La Farfalla spicca il volo!

Subito dopo aver gestito meglio il mio gigantismo mio zio decise di andare via dopo avermi consegnato il rotolo dove vi era il segreto del Clan Akimichi. Deglutì una volta vista la pergamena e rabbrividì nel sapere cosa vi era dentro. Entrai dentro la mia camera e mi sedetti, vi era già pronta una tazza di tè. Feci un sorso, era calda. Aprì il rotolo, ormai il papiro era di un colorito giallo sull'arancione e compresi che solamente tramite al chakra ancora quella pergamena era integra con i suoi segreti. La tecnica più importante e più letale del nostro Clan era la così della Modalità Farfalla, quell'insetto non era altro che il nostro simbolo. Una premessa vi fu scritta in kanji antichi. Il Clan doveva mangiare molto ed aumentare la propria massa corporea affinché quella tecnica potesse venire usata, era una sorta di requisito per poterla sfruttare, non avere massa grassa avrebbe comportato la morte.
<< "Una volta ammassato il chakra lungo la schiena...due ali a forma di farfalla sarebbero comparse dalla apertura delle scapole ed avrebbe permesso alla Farfalla di librarsi in cielo... >>
Una tecnica potentissima che avrebbe addirittura permesso di divenire magro e snello acquisendo una potenza senza fine, addirittura cento volte di più. Ogni pugno sarebbe risultato fatale a chiunque venisse travolto. Mi alzai facendo cadere la tazza, mio zio entrò dentro e due ali color celeste apparvero nella camera facendola sembrare piccola.
<< Preparati! >>
L'uomo scattò con una velocità impressionante, senza nemmeno toccare il tavolo lo spaccó. Ebbi un terrore mai sentito prima, era un'altra persona. Non toccava il pavimento, sembrò un angelo. Ruotò con tutto se stesso e abbozzò un calcio, frapposi le mani con la gamba ma sentì qualcosa rompersi. Urlai dal dolore.
<< Idiota, morirai. Soltanto in due modi puoi fronteggiarmi. O divenendo un gigante, ma distruggeresti la magione, oppure... >>
Sorrisi, incamerai tutto il mio chakra dietro la schiena come fu consigliato dalla pergamena, ad un certo punto percepì una scossa e sputai sangue. Caddi in ginocchio, avevo fallito ?! Mi poggiai con il braccio destro, ancora integro. No, non potevo arrendermi! Urlai in preda al dolore e feci sprigionare quella energia da dietro la schiena cercando di resistere a quelle scosse. Mi sentivo diverso, percepivo dell'aria dietro di me. Lo zio era stupefatto.
<< In...incredibile! Delle Ali Verdi! >>
Cosa significava ? Non lo sapevo. Caddi a terra, svenni.