più importanti e raramente la utilizziamo per addestramenti base, sebbene possa accadere, talora, che qualche figura importante conduca qui i propri allievi.
Una volta sul posto, Ajin fece un cenno al ninja di guardia, il quale rispose semplicemente facendosi da parte. Quando furono all'interno, Ajin lasciò che l'altro osservasse l'ambiente per qualche secondo e riprese quindi il proprio discorso.
La storia di Konoha narra che in questo luogo, diversi anni fa, fosse iniziato uno dei peggiori attacchi ai danni di Konoha, perpetrato con la collaborazione degli aspiranti chunin di Suna.
Dopo tutto questo tempo e dopo infinite peripezie, sembra che i nostri villaggi siano ora addirittura alleati...
Ajin tacque per un istante e fece correre lo sguardo tutto intorno, spensieratamente.
Cosa ne pensi della scelta del tuo Kage di perseguire un'alleanza con Konoha dopo essere stati, per diverso tempo, vassalli di Oto?
Ajin si interessava davvero poco delle questioni geopolitiche ma ciò non lo rendeva un totale sprovveduto: conoscere il parere dell'altro in merito a quella spinosa questione, avrebbe di certo aiutato il jonin ad inquadrarlo meglio.. -
.
. -
.CITAZIONELegenda
Narrato
Pensato Ajin
Parlato Ajin
Subaru rispose evasivamente alla domanda di Ajin, principalmente, a suo dire, per via del fatto che la sua prolungata assenza da Suna non gli consentiva una visione d'insieme tale da poter valutare ogni possibile variabile in gioco.
Ajin annuì senza dir nulla, ascoltando la domanda che l'altro gli pose di rimando e prendendosi qualche istante prima di rispondere.
Ero già jonin quando iniziarono i primi contatti tra Suna e Konoha, portati avanti dai due ex kage dei rispettivi villaggi... Un uchiha e uno Hyuga ironicamente...
Entrambi erano ormai retaggi del passato ed il ninja della foglia glissò su di loro, riprendendo di lì a breve a parlare.
Ad ogni modo, non saprei dire cosa fosse successo tra Suna ed Oto ma il fatto che la sabbia si sia spinta oltre la propria comfort zone per ricercare un patto con Konoha, fresca nemica di Oto, lascia ben pochi dubbi sulla bontà delle intenzioni dell'ex kazekage... A me personalmente tanto basta!
Non mi sono mai interessato particolarmente di politica nè di arte militare, per me è sufficiente sapere di potersi fidare di un potenziale alleato; in fin dei conti sottoscrivere un mero pezzo di carta non è che la pallida conclusione di un intreccio che ha radici ben più profonde...
Ajin sospirò, come se avesse accettato soltanto in quel momento la dura realtà dei fatti.
Konoha si è fatta qualche nemico di troppo nel corso degli anni e, visto che i nostri nemici sembrano intenzionati a coalizzarsi senza troppi patemi, ammetto che non mi dispiace sapere di avere le spalle coperte, fosse anche soltanto per un vantaggio reciproco...
Purtroppo la foglia e la sabbia sono raramente entrate in contatto negli ultimi anni e non posso ignorare nè negare che un pizzico di diffidenza serpeggi... Chissà che il tuo viaggio turistico non possa essere d'auspicio perchè questa tendenza si capovolga...!
Ajin abbandonò di colpo quell'espressione compunta che poco gli apparteneva e battè con forza le mani, volendo quasi dissipare quell'atmosfera seriosa che si era venuta a creare.
Beh, temo di averti annoiato a sufficienza... Avanti con la prossima domanda su Konoha o con la prossima tappa del tour!. -
.
. -
.CITAZIONELegenda
Narrato
Pensato Ajin
Parlato Ajin
Subaru affermò di condividere a pieno il pensiero di Ajin e dichiarò che parte del motivo che lo aveva portato lì era legato alla volontà di farsi un'idea su Konoha, non tanto come mero villaggio da esplorare, bensì come alleato della sua Suna. Di nuovo, com'era accaduto spesso nel corso del loro interloquio, Ajin annuì, confermando silenziosamente di appoggiare a sua volta la decisione del suniano.
Quando si stava già preparando a spostarsi di nuovo verso la successiva destinazione, una domanda, quasi improvvisa ed inaspettata da parte di Subaru, lo bloccò sul posto... Non si poteva dire che il concetto stesso dietro quella domanda non l'avesse spiazzato ma a lasciarlo basito era stato, in realtà, ben altro.
Cazzo...
Ajin guardò in alto verso il sole, come se si fosse accorto soltanto in quel momento di che ora fosse.
Dovrebbe avvenire a breve... Subaru, dobbiamo muoverci!
La parola "Hokage" lo aveva come ridestato, facendogli tornare alla mente qualcosa di incredibilmente importante, sfuggitogli in quel frangente soltanto per via di Subaru.
Scordandosi di aggiungere qualche dettaglio in più alla sua criptica richiesta, Ajin concentrò il chakra nelle gambe e scattò repentinamente, aspettandosi che l'altro, pur senza alcuna informazione in merito, facesse altrettanto e gli si accodasse; soltanto quando fossero stati già in movimento, il Konohano avrebbe ripreso la parola, provando ad esplicare i motivi dietro quella improvvisa fuga.
Perdonami Subaru ma dovremo interrompere la nostra gita... Tra non molto i miei due allievi più promettenti si dovrebbero scontrare!
Quella voce serpeggiava per le vie di Konoha già da qualche tempo e sebbene molti la etichettassero come puro folklore, altri, come ad esempio lo stesso Ajin, sapevano benissimo che c'era un solido fondo di verità dietro quei rumors.
Senza guardarsi indietro, Ajin fece strada verso la valle dell'epilogo.. -
.
.