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RIPrendo Eiji -
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Esame Genin
L'esaminatore restò ad osservare il duo che, in pochi attimi, di tramutò in un quintetto che andò a circondare il chunin, il quale si ritrovò in una situazione alquanto scomoda: avrebbe dovuto lasciar cadere a terra il pacchetto di patatine, a favore di un vantaggio strategico, o avrebbe dovuto preservare la delizia salata, a favore del proprio appetito? Non fece in tempo a prendere la decisione più furba, poiché Taishiro si avventò su di lui senza preavviso. La schicchera partì in sua direzione, impattando sul suo corpo che riuscì (seppur dolorosamente) ad incassare la botta grazie anche alla forza usata per attutire il colpo. Nel contempo, Ayame si mosse con le sue copie dal fianco opposto e, sebbene un paio di loro vennero scoperte per via dell'assenza di ombra sotto ai loro piedi, la terza riuscì a dissimulare la studentessa che – con un attacco a sorpresa – riuscì a tenergli fermo il braccio con stretto il pacchetto di patatine. Fu in quel momento che l'altro studente fece una cosa che mai si sarebbe aspettato da lui: espanse la bocca a mo' di forno, iniziando ad ingoiare il suo intero dito.
Ma che cazz-
E mentre l'Otokozuki poté godere dei rimasugli speziati su quel mega wurstel nella sua bocca (i quali resero l'attacco particolarmente gustoso), la ragazza poté chiaramente scorgere il “terrore” negli occhi dell'esaminatore, non appena la vide notare il prezioso tesoro tra le sue dita...ormai prossimo al furto.
Ok!Ok!Ok!Ok! Mi arrendo!
Esclamò il chunin, cercando di scrollarsi lo studente dal suo dito (cosa che gli risultò parecchio difficile, vista l'assuefazione in cui stava finendo vittima Taishiro ma, alla fine, l'esaminatore riuscì a scrollarselo di dosso.
Siete ufficialmente delle brutte pers....volevo dire, dei ninja della Foglia!
Dopo essersi pulito il dito sulla propria casacca, prese fuori da una tasca due coprifronti, consegnandone uno a ciascuno di loro. Fatto ciò, prese il pacchetto con l'altra mano ed iniziò a mangiarsi il suo adorato spuntino con la calma che lo contraddistingueva...SPOILER (clicca per visualizzare)Esame concluso! Scusate per l'immenso ritardo, ma avevo bisogno di ricaricare le pile 🔋
Siete entrambi promossi ed in aggiunta vi portate a casa anche 3 PE da mettere in scheda, bravi! -
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Trascinato dall'invisibile forza di Kaori, sul mio viso emerse un sorriso dovuto sia all'entusiasmo della Hyuga che alla dolcezza con cui reagì alla stretta della sua mano. La bancarella presso cui andammo, era ricca di balocchi in legno di ogni genere: c'erano quelli riservati ai più piccoli, quelli per chi amava i rompicapi basati sulla logica e, infine, alcuni pezzi riservati ai collezionisti. Gli occhi perlacei della mora si soffermarono su uno di questi ultimi, raffigurante un carillon finemente intarsiato e curato nei dettagli, il quale raffigurava una di quelle giostre che si scorgevano solitamente durante la sagra annuale di Kumo. Vedendo la luce nei suoi occhi alla vista di quell'oggetto così raffinato, non potei esimermi nell'avvicinarmi maggiormente alla bancarella, gettando un occhio al prezzo scritto sul fogliettino. Non costava molto (in realtà si, ma shhh) ma, qualunque fosse stato il prezzo, nulla poteva essere paragonato al valore di un sorriso sbocciato sul suo viso.
Non farci l'abitudine.
Ironizzai, con tono dolce, mentre dalla mia mano libera spuntarono diverse centinaia di ryo che andarono a depositarsi sul banco del negoziante, indicando poi con l'indice il carillon. Il falegname/artista, ringraziò per l'acquisto, adoperandosi subito per l'impacchettamento del presente.
Lo faccio solo perché...
Restai per un attimo con la frase lasciata aperta, mentre la mano chiusa a pugno andò ad affiancarsi alla bocca chiusa, così come gli occhi. Mi schiarii un paio di volte la voce, nel tentativo di guadagnare tempo così da trovare una scusa che potesse spiegare il motivo per cui l'avevo fatto.
...beh, l'ho fatto perché sì. Mica dev'esserci sempre un motivo, no?
Alla fine, non riuscendo a trovare valide motivazioni, evitai ulteriori scuse uscendomene nel modo più sincero possibile. Anche perché il vero motivo, nemmeno il sottoscritto lo aveva ancora ben chiaro, per quanto mi facesse piacere vederla felice. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Hai carta bianca, fa un bel post così poi chiudiamo l'adv
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Quando la Hyuga asserì che non ci sarebbe andata leggera con me, un sorriso divertito sorse sul mio volto, lasciando trasparire il velo d’entusiasmo che provai in quel momento. Sapere che non si rassegnava all’idea di affrontarmi, nonostante fossi più forte di lei, mi fece piacere. Compresi così un lato del suo carattere che sperai tanto di ritrovare nel momento in cui ci saremmo infine affrontati ma, fino ad allora, mi sarei fatto bastare quella sua frase di sfida.
Arrivammo ben presto nei pressi della piazza del mercato e, dopo aver scandagliato con lo sguardo le prime bancarelle che si pararono davanti ai nostri occhi, tornai ad osservare la piccoletta al mio fianco. Kaori sembrava essere incantata da quella varietà cromatica, tanto da restare immobile ad osservare in giro, fino ad accorgersi della mia attenzione su di lei. Fu in quel momento che mi chiese come avrei voluto agire e, dopo averci riflettuto per alcuni secondi, avanzai la mia proposta unendo le mani a croce nel dar vita a cinque copie del sottoscritto.
E se lasciassimo a loro l’onere di prendere gli ingredienti segnati in lista? Così noi, nel frattempo, avremmo il tempo e il modo di scuriosare in giro.
Le lasciai qualche secondo per riflettere sulla mia proposta, guardando altrove – qualora i suoi occhi si fossero soffermati eccessivamente sui miei. -
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Il contatto visivo tra i nostri occhi durò per diverso tempo tanto che, per un attimo, ebbi come la sensazione che non fossi solo io a ricercare il suo sguardo, ma che fosse un desiderio (mascherato da curiosità) condiviso da entrambi. Il suo timbro di voce, unitamente al rosato più intenso che colorò le sue paffute guanciotte, suscitarono in me un istintivo desiderio di starle accanto che non seppi spiegarmi – in quel momento. Mi chinai verso il foglietto contenente la lista e, senza rendermene conto, mi ritrovai a pochissima distanza dal suo viso. Me ne accorsi troppo tardi, diligentemente concentrato su quel lungo elenco di ingredienti che era stato trascritto, probabilmente dalla stessa zia di Kaori.
Sono parecchi ingredienti.
Solo in quel momento, ormai prossimo a distogliere l’attenzione dal foglietto, avvertii il calore provenire dal minuto corpicino accanto al mio e – subito – mi riportai a debita distanza, zittendomi nel diventare del medesimo colore di uno degli ingredienti elencati: il peperone, quello rosso.
A-Ad ogni modo, se ti servono due braccia in più…
Portai la mano chiusa a pugno davanti alla bocca, simulando qualche colpo di tosse nel cercare di non apparirle troppo spudorato. L’indole austera che mi caratterizzava mica poteva andare in frantumi con così poco!
…sai, gli ortaggi – quando coltivati da mani esperte – possono assumere dimensioni che non ti aspetterest-
M’interruppi di botto quando ebbi la sensazione d’aver detto qualcosa di particolarmente equivocabile, cercando subito di metterci una pezza, finendo tuttavia per aggravare solo la situazione.
HMMMM…volevo dire…che se ci metti passione nel farli…cioè, non tu…il contadino! Oh, dannazione…se vuoi una mano io te la…do.
Perché tutto quello che stavo dicendo stava diventando così terribilmente a doppio senso? Mi limitai a tacere, così da non peggiorare ulteriormente la situazione nella quale m’ero andato a cacciare, iniziando a massaggiarmi la chioma nel guardare il paesaggio, visibilmente imbarazzato. -
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Esame Genin
Quando Taishiro domandò all’esaminatore del tempo per discutere con Ayame sulla strategia/tattica da adottare – in comune accordo – entrambi poterono scorgere la nascita di un sorriso sul suo volto. Fu soddisfatto della loro ragionevolezza o…?
Certamente, fate pure!
Beh, sicuramente lo fu nel poter tirar fuori (da una tasca interna del proprio giacchetto) un piccolo pacchetto di patatine che aprì subito per farsi un delizioso spuntino. Il moro iniziò subito a prelevare la prima chips, guardandola con lo stesso sguardo di un archeologo davanti alla scoperta più importante della propria carriera; quindi la mise in bocca, lasciandosi andare in un おいしい biascicato che nessuno sarebbe riuscito a comprendere. Qualora i due lo avessero osservato, lo avrebbero visto mangiare lentissimamente ogni singola patatina, leccandosi ogni volta le dita come a non volersi perdere un solo milligrammo del contenuto di quel pacchetto. Quando però i due terminarono il consulto, voltandosi verso di lui, l’espressione sul suo viso mutò di colpo. L’Akimichi, non appena s’accorse che il biondo gli bloccò la gamba, compose con la mano libera due sigilli, dando origine ad una parziale metamorfosi del proprio corpo: l’intera mano ed una buona parte del braccio, crebbero assumendo dimensioni gargantuesche. L’estremità del dito medio, andò poi a congiungersi con il polpastrello del pollice, assumendo la classica posizione preparatoria di chi sta per colpire una biglia. La manona si portò in posizione proprio quando l’evocazione apparve davanti ad essa e – in un attimo – l’evocazione venne colpita e proiettata verso il cielo, alle spalle dei due.
Homerun!
Esordì il ragazzo, mentre le dita tornarono ad assumere la medesima posizione preparatoria, pronte a colpire un secondo bersaglio. Al momento, i due si trovarono ancora fuori portata dalla manona, ma sarebbe bastato davvero poco (come una mossa incauta) per cadere vittima del violento colpo, sferrato dal ditone intermedio. Per farglielo comprendere meglio, la mano (e con essa l’avambraccio) si sarebbe posta davanti a chi – tra loro – avesse tentato l’azzardo. In tutto ciò, al biondo sovvenne un dubbio: usare la sua innata contro un ninja con tali capacità, si sarebbe rivelata una buona idea? -
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I 4 promossi, possono aggiungere 3 PE in scheda. -
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Esame Genin
Il luogo ove i due esaminandi si diressero, altro non era che uno dei campi d’addestramento che (in epoche ormai remote) venivano utilizzati dai Jonin per temprare la coordinazione dei team sotto la propria leadership. Quei tempi, tuttavia, appartenevano ormai al passato: i ninja in grado di raggiungere un rango quale il “jonin” si potevano tranquillamente contare con le dita di una mano e, per tale ragione, i più meritevoli ed esperti erano perlopiù chunin.
Osu!
Esclamò con voce tonante il chunin, al saluto di Taishiro.
Sono proprio io!
Continuò, incrociando le braccia al petto nell’assumere una posa a dir poco granitica, notando poi l’arrivo della seconda ed ultima persona del suo esame. Sciolse le braccia, portando la mano a stringere quella più esile, ricambiando il saluto con un cenno del capo. Malgrado non le avesse fatto male, Ayame avrebbe avvertito quantomeno un indolenzimento durante la stretta che – fortunatamente per lei – fu breve. Il paffuto chunin, diede quindi modo ai due di presentarsi, portando infine le mani chiuse a pugno sui propri morbidi fianchi.
Yosh! Mostratemi cosa siete in grado di fare.
Esclamò con tono apparentemente severo, esortando successivamente i due (con un gesto della mano) ad attaccarlo. Non disse nulla sull’approccio che avrebbero dovuto utilizzare ma, sicuramente, una collaborazione avrebbe concesso loro maggiori chance di successo.CITAZIONEDescrizione eventi: da questo momento in avanti, suddividerò i miei post in “OnGdr” (nel quale verranno ruolate le vicende) e “OffGdr” (nel quale dovrete essere voi – in qualità di giocatori – a compiere delle scelte per i vostri pg). Tranquilli, voi continuerete a fare post univoci, ma dovrete indicare – nel narrato – la condizione scelta dal proprio pg. Semplice, no? Se non fosse per il fatto che ad ogni Causa corrisponde sempre un Effetto che potrebbe portare a risultati positivi o negativi, a seconda delle circostanze. Capirete meglio con la lettura della prima scelta che vi propongo con questo post...a voi la mossa, dunque.
Bivio/Causa: L'Esaminatore ha invitato la coppia di studenti ad attaccarlo, cosa faranno?- ■ Taishiro e Ayame collaborano, dando vita ad un attacco nato dall'unione delle loro forze;
■ Taishiro e Ayame attaccheranno senza collaborare, allo scopo di mostrare al chunin le proprie capacità individuali
N.B. Taishiro e Ayame avranno modo di discutere a riguardo (magari consultatevi Off, prima di postare) per tutti i turni necessari: il chunin resterà fermo, sulla difensiva, in attesa di un loro attacco - indipendentemente dal fatto che sia individuale o di squadra, -
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Bentornato -
.Eiji Aoki • 榮青木
GENIN - KONOHA - SCHEDA
Se da una parte, la reazione di Asuka quasi mi divertì, da quanto spontanea e innocente mi apparì (a tratti persino buffa), dall’altra mi piovvero addosso delle critiche – da parte di Ayame – che mi fecero star un po’ male. Dopo tutto quello che avevo fatto per accertarmi se ci fosse una (o più di una) talpa, davvero sospettava di me? La guardai con aria seria, portando le mani ai fianchi nell’assumere una posa stabile e pronta alla mia difesa.
Se fossi stato la talpa, avrei incastrato una di voi facendola passare per colpevole al mio posto; quindi, avrei usato la carta del ninja sensoriale per confermare la mia accusa.
Le spiegai, con tono di voce fermo ma severo.
Non è una questione di Certezze, ma di Fiducia: mi sono prodigato per far in modo che la talpa non sabotasse la prova ed ho la coscienza a posto.
Andai così nella camera in cui mi ero svegliato e fu allo scadere del tempo che la voce (di quella che doveva essere l’esaminatrice) tornò a farsi sentire, decretando la fine della prova. Spiegò poi che la talpa aveva fallito nel suo intento di negarci il passaggio e, quando udii tali parole, sul mio volto apparve un sorriso che aveva dell’amaro. Ero soddisfatto per essere riuscito – fondamentalmente – nel mio intento; tuttavia, ora avremmo dovuto affrontare la terza prova: quella di sopravvivenza.
Il palazzo…crollerà? A che diavolo di piano siamo?
Guardai per un attimo fuori, valutando l’altezza rispetto a terra, sbiancando.
Temo che dovremo buttarci di sotto, attraverso la finestra!
Gridai ad alta voce, verso la porta, così che le altre potessero udirmi e, magari, raggiungermi. Si, ma poi? Iniziai a grattarmi con entrambe le mani quei cespugli che avevo al posto dei capelli, cercando di farmi venire in mente qualche idea utile, ma fu del tutto inutile.
Venite di qua!
Iniziai poi a sudare freddo, quando un inquietante conto alla rovescia ci avvisava di quanto tempo rimaneva dall’esplosione. Presi il tavolino in acciaio e, senza attendere oltre, lo usai come ariete per sfondare la vetrata, generando così da un’apertura; poi, nel caso in cui le ragazze mi avessero raggiunto, a circa tre secondi dallo zero avrei fatto loro cenno di avvicinarsi.
Tenete stretto ciascuna un mio braccio e buttiamoci di sotto.
Sarebbe stato un azzardo, ma non avevamo alternative – a meno che non avessero altre idee per la testa, ma non c’era tempo: ancora una volta, si trattava di aver fiducia, a discapito delle certezze. Mi sarei buttato di sotto nell’esatto istante in cui il countdown decretò lo zero, con o senza le ragazze afferrate a me. Qualora mi avessero seguito, forse saremmo riusciti ad evitare di essere coinvolti dall’esplosione che fece collassare su sé stesso l’edificio.
C’era un ninja, tempo fa, in grado di trasformarsi (con la sola forza del pensiero), in ciò che immaginava nella propria mente.
Gridai, in caduta libera...a circa 30 metri da terra.
Per una sfida, si butta dalla cima di un grattacielo immaginando di essere una molla.
Continuai...a circa 20 metri da terra.
“Sono una molla, sono una molla!” Pensò inizialmente, ma quando fu a 5 metri dal suolo esclamò un “Merda!” e…
Rimasero solo 10 metri.
…ah, a proposito: al momento giusto, usate la mia schiena come trampolino per compiere un salto al momento giustoooo-oohhhhmmmerda!!
#Splash#
Fu in quel momento che il mio corpo composto d'acqua, s’infranse al suolo.
In cuor mio, oltre a sperare che le due si fossero salvate, sperai anche che fosse piaciuta loro la breve barzelletta...æneas code ©