催眠眼 - Saimingan

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    Nome: Leo | Clan: Hakure | Villaggio: Kumo | Grado: Genin


    Narrato - Pensato - Parlato - Parlato Altrui
    Ci vedevi normalmente ed eri partito all'attacco ma d'un tratto la tua vista si è alterata. Pensaci bene, che tipo di tecnica può avere questi effetti?

    Era una tecnica quindi, e non qualcosa di strano che avevo mangiato a colazione a farmi girare la testa! Era un buon punto di partenza, purtroppo non conoscevo nessuna combinazione di sigilli che facesse qualcosa del gen...

    D'improvviso mi tornò in mente quello che era successo due settimane prima, durante l'esame: una tecnica illusoria ci aveva fatto credere di essere fermi in mezzo al lago anche se in realtà ci stavamo muovendo eccome! Forse era una mossa simile!

    Quel ragazzo, Ichigo se non ricordo male, ci aveva avvisato del pericolo e Daisuke-sensei aveva spezzato l'illusione immettendo del chakra nei nostri corpi. Dovevo riuscire a farlo anche da solo!

    Mi concentrai sul mio flusso energetico interno, ed effettivamente risuonava in maniera diversa dal solito, come se fosse stato confuso e non sapesse più la giusta direzione in cui scorrere e c'era qualcosa di strano mischiato dentro: se avevo ragione la chiave per spezzare questo mal di testa era dargli una bella spinta nella giusta direzione, ma prima dovevo interromperne il ciclo!

    Utilizzando la stessa tecnica che avevo visto usare da Daisuke-sensei, dai rumori che riuscivo a sentire nonostante il disorientamento Madara-san non si stava muovendo più di tanto, riuscii a liberarmi dall'illusione e rimettermi piano piano in piedi.

    Analizza i tuoi errori, dimmi secondo te dove hai sbagliato.

    Come avevo già capito, tutto quello che voleva fare era prepararmi, essere sicuro che in una situazione di vero pericolo potessi riuscire a cavarmela.

    Beh penso che il primo sbaglio sia stato guardare così fisso le tue mani, avevo paura non vedere arrivare una delle tue palle di fuoco ma così sarei stato un bersaglio ancora più semplice...Ma se è così allora potevo provare a bloccare le tue mani direttamente con le radici, in quel modo non avresti potuto fare molto, o sbaglio?

    Avevo ancora molto, troppo da imparare su come un vero combattimento doveva essere affrontato, tantomeno vinto. Combattere era molto divertente però, soprattutto quando si trattava di scontri tra amici come questi.

    Come fai ad avere sempre la contromossa pronta? Era la prima volta che usavo quella tecnica ma non ti sei fatto prendere di sorpresa, mentre io...



     
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    Nome: Madara | Clan: Uchiha | Villaggio: Kumo | Grado: Genin


    Narrato - Pensato - Parlato
    Non ci volle molto prima che Leo riuscisse a capire in che tipo di situazione era finito, si trattava in fondo di un semplice genjutsu che alterava la vista e le sensazioni, un espediente abbastanza semplice e di certo non al massimo della potenza esprimibile dall'Uchiha. Quest'ultimo, infatti, aveva lanciato l'illusione abbastanza velocemente e non si era concentrato al punto da renderla più invalidante. Ci sarebbero voluti più tentativi per riuscire a perfezionarla e di certo il compagno che aveva davanti era l'ideale per testare il jutsu senza troppi problemi di effetti secondari. D'altronde, se qualcosa fosse andato per il verso sbagliato ci avrebbe pensato lui a fare in modo di risolvere la situazione.
    Alla prima domanda Madara rispose con un sorriso e scuotendo la testa, divertito dal fatto che l'Hakure pensava fossero le mani il problema. In realtà c'era molto di più dietro e glielo avrebbe detto al momento debito, salvando la risposta in quanto poco dopo ci fu un'altra questione da dirimere. Leo, infatti, pose il dubbio riguardo alla prontezza di risposta dell'Uchiha, il quale aveva per natura uno strumento formidabile nelle sue mani...o per meglio dire nei suoi occhi.

    L'errore non è stato guardare intensamente le mani, quello anzi ti può aiutare a capire per sommi capi se il tuo avversario sta eseguendo una tecnica oppure sta preparando un attacco fisico.

    Fece cenno allo shuriken lanciato tra le sue gambe e alla katana che era puntata ancora contro di lui e così sarebbe rimasta. Non avrebbe abbassato la guardia, sebbene fosse uno scontro amichevole serviva mantenere comunque alta l'attenzione come esercizio in vista di futuri scontri meno leggeri.

    Armi da lancio, spade, rocce, fili d'erba...Ogni cosa può essere usata come arma e le mani sono lo strumento principale che usiamo noi ninja per scagliarle, che siano manifestazioni di chakra o meno. Non puoi prevedere ciò che il tuo avversario farà, per questo devi conoscerlo.

    Fece un respiro, poi fissò intensamente negli occhi Leo assicurandosi che il suo sistema circolatorio del chakra fosse scevro da ogni tipo di condizionamento precedente.

    Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
    Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
    Se non conosci né il nemico né te stesso, ogni battaglia significherà per te sconfitta certa.

    Dovrai sapere chi avrai davanti ma dovrai anche essere consapevole dei tuoi mezzi. Questo significa allenarsi, meditare, migliorarsi continuamente, senza soluzione di continuità.


    A quel punto avrebbe riposto la katana nel fodero, allontanandosi di qualche passo all'indietro da Leo e incrociando le braccia al petto, gli occhi rossi ancora fissi su quelli del compagno.

    Io posso anticiparti, posso contrastarti, posso fare finta di essere sorpreso...ma in realtà vedo tutto già prima che tu riesca anche solo a mettere a segno un singolo colpo. Gli occhi sono la prima cosa che deve allenare un ninja, in questo avrai qualche difficoltà ma siamo ancora all'inizio e abbiamo molta strada ancora da percorrere. Adesso dimmi, hai altre domande o vuoi continuare ?





     
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    Accidenti, dovrò dire alla nonna di prepararmi più spesso carote allora! Comunque, se posso chiedere e per te non è un problema, potresti utilizzare un'altra volta quella tecnica su di me? Voglio essere sicuro di essere pronto ad affrontarla la prossima volta, così non mi prenderai più di sorpresa...Io posso farti vedere quella che ho usato prima se vuoi: ho bisogno di un po di esercizio e comunque ti ero riuscito a bloccare!

    Nonostante la batosta appena presa non mi ero per niente perso d'animo, era ovvio che Madara-san fosse più forte ed intelligente di me: basta vedere quanto è alto, quasi come Daisuke-sensei!

    Più che una rivalità vera e propria cominciavo a vederlo come un fratello maggiore, sapeva sempre fare tutto meglio di me, ma non esitava un istante a spiegarmi quei concetti difficili! Chissà se c'erano cose che neanche lui poteva riuscire a fare...

    Dimmi quando sei pronto eh, non sono ancora stanco! Posso continuare fino a cena! Non ti preoccupare per me!

    In realtà sentivo ancora un po male per via del ruzzolone di prima: mi ero graffiato game e braccia sui sassi dove ero caduto e sentivo che la mia riserva di chakra non era più al massimo dopo aver usato il mio Legno in vari modi. Oltretutto liberarmi da quella tecnica illusoria, gen-genjustu o qualcosa del genere mi pareva si chiamassero, non era qualcosa che ancora mi riusciva naturale, e mi stavo apprestando a provarci di nuovo.

    Detto questo non potevo certo fermarmi qui: gli allenamenti servono proprio a testare i propri limiti e spingersi oltre, fino a situazioni che in una missione reale possono comportare un rischio vero. Ho promesso a papa, mama e obaasan che non mi sarei messo in pericoli inutili, quindi adesso era il momento di dare il massimo!




     
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