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Dalla, chiamiamola pure "conversazione" per comodità, venne fuori che tutti e tre eravamo combattenti corpo a corpo, che rendeva le cose abbastanza semplici in caso di combattimento di gruppo, ma ciò ci rendeva tutti vulnerabili contro nemici che combattevano sulla distanza.
Ed entrambi sembrano più prediligere la furtività al confronto diretto. Non che ci sia nulla di male, fintanto che non interferiscano con il mio modo di combattere.
E l' altro albino del gruppo, che chiamavo ancora "Intruso", dato che non aveva nemmeno menzionato il suo nome, a definirsi immortale! Nulla al mondo era davvero eterno, perciò la sua era probabilmente arroganza dettata da un' incredibile abilità difensiva o una fortuna sfacciata. Come direbbe il nonno:
"Tutti sono immortali, fintanto che non vengono uccisi."
Mormorai quella frase a voce abbastanza alta da poter essere sentito, per poi tornare a concentrarmi sulla strada, e ignorando l' eccessivo ottimismo del capomissione. La sola cosa che sapevamo l' uno dell' altro era come preferivamo combattere, né più né meno, e dubitavo che ciò avrebbe portato ad un perfetto gioco di squadra.
Il resto del tragitto fu tranquillo, arrivando in vista dal villaggio che cercava di separarsi dal resto del Paese dell' Acqua, e lì il Rosso decise di formare un primo piano d' azione, oltra all' annunciarci che saremmo stati messi alla prova e che lui avrebbe agito solo in caso strettamente necessario.
Magnifico! Così se tutto va in merda, la colpa sarà principalmente nostra. Che paraculo...
Subito dopo che ebbi avuto quel pensiero, ricevemmo l' improvvisa visita di un uomo a cavallo, attrezzato di torcia e cesto, che chiese il motivo della nostra presenza.
Il Sensei, scaricò tutta la cosa su di me, mentre lui e gli altri due andavano ad approntare il campo-base. Nominandomi "capo" della comitiva, ora mi sarei dovuto sorbire tutta la serie di domande che il tizio mi avrebbe fatto.
Certo. Lasciate fare a me, e vedrò di sistemare tutto con questo buonuomo.
Dissi, con un sorriso finto e un' espressione che sperai potesse sembrare amichevole e pacifica. La sera stava iniziando a scendere, e giudicando dall' attrezzatura dell' uomo, questi poteva facilmente essere un sorvegliante della città, cogliendoci sul fatto durante un giro di perlustrazione dell' area circostante. Poteva anche essere un tizio qualunque che stava andando a raccogliere funghi, ma dubitavo che fosse questa l' ora giusta per uscire dalle mura, se non si era certi di avere capacità adatte a sopravvivere, ovvero combattere.
Attesi un momento che i miei compagni si fossero allontanati, e poi mi rivolsi all' uomo.
Non ha ragione di preoccuparsi, signore. Siamo solo di passaggio. Ci stiamo accampando per la notte, prima di dirigerci più a monte per sbrigare degli affari. Guardi, posso pure darle prova tangibile di ciò che sto dicendo...
Con movimenti lenti e misurati per non allarmarlo, estrassi la busta in cui avevo ricevuto la richiesta di missione dalla tasca dei pantaloni, e gliela porsi con la mano sinistra, invitandolo a prenderla.
Una volta che fosse giunto a un paio di metri da me, avrei agito: avrei estratto Kaku, sbattendo la sbarra contro il ginocchio della zampa anteriore del cavallo, con lo scopo di farlo cadere e, con un po' di fortuna, schiacciare il suo cavaliere col suo peso, immobilizzandolo. A quel punto, avrei avuto io un paio di domande da fargli! -
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Ah, bene. Potrò rendere Guy ancora più divertente XD -
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Vorrei sostituire la Speciale di Guy, che finora non è mai stata menzionata/usata.
Da Rancore della Terra a Arte Medica.
Edited by Malandrino ninja - 17/4/2023, 19:48 -
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A seguito della mia promozione, il vecchio aveva tenuto fede alla sua promessa, lasciandomi piena libertà alla fucina adiacente al dojo, per forgiare la mia prima vera arma di metallo.
Ne uscii un paio di giorni dopo, stringendo in mano Kaku, una sbarra di ferro dotata di uno sperone ricurvo ad un' estremità. Un' arma semplice, quasi banale, eppure era perfetta a simboleggiare ciò che il mio diventare Genin significava: un inizio!
Affamato dal duro lavoro, mi recai in casa, dove iniziai a prepararmi un pasto sostanzioso e, dopo aver dato un' occhiata all' orologio, anche qualcosa per il nonno, che doveva essere già sveglio e intento nella sua routine mattutina.
Infatti, a distanza di qualche minuto, durante i quali avevo terminato di cucinare e stavo quindi procedendo a consumare, l' anziano maestro di spada entrò nella cucina, leggermente sudato dagli esercizi svolti, e reggendo la posta del giorno.
Oh, grazie Kigetsu. Ha un aspetto delizioso.
Avendo la bocca piena, mi limitai a mugugnare un verso, per poi passare a deglutire e riempire nuovamente le fauci con un altro boccone. Lo sguardo di Nobutsuna passò su Kaku e andò a prenderlo in mano, osservandone la forma con occhio critico.
Uhm, non male come primo lavoro... Ma come mai non hai creato una lama? Capisco che una katana possa essere difficile al tuo livello, ma mi sarei aspettato almeno un pugnale da te.
Stavolta, deglutii per poter rispondere.
E' per il mio allenamento. Te ne ho parlato, ricordi?
Oh giusto! Beh, lieto di vedere che ci tieni seriamente. Oh, quasi dimenticavo. C'è una lettera per te, tieni.
Il nonno adottivo mi passò una semplice missiva, ma che recava impresso il sigillo del Villaggio. Si trattava di una comunicazione ufficiale, forse la mia assegnazione ad un team o la mia prima missione.
Leggendo, vidi che era il secondo caso, e che quindi non c' era tempo da perdere.
Sembra che sia una missione. Devo recarmi a palazzo per ulteriori informazioni.
Al mio annuncio, il vecchio smise di mangiare, guardandomi con espressione preoccupata, ma anche orgogliosa. Probabilmente era lieto che mi mettessero a lavorare subito, ma era chiaro che forse era troppo presto secondo lui.
Di già? Devi aver fatto una buona impressione allora! Vai a prepararti, è meglio non farli aspettare.
Con un cenno di assenso, mi alzai da tavola e andai nella mia stanza per darmi una rinfrescata, levandomi la fuliggine di dosso e indossando degli abiti più puliti e decenti.
Alla mia cintura fissai un gancio, a cui appesi Kaku grazie alla sua imbragatura di cuoio. Feci qualche passo attorno la stanza, adattandomi al nuovo peso che ora gravava su quel fianco.
Tutta un' altra cosa dalle armi di legno da esercitazione. Sarà meglio che cominci ad abituarmici mentre cammino a palazzo.
Idealmente avrei potuto semplicemente tenerlo in mano e poggiarlo sulla spalla, ma sarebbe stato più sconveniente a lungo andare e poteva sviluppare una pessima abitudine.
Urlai un saluto al nonno e mi incamminai per le vie di Kirigakure. Il dojo era in una zona più periferica rispetto al cuore del Villaggio, perciò mi toccava una bella scarpinata. Tutto il tempo che mi serviva per abituarmi a Kaku sul mio fianco mentre mi muovevo.
Per il tempo che ero arrivato al luogo prestabilito, ero già in grado di camminare con naturalezza, solo una lieve inclinazione nel mio passo verso sinistra a tradire il bisogno di una lieve compensazione.
Sul posto, non vidi nessuno di particolare, finché un movimento non colse il mio sguardo: un tizio dai capelli rossi, che faceva saltellare un cappello di paglia. Riconoscevo quell' individuo: era stato il mio esaminatore all' esame di promozione, e sembrava in attesa.
Ancora ricordavo quell' intensa sensazione quando il Jonin era entrato in classe, e pure in una situazione calma, il suo corpo non tradiva alcuna breccia nelle sue difese.
Sogghignando alla minaccia che un singolo uomo poteva emanare, mi avvicinai a lui, quantomeno poteva dirmi con chi dovevo parlare.
Salve Sensei. Sono qui per una convocazione, saprebbe dirmi se sa dove devo andare? -
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NORM! MY MAN! HELLCOME BACK!!! -
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Il borbottio risultato della mia mente al lavoro era diventato un sommesso brusio incessante, accompagnato dallo scarabocchiare progetti e misure sul piano del banco, usando il mio dito come un pennello e il fondo del caffè per l' inchiostro.
Ahem!
Il mio nome è Kaos Jinwoo, jonin della sabbia e responsabile designato per questo esame.
Inizieremo subito, vi do pertanto il benvenuto al vostro esame Genin...
La voce dell' uomo mi scosse dal mio stato di assenza, al che mi guardai attorno con fare quasi confuso, notando per la prima volta di essere in una classe, quella giusta fortunatamente, e in compagnia di altre quattro persone, una sola delle quali recava un coprifronte della Sabbia.
Woah! Mi è successo di nuovo. Almeno mi sono ripreso in tempo per le cose importanti.
Peccato che tali "cose importanti", non erano affatto promettenti. Apparentemente, il Villaggio poteva consentire solo a tre dei quattro aspiranti ninja presenti di poter affrontare l' esame, e ad aggiungere beffa al danno, stava a noi scegliere chi sarebbe stato l' escluso. Nemmeno per voto di maggioranza, si doveva ottenere l' unanimità completa dei voti, con tanto di motivazione. Perciò pure il disgraziato doveva esporre perché riteneva di non poter diventare un ninja.
Una volta concluso il suo discorso, il Jonin saltò fuori dalla finestra e se ne andò a fumarsi una sigaretta in mezzo al cortile, lasciandoci da soli.
Questo mi sembra inutilmente crudele, e anche insensato. Perché dovrebbero limitare il numero di possibili promossi? C'è forse carenza di fondi e devono fare qualche taglio? Se così fosse, hanno preso la decisione sbagliata!
Meno Genin significava meno ninja, meno ninja voleva dire meno missioni svolte per conto del Paese, meno missioni portavano meno soldi, il che riconduceva a ridurre il numero di Genin che potevano essere promossi, e il ciclo ricominciava.
Seriamente, se le cose stavano così, Suna era diretta verso un' inesorabile caduta. Per questo mi sembrava strano che nessun altro se ne fosse reso conto e avessero comunque optato per questa "soluzione".
Nah, ci deve essere qualcosa sotto. Oltretutto, davvero lascerebbero un tizio così irresponsabile a giudicare degli esami?
Le mie elucubrazioni vennero interrotte dal movimento di uno degli altri presenti nell' aula: un tizio ammantato di nero, nonostante il caldo arido che caratterizzava questa regione, che lasciava dietro di sé una scia di pulviscolo nero.
Questi aveva raggiunto la cattedra, e dopo un breve momento di silenzio, durante il quale maneggiò alcuni dei fogli portati lì dal sensei, pronunciò le prime parole che gli udii dire:
Danzate mai con i demoni nel pallido plenilunio ?
Tale criptica frase venne enunciata con accompagnamento di un' espressione facciale che si aggirava a metà tra il maniacale e il ridicolo. Rimasi sbigottito dinnanzi a tale esibizione, che perfino la mia solita facciata neutra si infranse, lasciando intravedere una visibile confusione sia alle sue parole che alla sua faccia.
Non ho nulla contro nessuno di voi, provate però a farvi avanti, così dirò personalmente il nome di chi sarà escluso al sensei. Forse tu, rosso ?
L' essere interpellato direttamente mi scosse dallo stupore, permettendomi di riottenere il pieno delle mie facoltà mentali, al che risposi con le sole parole che ritenni appropriate al momento.
... Tu sei un Chuuni, non è così?
I segni portavano tutti a quella conclusione: abbigliamento nero, eccessivamente coprente e inappropriato per l' ambiente circostante, espressioni facciali esagerate e un linguaggio esageratamente poetico, privo di un vero senso e non rilevante con il contesto attuale, oltre che ad uno smodato senso di protagonismo. Stava parlando come se lui stesso fosse escluso dal poter essere... escluso dall' esame, quindi i conti tornavano.
Mi alzai in piedi, afferrando la mia tazza con una mano e fare per bere, prima di constatare a malincuore che era vuota. La poggiai e alzai nuovamente la mano in un gesto pacificatore.
Guarda, non per giudicare, ognuno ha i propri interessi e passioni, questo lo capisco benissimo. Però vedi, forse è il caso di dare la priorità a coloro che si approcciano con un po' più di serietà e realismo ai propri obiettivi.
E mi girai a indicare le due ragazze presenti, notando solo ora che una se ne stava seduta a braccia conserte e con un mucchio di sabbia a coprirle i piedi, mentre l' altra giochicchiava con un sassolino e facendo versetti e grida mentre lo faceva saltellare di qua e di là sul suo banco.
... D' altra parte, forse sono io quello che è fuori posto qui... -
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Ok, ho sistemato. Ma in tal caso, bisogna cambiare quanto scritto nell' Emporio Marionette, perché io ho trovato questa frase: CITAZIONE (Ødin @ 13/1/2018, 12:55)Emporio speciale in uso unicamente ai Pg che posseggono l'Abilità Innata Marionettismo, l'Abilità Speciale Marionetta Umana o la Caratteristica Pg Arto Marionetta. Questo Emporio è un elenco di armi generiche con il relativo costo interpretabile On-GdR. Ogni marionetta può contenere massimo 10 congegni contemporaneamente ed un nuovo Pg Marionettista ha diritto ad un burattino e due acquisti dal negozio gratuiti.
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Hellcome! Come altro giocatore di D&D io ti accolgo in questa alcova di follie! -
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Vorrei richiedere una moderazione riguardo alcune cose: A riportarlo alla realtà fu il planare di un corvo nero fra le alte torri di Amegakure, per poi fare capolino sulla scenografia di quel dì, arpionando con le sue unghie aguzze la spalla sinistra di Itachi. Secondo le leggende Yatagarasu, questo il suo nome, era una creatura di proprietà della Dea del Sole Amaterasu.
Quando è stato evocato il corvo? Non mi sembra che nemmeno nel post precedente parli di usare la tecnica del richiamo per farlo apparire.ma non seguirono nubi di fumo o detriti particolarmente rilevanti, la pioggia avrebbe lavato via tutto quasi immediatamente. Uno di loro si diede alla fuga, imboccando il pertugio che si apriva alla sua sinistra mentre i restanti due sembrarono intenzionati a mantenere la posizione.
Anche se consideri la pioggia, le esplosioni generano comunque un bel po' di fumo e polvere, che rimangono decisamente consistenti anche se solo per il momento iniziale e non vengono dissipati così rapidamente.
Tousen è poi scappato appena esplose il primo Kunai con carta bomba, gettandosi nel vicolo a sinistra sfruttando la cecità del campo visivo di Itachi dovuta appunto alla "nube" creatasi subito dopo l'esplosione. Perciò Itachi non può vedere né sapere dove sia andato Tousen.
The Law -
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Spoiler per la S in corso: SPOILER (clicca per visualizzare) -
.CITAZIONERimosse le clausole, no prob
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Hellcome